Per una palleggiatrice, oltre alle mani, è fondamentale tenere anche i piedi in posizione corretta. Camilla Giora, seconda alzatrice del Volksbank Südtirol Neruda, è andata ancora più in là affidando ai piedi (degli altri) il proprio futuro lavorativo: a ottobre 2014 infatti, incrociando le dita, riceverà il diploma
di laurea in Podologia presso la Scuola superiore di sanità “Claudiana” di Bolzano.
La podologia non cura solo i problemi del piede legati a malattie organiche come il diabete o il reumatismo – spiega Camilla – ma anche le conseguenze di una cattiva postura. È un corso di studi molto interessante e altrettanto impegnativo: facoltà universitaria bilingue e frequenza obbligatoria quotidiana di otto ore. Quando esco vado direttamente ad allenamento”.

Camilla Giora forma, assieme a Maria Luisa Cumino, una delle poche coppie di palleggiatrici giovani (entrambe compiranno 22 anni in aprile) della A2, dove di solito c’è un’alzatrice d’esperienza affiancata da una giovane.
Oltre all’età (sono nate a cinque giorni di distanza l’una dall’altra), Camilla e Maria Luisa hanno in comune l’esordio in B2 da giovanissime, stagione 2007-08. Camilla però ha una particolarità: fino alla stagione precedente aveva giocato centrale.

“Durante l’estate gli allenatori del Neruda mi convinsero che avevo doti di alzatrice e così ho cambiato ruolo. Quell’anno in B2 con il San Giacomo di Laives chiaramente partivo riserva, ma nel ritorno ho giocato tante partite da titolare”.
Dopo 4 anni in C, Camilla l’anno scorso ha giocato a Trento in B1 per poi fare ritorno nella città natale, con l’esordio in A2 il 3 novembre contro Scandicci. Con quanta emozione?
“Tanta. Per me questo campionato è un’esperienza straordinaria, perché anche se non gioco molto ho comunque la fortuna di allenarmi con un gruppo di ragazze eccezionali, ognuna delle quali mi dà qualcosa. A differenza degli ultimi anni poi, adesso mi diverto ad andare in palestra: nelle ultime stagioni erano un po’ calati gli stimoli”.

Rimpianti per avere cambiato ruolo?
“I primissimi tempi forse mi mancava l’attacco, oggi però non tornerei più indietro. Essere il regista di una squadra è un’esperienza unica”.

Qual è il tuo modello di alzatrice?
“Come tante ragazze della mia età il mio modello è stata Leo Lo Bianco, che ho anche avuto modo di conoscere come persona quando la Nazionale venne in ritiro a San Giacomo nel 2009”.

E tra le tue colleghe di A2?
“Ce ne sono parecchie di brave, con tanta esperienza. Quella che mi ha impressionato di più per la tecnica e il carattere è Ludovica Dalia del Montichiari”.

Bilancio della stagione prima della ripresa del campionato?
“Ottimo. Per essere la prima squadra del Trentino-Alto Adige a giocare in serie A ce la stiamo cavando egregiamente. Merito di tutto il gruppo, atlete, allenatore, staff, dirigenti e sostenitori. Anche il pubblico è sempre più numeroso e lo ringraziamo di cuore, anche perché se vengono significa che si divertono. Ecco, magari un pizzico di calore in più non guasterebbe…”.

Popolo del Palaresia, avete sentito? Tirate fuori voce, trombe e tamburi: vi divertirete di più.

Domani test con Casalmaggiore
Domani le ragazze di Fabio Bonafede sosterranno un test amichevole contro la Pomì Casalmaggiore di A1.
L’inizio è previsto per le 17 al Pala Farina di Viadana.

foto di Thomas Benelli
Ufficio stampa Volksbank Südtirol Bolzano –
Responsabile Paolo Florio