Coach, stavolta voglio partire da un aspetto non strettamente tattico. Credo che in due distinti momenti la squadra avrebbe potuto subire il contraccolpo, il parziale di 0-5 con cui s’è aperto il quarto periodo e, ancor più, quello di inizio supplementare. Raccontaci le sensazioni di quei frangenti.

“Anche in altri momenti della partita Brescia ha avuto piccoli break a proprio favore, ma il modo in cui stavamo in campo mi faceva pensare che l’avremmo giocata fino in fondo. Le sensazioni sono positive quando vedi la tua squadra lottare e giocare come abbiamo fatto ieri, ciò ti fa sentire orgoglioso dei tuoi giocatori. Dalla panchina ero consapevole che i ragazzi stavano dando il massimo, proprio questo ti fa stare sereno”.

Mi pare abbia funzionato “quasi” tutto bene. La scelta di tanti tiri ad alta percentuale (19/32 da due, escludendo il primo quarto), la decisiva vittoria della battaglia a rimbalzo (38-32 con due atleti in doppia cifra), i 15 assist distribuiti. Cosa ci dici?

“Ancora una volta abbiamo avuto percentuali basse da 3, ma stiamo migliorando nella circolazione di palla, oltre che nell’avere più equilibrio tra tiri da sotto e tiri da fuori. Avevo detto ai ragazzi che la battaglia a rimbalzo sarebbe stata un punto fermo del nostro piano partita: eccomi accontentato”.

Va detto che, nonostante Brescia abbia scelto di abbassare i ritmi sin dall’inizio, avete comunque cercato il gioco a campo aperto, soprattutto dal terzo quarto in avanti. Se pensiamo poi alle rotazioni di Brescia, tanti sono i vostri meriti nel costringere gli avversari a commettere tanti falli che oltretutto vi hanno portato spesso in lunetta.

“Volevamo correre per non attaccare sempre a difesa schierata, dove loro con la maggiore fisicità ci avrebbero messo in difficoltà. In parte ci siamo riusciti ma penso che ciò che ha fatto davvero la differenza sia stata la nostra intensità fisica e mentale nell’arco di tutta la gara”.

Argomento a piacere!

“Domenica abbiamo vissuto una bella giornata di sport: una bella partita, un tifo caloroso ma corretto, il gemellaggio tra le due tifoserie. Questa deve essere la strada da intraprendere se vogliamo riscoprire i veri valori dello sport, a qualsiasi livello. Penso che dobbiamo essere noi dal campo i primi a dare il buon esempio, con comportamenti corretti e leali. Gli applausi tributati dai nostri tifosi alla squadra avversari, al suo ingresso in campo, devono avere un seguito nelle prossime partite. Un sentito ringraziamento va davvero a tutti quelli che ieri erano al Palailio e hanno spinto la palla nel canestro insieme a noi”.

Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani