Lorenzo Checchi: “Foggia ha grande blasone, noi grande grinta e determinazione”
Guidare con grande piglio e determinazione la difesa dei Leoni a soli 22 anni non è certo cosa da poco.  Lorenzo Checchi, difensore centrale del Poggibonsi di Mister Tosi, è una delle pedine fondamentali dei giallorossi e lo abbiamo incontrato al Centro Sportivo

Maltraverso nel venerdì che precede la gara interna dei Leoni contro il Foggia. 

Lorenzo, dopo tre sconfitte consecutive domenica scorsa contro il Chieti avete ritrovato la vittoria.
“Al di là della prestazione che magari non è stata la nostra migliore della stagione, domenica scorsa abbiamo ottenuto i tre punti e questa era la cosa importante per riniziare a muovere la nostra classifica”.

Dopo le due stagioni a Borgo a Buggiano la scelta di indossare la maglia dei Leoni.
“Quando durante l’estate sono stato contattato dal Poggibonsi non ho avuto dubbi ed ho sposato subito il progetto della società giallorossa. Sono qua per fare bene e per dare il mio contributo per portare il Poggibonsi alla salvezza, alla conquista della Lega Pro unica. Per scelte societarie che hanno puntato su una linea molto giovane mi ritrovo a 22 anni ad essere uno dei più esperti della nostra rosa: ci sono più responsabilità ma me le prendo tranquillamente anche perché so che questo è un anno molto importante e di crescita per la mia carriera di calciatore”.

Nella scorsa stagione infatti giocavi accanto a Garaffoni, giocatore di grande esperienza, mentre quest’anno dirigi la difesa dei Leoni facendo coppia con De Vitis che è un classe ’94.
“Garaffoni è un amico oltre ad essere un giocatore che mi ha insegnato tanto mentre quest’anno sono io il punto di riferimento per Alessandro (De Vitis, ndr) e quindi la prospettiva del mio ruolo è notevolmente cambiata rispetto all’anno scorso. Con Alessandro c’è già un buon affiatamento e soprattutto abbiamo tanta voglia di fare, cosa fondamentale per migliorare giorno dopo giorno”.

Domenica contro il Foggia lo Stefano Lotti sarà ancora dimezzato vista la chiusura della Tribuna Coperta…
“Io penso che intanto sia già importante poter giocare nel nostro stadio. Vorrà dire che se andremo in goal correremo tutti insieme verso il pubblico e non potremo sbagliare direzione visto che il pubblico sarà tutto nella parte scoperta dello stadio!”.

E domenica nella tua zona agirà un certo Giglio…
“Già il suo nome dice tanto, ha tanti anni di categoria sulle spalle ma ogni domenica, ogni squadra che affrontiamo, ha dei giocatori sopra la media della categoria che possono cambiare il volto alla gara in ogni momento. Anche per questa cosa qua il campionato è molto livellato nei suoi valori assoluti”.

Che gara sarà Poggibonsi vs Foggia?
“Il Foggia non ha bisogno di grandi presentazioni: hanno blasone ed una rosa costruita per vincere. Nelle ultime dieci giornate hanno conquistato venti punti e quindi sarà una gara tosta ma noi fino ad oggi abbiamo dimostrato sul campo di potercela giocare alla pari con tutti. Dovremo scendere in campo con grande determinazione e grinta: sarà una bella gara e per noi sarà importante conquistare punti per muovere la nostra classifica”.

Tu sei anche uno studente universitario: come è possibile conciliare lo studio con la professione di calciatore?
“A mio modo di vedere le cose e soprattutto il futuro è bene riuscire a far combaciare le due cose. Io sono iscritto all’Università di Economia a Siena e quindi giocare a Poggibonsi mi aiuta anche nei miei studi nel senso che riesco a portare avanti tutte e due le cose limitando gli spostamenti vista la vicinanza dell’università con il lavoro. Tra l’altro a giugno spero di iniziare a preparare la tesi per poi laurearmi. Nel calcio di oggi ci sono sempre meno posti di lavoro per noi calciatori e quindi credo che sia necessario tutelarsi se un giorno il calcio non sarà più il mio lavoro. Ma magari, vista la mia grandissima passione per questo mondo, potrei utilizzare la mia laurea per rimanere in questo mondo”.