“Lollo”, quando hai preso per la prima volta un pallone da basket in mano?

“Il mio primo approccio con un pallone è indissolubilmente legato a mio padre. Lui, che ha giocato più di 20 anni a basket, un giorno mi portò al parco e mi ‘presentò’ la palla”.

Qual è il tuo primo ricordo legato al basket?

“Il primo, e forse il più sentito ricordo che associo alla pallacanestro risale a quando avevo 7 anni. Era la mia prima “vera” partita. Feci 30 punti ma il premio più grande fu l’abbraccio emozionato di mio nonno che, nonostante un tumore che da lì a poco me lo avrebbe portato via, non si volle perdere quella mia prima esperienza sul parquet”.

A scuola come andavi?

“A scuola bene. Mia madre mi ha fatto capire fin da piccolino che la scuola era perfino più importante della pallacanestro e, nonostante non sia stato per nulla facile, ho concluso i miei studi in uno dei licei più difficili di Milano”.

Hai mai sacrificato qualcosa per la pallacanestro?

“Sì, spesso ho rinunciato ad uscire la sera od a qualche festa tra amici ma, fino ad ora, non mi sono mai pentito di averlo fatto”.

Come è nata la scelta di venire a Trapani?

“E’ nato tutto durante l’estate. Ricevetti la telefonata di Lino Lardo che mi spiegò dettagliatamente quale fosse il progetto che si voleva realizzare a Trapani. Quando mi chiese se ne avessi voluto fare parte, gli risposi subito di sì, mettendomi a sua completa disposizione”.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?

“Mi aspetto delle grandi cose, sia dal punto di vista di squadra, sia dal punto di vista personale. So di avere ancora tantissime cose da imparare ma in ogni allenamento cerco di dare più del 100% per far sì che questa possa essere una stagione piena di soddisfazioni. Quella di Trapani, è una grande opportunità per la mia crescita”.

Che rapporto hai con staff e compagni?

“Rapporto ottimo sia con lo staff, che ci aiuta in tutto e per tutto, sia con i miei compagni. Penso che il nostro sia un gruppo molto affiatato e che proprio questa caratteristica ci possa portare lontano”.

Pensi di essere già migliorato come giocatore? Se sì, in che cosa?

“Penso che il fatto che io mi alleni con grandi giocatori, ed i miei compagni di squadra lo sono, faccia si che riesca a migliorarmi in ogni aspetto del gioco. Pian piano dovrò cercare di incrementare le mie capacità in difesa e nel  “playmaking” e sicuramente dovrò crescere e strutturarmi dal punto di vista fisico. Di certo penso di aver fatto dei miglioramenti da agosto ad oggi, ma, come è giusto che sia, so che non bisogna mai accontentarsi e che sia necessario lavorare duro giorno dopo giorno!”.

Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani