Miglior inizio d’anno la formazione Under 21 non poteva di certo regalarselo. Il 4-3 esterno ottenuto sul campo della Maran Nursia, infatti, consente al Real Rieti di restare saldamente in vetta alla classifica del proprio girone a punteggio pieno ed alimentare ulteriormente un sogno: vincere il campionato. Per la cronaca, si è trattato di una gara molto equilibrata, ricca di capovolgimenti di fronte così ed un coefficiente di difficoltà sicuramente ben oltre la media, anch’esso però messo in preventivo prima del calcio d’inizio e motivo di approfondimento, nel corso della settimana, da parte del tecnico Marco Abati, bravo a studiare in maniera capillare la sfida “sviscerando” coi suoi ragazzi ogni sfaccettatura dell’avversario che avrebbero trovato di fronte.

 

“Sono stati semplicemente fantastici – esordisce il tecnico Abati, chiamato a ripercorrere la sfida di domenica scorsa – I ragazzi hanno interpretato la gara così come l’avevamo preparata per tutta la settimana, con l’umiltà di sempre e la determinazione di chi ha la consapevolezza che col passare delle giornate bisogna dimostrare di meritare il primato. Le partite iniziano sempre da zero a zero e per vincerle c’è bisogno innanzitutto della convinzione mentale, dopodichè il giusto approccio alla gara e la concretezza nelle conclusioni possono fare la differenza: ecco, il Real domenica mattina è stato tutto questo e personalmente non posso che essere orgoglioso di quello che i ragazzi hanno fatto nel corso della gara”.

Elogi meritati, senza ombra di dubbio, ma quando l’argomento della conversazione si sposta sugli obiettivi stagionali, le parole del tecnico amarantoceleste assumono una compostezza senza eguali, figlie principalmente dello spirito d’abnegazione e soprattutto della consapevolezza che a diciotto anni si può peccare di presunzione ed ingenuità rovinando tutto quello che di buono è stato fatto fino ad oggi.

“I traguardi volanti non interessano a nessuno – sottolinea con fermezza mister Abati – perché negli almanacchi ci iscrivono solo coloro che riescono ad arrivare fino in fondo. Noi abbiamo intrapreso la strada giusta, per carità, ma per restare lassù e tagliare il traguardo finale ne abbiamo di strada ancora da fare. Il mio motto è sempre stato “fly down”, ossia volare basso, lavorare a fari spenti, senza proclami e soprattutto consapevoli di non aver fatto ancora nulla”.

E domenica mattina al Palamalfatti arriva Orte, seconda forza del girone M con 15 punti all’attivo, nove in meno degli amarantoceleste: vincere significherebbe aumentare il vantaggio, portarlo a +12, una margine davvero stratosferico che, con appena cinque turni ancora da giocare (che in realtà sono quattro visto che la Real Torgianese ormai sembra aver alzato bandiera bianca, ndr) renderebbe davvero tutto più facile e l’accesso ai play off praticamente una formalità.

MARCO FERRONI