Nonostante la sconfitta in Friuli, le ragazze si allenano con serenità tenendo a mente gli sbagli commessi con la capolista

Giallo nere sotto torchio anche nel periodo natalizio. Già da ieri sudano nuovamente sul parquet del pallone. Stamattina coach Fabrizio Staico le ha sollecitate a dovere in vista dell’amichevole di domani pomeriggio (h.16) che disputeranno in casa della Virtus Cagliari, protagonista nella Conference Nord Ovest della A2 femminile. Un test importante prima del prossimo match di campionato che disputeranno in viale Vienna sabato 11 gennaio contro la Calligaris Triestina.

Le cestiste del clan selargino non hanno mai messo in dubbio di essersi scontrate con un team davvero ben attrezzato chiamato Delser Udine.

“È stata una partita che secondo me non abbiamo affrontato con lo spirito giusto – ammette Anna Lussu – sapevamo di incontrare una squadra forte e probabilmente avevamo tutte molta ansia. Ci sono stati momenti in cui siamo riuscite a giocare bene grazie alle palle recuperate, ai contropiedi, ai tiri dalla distanza. Li abbiamo alternati a parentesi meno produttive nelle quali abbiamo sofferto ai rimbalzi. E poi Udine era veloce e molto fisica. L’ anno solare si chiude con una sconfitta, speriamo che il 2014 ci porti buoni risultati. Faccio gli auguri al nostro fantastico pubblico che é fondamentale per la squadra e ovviamente auguri a tutta la squadra e la società”.

Quando Greta Brunelli ragiona su una gara, non trascura tutte le sfaccettature che la stessa ha comportato: “Con Udine purtroppo mi è rimasto l’amaro in bocca ma sento ancora tutta la stanchezza – rimarca la reatina – perché siamo arrivate scariche e una squadra cosi preparata non ti perdona i passi falsi. Però guardiamo avanti per affrontare le ultime partite decisive e che queste feste ci regalino energie positive. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i tifosi per il sostegno e augurare un nuovo anno pieno di soddisfazioni e serenità”.

Anche se vista esclusivamente dalla panchina, la gara friulana ha fatto soffrire parecchio anche Eugenia Dessì: “Non è bastato che la trasferta fosse difficile e faticosa – dice – infatti le avversarie hanno dato conferma della loro forza dopo avercelo dimostrato anche all’andata. A parer mio abbiamo giocato bene a tratti ma potevamo fare sicuramente meglio, come nelle partite precedenti. Adesso speriamo bene per queste ultime due partite da giocare in casa. Auguro un felice anno nuovo a tutti quelli che ci seguono. E speriamo che il 2014 porti bene”.

L’ultima parola spetta al vice allenatore Roberto Frau: “Sapevamo quanto fosse difficile, era una partita importante per entrambe e si è visto dall’inizio. Abbiamo faticato a trovare subito il canestro e il punteggio basso del primo quarto lo dimostra. Dopo ci siamo un po’ sciolte ma abbiamo sofferto il loro fisico soprattutto a rimbalzo oltre al fatto che sono state brave a occupare l’area. Aggiungiamo i problemi di falli accumulati da Alessandra Visconti e si ha un quadro più nitido del match. Ci aspettano due partite in casa inframezzate da un turno di riposo. Sono entrambe difficili, compreso il possibile scontro diretto con Vicenza. Speriamo di ricevere dei regali dagli altri campi. Anche se difficile ci proveremo. Ne approfitto per formulare a tutti i nostri tifosi i migliori auguri di un felice anno nuovo”.

