“A distanza di due mesi si ricomincia con la prima di ritorno e nulla sembra cambiare” Il messinese della Marcozzi non riesce a capire perché i suoi compagni non riescano a volare con lui: “Avevamo chiuso con un pari e ritroviamo un altro pareggio che é sempre meglio della sconfitta ma il rammarico è tangibile visto che avevamo la vittoria in tasca. Io do sempre il massimo contributo alla squadra; le mie partite potevano apparire abbordabili, ma penso che non bisogna mai rilassarsi, anzi l’essere sempre umili con chiunque si giochi scarso o forte, credo che sia un buon atteggiamento per non correre rischi. Abbiamo ottenuto un pari grazie al mio contributo e alla vittoria di Darione che avendo perso la prima ai vantaggi ha reagito e portato a casa la seconda, anche se con un po’ di fortuna che non guasta mai. Non so dire se i miei compagni sono migliorati o peggiorati, questo lo valuta quotidianamente il loro allenatore. Da parte mia posso dire che scenderò in campo sempre per vincere e portare punti alla squadra”.

CAMPIONATO DI SERIE A1 FEMMINILE 2013/14

Girone UNICO

I GIORNATA DI RITORNO

Domenica 2 FEBBRAIO 2014– ore 10:00

Palatennistavolo–Via Crespellani – Cagliari

QUATTRO MORI CAGLIARI 0

TENNISTAVOLO NORBELLO 4

Stefanova – Papadaki – Conciauro – Stefanova

HA PREVALSO LA PIÙ FORTE

Poco da scrivere su una gara durata poco meno di un’ora e mezzo. L’unica che ha provato a contrastare l’evidente superiorità avversaria è stata Maria Rita Pilloni. L’asseminese ha strappato un set sia a Papadaki, sia a Stefanova. In entrambe le circostanze ha avuto anche le palle per tentare il bis, ma la fortuna non l’ha assistita. Ganiat Ogundele non ingrana con la numero uno d’Italia, mentre nulla si attendeva da Alessia Mirabelli che non allenandosi più da molto tempo ha perso il senso della competizione. E di questo Marina Conciauro se n’è accorta subito.

DICHIARAZIONI DIMESSE DAGLI SPOGLIATOI

Giorgio Aprile (allenatore Quattro Mori Cagliari): “In questo sport l’entrare in campo motivati è fondamentale. Anche oggi si sono incontrate due squadre che avevano obiettivi opposti e la voglia di mantenere la testa della classifica da parte del Tennistavolo Norbello ha prevalso sulle buone intenzioni dei Quattro Mori.

Ganiat Ogundele è entrata in campo quasi rassegnata, e con questo atteggiamento non si va da nessuna parte. Al contrario Maria Rita Pilloni, pur sapendo di essere svantaggiata, le ha tentate tutte per prevalere sulle avversarie. Purtroppo non riesce mai a spuntarla nei testa a testa; tante altre volte si è trovata davanti un risultato in bilico e purtroppo non l’ha mai portato dalla sua parte. La speranza è l’ultima a morire, l’auspicio é di ottenere qualcosa nelle partite che restano da giocare, soprattutto per dare una botta di vita al nostro morale che è piuttosto a terra”.

Maria Rita Pilloni: “I vantaggi non sono il mio forte, arrivo sempre “lì, lì” e poi mi perdo; qualche set in più l’avrei potuto vincere. Però sono contenta di essermi espressa al meglio con due brave avversarie, tra cui la più forte d’Italia.

Purtroppo la nostra è stata una stagione maledetta, le abbiamo perse tutte ma ce le siamo giocate con il massimo impegno, e anche a Bagnolo San Vito per un soffio non abbiamo ottenuto il pareggio. Ci è mancato davvero quel pochino di buona sorte in più e forse ora staremmo lottando per la permanenza in A1. In definitiva sono molto dispiaciuta, perché con tante avversarie potevamo ottenere risultati diversi. Siamo meno forti delle altre ma nessuna con noi ha passeggiato”.

Alessia Mirabelli: “Purtroppo il lavoro mi prende gran parte della giornata e sinceramente non ho più voglia di dedicare al tennistavolo le uniche ore libere che mi rimangono. Sono ferma da parecchio, ho fatto mezz’ora di riscaldamento prima di Natale ma era da un annetto che non giocavo seriamente. Sono arrivata a Cagliari volentieri ma non con lo spirito di fare grandi cose, credo che per un altro anno e mezzo di sicuro non riprenderò la racchetta in mano in maniera costante. Dispiace che dopo undici anni di attività vada a finire così, ma il lavoro è lavoro. Però non è detta l’ultima parola. Nonostante la classifica un po’ precaria, le mie compagne le ho viste abbastanza motivate”.

Nella foto La grinta di Daniele Sabatino (Foto Roba da Pongisti)

Ufficio Stampa