IL BELLO DI UN COLLETTIVO AFFIATATO: SAPER VINCERE ANCHE SENZA BRILLARE

Il tour nel nord Sardegna ha prodotto i suoi frutti. I tanti supporter che in auto e in torpedone hanno macinato chilometri su chilometri in direzione Alghero sono stati premiati con una vittoria. L’ingresso nell’impianto di via Pacinotti ha lasciato di stucco le stesse atlete: “Quello che mi è piaciuto di più della trasferta è stato vedere i nostri tifosi assiepati sulle gradinate – rimarca la top score della serata Alessandra Visconti – che quando sono entrati in palestra, mi hanno fatto venire la pelle d’oca, non finivano più. Sembrava di giocare in casa e l’ha dimostrato l’urlo finale che abbiamo fatto, come consuetudine, in campo con tutti i nostri piccoli/grandi sostenitori; sono stati davvero fantastici”!

Ma come già ampiamente raccontato nei giorni scorsi, la gara non era cominciata nel migliore dei modi per la formazione campidanese. Capitan Emanuela Tinti quasi, quasi se l’aspettava: “Abbiamo mostrato un San Salvatore brutto e deconcentrato – dice – non abbiamo giocato sicuramente la migliore delle prestazioni con quel pessimo avvio dove abbiamo subito un parziale di 8 – 0. Probabilmente è stato preso sottogamba l’incontro. Avevo paura che questo sarebbe potuto succedere e ne parlai il giorno prima con Alessandra. In effetti non ero preoccupata per il risultato finale, ma proprio per l’approccio che avremmo avuto verso la partita”. E su questo inizio non molto edificante interviene pure Laura Palmas: “Non so se parlare di presunzione da parte nostra, dopo una bella partita come quella contro Muggia ma, forse inconsciamente, abbiamo sottovalutato il derby. Eravamo poco attente e poco umili. Già nel secondo quarto la concentrazione è salita e spinte anche dal nostro meraviglioso pubblico abbiamo preso piano, piano in mano la partita. C’era una sessantina di persone, tra cui anche i miei genitori, che ha letteralmente surclassato il loro pubblico al punto che sembrava quasi di giocare in casa”.

Greta Brunelli, nel ruolo di Grillo Parlante della sua squadra esprime i suoi concetti andando subito al dunque: “La parola che voglio risaltare in questa partita è ‘umiltà’. Siamo state brave ma dovevamo chiudere la partita molto prima. La vittoria c’è stata ma potevamo fare di più. La nostra rincorsa non è ancora finita per rientrare nei binari e fino alla fine le vivremo tutte come finali. E vorrei ricordare un concetto: si vince e si perde tutti insieme. Il singolo da solo non fa la differenza, mi piace questo gruppo e me lo voglio coltivare”. Come è giusto che sia, un collettivo deve marciare bene in armonia, grazie anche alle giornate particolarmente ispirate delle singole componenti. E Alessandra Visconti sta vivendo un periodo d’oro con i suoi 55 punti e 23 rimbalzi nelle ultime due contese: “Questo momento è davvero magnifico – riprende l’ala pivot piemontese – stiamo vincendo e ciò mi rende più felice. Felicità amplificata dal fatto che finalmente riesco a dare una mano concreta per il raggiungimento della vittoria. Nelle ultime partite siamo sempre cresciute; dal successo contro il Valmadrera ottenuto con tanta fatica, seguito dall’ asfaltatura del Muggia, stando in vantaggio tutta la partita. Considero una crescita anche la gara di Alghero perché nonostante l’inizio, in cui non eravamo concentrate al massimo, siamo riuscite a “raddrizzarci”, cosa molto più difficile rispetto allo stare avanti tutta la partita. La vittoria non è sempre certa, la classifica lo dimostra, tutte possono vincere o perdere contro tutte; dobbiamo essere brave a lavorare in palestra e non credere che la lotta sia finita”.

L’importante è che la mentalità continui ad essere vincente e in terra catalana in fin dei conti é andata molto bene: “Dal terzo tempo in poi – analizza Emanuela Tinti – abbiamo giocato leggermente più unite e con un po’ più di testa. Il risultato finale ne è la conferma. Sono contenta per il nostro terzo successo consecutivo, però penso già alla gara contro Udine. Sarà tosta. Dovremo mettere quel valore in più che abbiamo mostrato contro Muggia: grande grinta, gioco di squadra e tanta voglia di far bene”. Le fa eco Laura Palmas: “Questo ciclo positivo credo sia dovuto ad un miglior gioco di squadra, tutte siamo più generose e collaborative, anche se ieri all’inizio non l’abbiamo dimostrato appieno. Siamo in fase di crescita. Ora ci aspetta una partita assai impegnativa in Friuli. Siamo assolutamente in grado di vincere se giochiamo come abbiamo dimostrato di saper fare contro Muggia. Seguirà il rush finale con le ultime due gare in casa, sperando che maialetto e panettoni ci carichino ancora di più”.

Ufficio Stampa

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