Da alcuni anni si parla della crisi della boxe professionistica in Italia, una crisi dovuta principalmente alla mancanza di sponsor e di reti televisive interessate a comprare i diritti per la diretta delle manifestazioni. Da quando la Lega Pro Boxe è operativa (luglio 2011), ha lavorato per aiutare la boxe a superare la crisi trovando sponsor e network con la collaborazione di aziende attive da anni nel settore della raccolta pubblicitaria. Carlo Nori riassume i risultati del lavoro della LPB.   

Presidente, quali aziende la Lega Pro Boxe è riuscita a coinvolgere nella boxe professionistica?
“I nostri partner attuali sono Fassi (costruttore di gru articolate per camion dal 1965), Grissinbon e Agromonte (un’azienda alimentare). Saranno con noi almeno fino al 30 giugno. Nel recente passato  hanno lavorato con noi TotoSi, Fratelli Beretta, SPI Finestre, Caldirola Vini e Armando De Angelis (pasta). Aver coinvolto nella boxe professionistica queste 8 aziende è per noi motivo di grande orgoglio. Certo, qualcuno obietterà che in altri sport le aziende coinvolte sono molte di più, ma a criticare sono capaci tutti mentre solo pochi sono capaci di produrre risultati. Se parliamo dell’organizzazione di match titolati e paragoniamo la nostra attività a quella precedente all’esistenza della LPB, il nostro contributo è notevole: i match con un tiolo in palio sono aumentati da 53 a 103 (+94%). Particolarmente rilevante l’incremento dei titoli europei e dei mondiali silver: erano solo 4 nei 30 mesi antecedenti la nascita della LPB, sono diventati 22 nei 30 mesi seguenti con un incremento del 450%.Noi abbiamo ottenuto questi risultati in due anni e mezzo di lavoro e nessuno può toglierci questo merito. Se qualcuno è capace di fare di meglio, siamo pronti ad accogliere le sue proposte con entusiasmo.”     

E per quanto riguarda le reti televisive?
“In questo momento abbiamo intese con Fox Sports 2 e Rai Sport. Non sono accordi a lungo termine, ma vale il discorso di prima: abbiamo lavorato ottenendo dei risultati concreti da cui potranno nascere intese importanti. Una casa non si costruisce in un giorno: i camion che trasportano i materiali devono avere il tempo di arrivare al cantiere, gli architetti e i muratori devono avere il tempo di lavorare.”

Può fornire i numeri della raccolta pubblicitaria?
“Nel secondo semestre del 2011 abbiamo raccolto 229.500 euro. Nel 2012 la cifra è salita a 1.385.661 euro. I nostri dati sono pubblici, chiunque può verificare questi numeri. Per essere informati sul nostro lavoro, basta cliccare sul nostro sito www.legaproboxe.com.  Naturalmente, sono a disposizione dei giornalisti che vogliano intervistarmi.  Basta che ne facciano richiesta al nostro addetto stampa. Oltre a portare avanti le sue attività, quest’anno la LPB sta portando avanti un progetto di cambiamento in sintonia con la FPI: la costituzione di una federazione di pugilato professionistico che possa ospitare tutti gli attori del professionismo. Non appena conclusa la fase progettuale, inizieremo un lavoro di comunicazione per tenere informato il nostro pubblico sui futuri sviluppi.”

Ufficio Stampa Lega Pro Boxe