ANCHE IL FRIULI VENEZIA GIULIA VICINO ALLE POPOLAZIONI ALLUVIONATE

In albergo non era mai successo. Capitanati dall’infaticabile presidente Domenico Mannoni, alcuni soci del Circolo Sardi “Montanaru” di Udine si sono presentati all’Hotel Ramandolo che in quelle ore stava dando degna dimora alla comitiva del Basket San Salvatore. Mancava qualche ora all’inizio della palla a due e le magnifiche dieci si stavano concedendo la pausa merenda, come tradizionalmente accade in vista di un impegno notturno. Momento utile quindi per ricevere fugacemente i sardi udinesi con la solita Selene Perseu in prima fila che è stata subito riconosciuta: già nell’autunno 2012 la squadra andò a trovarli nella sede di via delle Scuole.

“Ci fa sempre piacere incontrare le nostre conterranee – ha evidenziato Domenico Mannoni – anche se per pochi minuti. Non abbiamo voluto abusare troppo della loro disponibilità anche perché le ho viste molto provate dal viaggio e anche le condizioni climatiche non erano delle migliori”. Immancabile lo scambio dei regali con il San Salvatore che ha portato alcune confezioni di crema di cappero selargino e diverse recenti pubblicazioni sulla Sardegna. I friulani dai quattro mori hanno risposto con un cestino regalo tra cui spiccava la rinomata trota affumicata proveniente da San Daniele, la stessa cittadina che dà il nome al celebre prosciutto. “Ci sarebbe piaciuto condividere altri momenti di socializzazione con la squadra – prosegue il presidente del Circolo – ma i tempi erano davvero limitati”. Ma alcuni soci hanno voluto dare il loro apporto alla squadra andando a sostenere i colori gialli neri sui gradini del palazzetto di via Marangoni.

Ultimamente l’attività del Montanaru si è concentrata sulla raccolta di beni e fondi da destinare alle popolazioni sarde vittime dell’alluvione. Un primo aiuto umanitario è stato portato alla popolazione di Solarussa. Poi è seguita un’altra colletta che ha raggiunto quota dodicimila euro. “Non abbiamo ancora deciso a chi destinarli – sottolinea Mannoni – ma vogliamo la certezza che vadano a chi ne ha veramente bisogno”. Già da questi dati si nota come anche i friulani abbiamo dimostrato grande sensibilità nei confronti degli abitanti isolani. E anche al di fuori dei canali del Circolo Montanaru si sono avute altre attestazioni di solidarietà: “Il consiglio comunale di Udine ha devoluto alla Sardegna i propri gettoni di presenza – illustra con orgoglio Mannoni – e un altro forte messaggio di fratellanza arriva dal pianeta calcio perché il coordinamento dell’Udinese Club ha raccolto mille euro”.

Ai primi di dicembre il Circolo ha organizzato un interessante convegno che ha messo a confronto la lingua sarda e quella friulana nella musica. Ospite d’eccezione il baritono di origini algheresi Domenico Balzani, famoso in tutto il mondo. Nel 2014 un punto fermo sarà rappresentato dai festeggiamenti per Sa Die e Sa Sardigna, ma Mannoni e soci stanno organizzando un evento in collaborazione con il comune di Pagnacco. “Se tutte le cose andranno per il verso giusto daremo vita al Festival Internazionale di poesia e canto delle lingue minoritarie riservato ai giovani emergenti”. Nel prossimo anno non mancheranno le presentazioni di libri e le manifestazioni folkloristiche dove i prodotti tipici della gastronomia isolana faranno la loro bella figura.

BREVE MA INTENSO PASSAGGIO A VENEZIA

La simpatica diecina con allenatori e dirigenti al seguito ha trovato anche il tempo per dedicare una breve sortita nel cuore della Serenissima. Il suo look omogeneo e caleidoscopico ha distolto i passanti dalle loro preoccupazioni domenicali esortandoli a fissare e a chiedere spiegazioni. Specie quando lo striscione “Sardegna” si è confuso nello stile gotico veneziano del Palazzo Ducale e nelle porte bronzee della Basilica di San Marco. Di corsa e zavorrate dai trolley, le sansalvatorine hanno poi ripreso la strada maestra che le ha riportate in Campidano.