Spettacolo fra L’Acquedotto e Ternana: alla fine è 2-4

Le alessandrine perdono un match di rara intensità contro le ferelle. Dopo un primo tempo chiuso 0-2, Alvino e Pomposelli rimettono in piedi la partita, ma è il poker di Patri Jornet Sanchez a decidere la sfida.

La partita – Ci si attendeva un match emozionante e la sfida non ha disatteso ciò che tutti pronosticavano. La Ternana parte a mille e mette alle corde L’Acquedotto. Le alessandrine, diversamente rispetto alla sfida con l’AZ, non si lasciano intimorire e alzano il livello del loro agonismo. I primi scampoli di partita sono di un’intensità impressionante. Al 4′ Sanchez sfiora l’1-0 colpendo un palo incredibile dopo un batti e ribatti in area di rigore e pochi istanti dopo, è Amparo a rimediare un giallo – che risulterà poi pesante – per una simulazione molto contestata dalle rossoverdi. Anche Rebe Hermida viene ammonita per un fallo a metà campo e successivamente è ancora il capitano ospite a concludere al volo, trovando la risposta di Vecchione che devia sul palo. L’Acquedotto prova a rendersi pericoloso: scavetto di Alvino e conclusione di Cianciarulo parata da Salinetti, gli arbitri non vedono e non concedono l’angolo. Il match continua ad essere divertente. Sanchez calcia di pochissimo sul fondo e sul ribaltamento è Salinetti a superarsi in uscita chiudendo su Cianciarulo: il pallone vagante viene raccolto da Pérez per un comodo tap-in, ma Amparo salva sulla riga di porta. Vantaggio Ternana – L’Acquedotto c’è, è in partita, anche se la Ternana dimostra di essere una super squadra. Pomposelli, dalla sinistra, va alla conclusione e ancora Salinetti sventa in angolo. Per la seconda volta, però, un corner solare non viene concesso: ripartenza immediata della Ternana e Sanchez fa 0-1. Galvanizzata dal vantaggio la squadra rossoblu continua col suo forcing. Un tiro dalla distanza di Sanchez viene deviato in area di rigore da Rebe Hermida, probabilmente con un braccio, i dubbi anche qui sono molti. Il momento non è semplice per le biancocelesti: ancora Sanchez va alla conclusione, Vecchione interviene di piede, la palla schizza sulla traversa e poi è Agnello a chiudere sul tap-in di Amparo Jimenez. L’unica arma che ha L’Acquedotto è il contropiede, Benvenuto se ne va sulla sinistra, arriva a tu per tu con Salinetti, ma l’estremo difensore ospite neutralizza deviando in angolo. Il gol è nell’aria ed è ancora Sanchez a realizzarlo: la spagnola si invola, salta Vecchione, calcia, trova la deviazione in extremis del portiere, ma la palla s’insacca beffarda per il 2-0. Ora L’Acquedotto si scuote, Pomposelli nasconde la palla lungo la sinistra, entra in area, tira e l’urlo del gol gli si strozza in gola quando il pallone s’infrange sul palo interno e termina fuori. Si chiude qui un primo tempo pazzescamente bello.
La ripresa – C’è ancora tempo per rimontare, ma bisogna crederci. Ci crede più di tutti Alvino che, 50’’ dopo il via, batte imparabilmente Salinetti per l’immediato 1-2. È la scossa che serviva, L’Acquedotto è tornato in campo e ora prova a fare la partita. Unico neo? Al 5’ le alessandrine sono già al quarto fallo e al 9’, costrette dalle scorribande di Exana e Amparo, arrivano al quinto fallo. La Ternana, dopo i primi minuti difficili, torna a spingere. Vecchione fa un miracolo su Sanchez e poco dopo è Amparo a concludere alto. Ma L’Acquedotto c’è e con una zampata felina di Pomposelli fa esplodere il Pala Levante per un 2-2 meraviglioso a 8’ dalla fine. Guai però a rilassarsi: Alvino, a insindacabile giudizio degli arbitri, commette fallo su Di Turi. Sesto fallo. Sanchez trasforma magistralmente il tiro libero con una conclusione imprendibile all’incrocio dei pali. Tutto da rifare, è 3-2. I colpi di scena non finiscono qui.
Il rigore – Benvenuto viene atterrata in area, calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Rebe che colpisce clamorosamente la traversa a 6’05” dalla fine. Probabilmente qui scivola via la partita di mano a L’Acquedotto, anche se il destino ha in serbo un’altra sorpresa. A 3’50” dalla fine Catania inserisce il portiere di movimento, pochi secondi dopo Amparo viene espulsa, per somma d’ammonizioni, per fallo su Pomposelli. Ora L’Acquedotto ha due minuti di superiorità numerica, ma un paio di occasioni ghiottissime non vengono sfruttate a dovere. Si ritorna in parità e le alessandrine rientrano con il portiere di movimento: gli ultimi disperati assalti non portano i frutti sperati e anzi, è la Sanchez che, rubando palla a centrocampo, insacca a porta vuota il più comodo dei 2-4.

Analisi e futuro – Finisce così un match bellissimo, emozionante, vissuto nella bolgia di un Pala Levante diviso fra i tifosi locali e una tifoseria ospite anch’essa accorsa in massa. Un match sicuramente degno di una serie A. L’Acquedotto l’avrà pure perso, probabilmente perché gli episodi gli hanno girato contro e perché di fronte c’era un avversario fortissimo. Una cosa è però certa, se si lavora e ci si abitua a partite così, se si mette in campo sempre questa grinta e questa voglia, si può andare lontano. A partire da domenica, quando L’Acquedotto sarà di scena al To Live per quello che a tutti gli effetti è uno scontro diretto con la Virtus Roma.

Ufficio Stampa
A.S.D. L’Acquedotto calcio a 5
Matteo Santi
Foto Marta Cantarelli