100 anni fa, Henry Ford inaugurò la prima catena di montaggio presso la propria fabbrica di Highland Park per la realizzazione della Model T. L’assemblaggio dei 3.000 componenti fu  diviso  in  84  operazioni,  eseguite  mentre  l’auto  veniva  trainata  da  corde  per  essere spostata da una fase alla successiva. Grazie al nuovo processo, il tempo di realizzazione di un’auto scese a soli 90 minuti rispetto alle 12 ore necessarie in precedenza.

Riducendo  il  tempo,  la  manodopera  e  dunque  i  costi  sostenuti  per  la  realizzazione  di un’auto,  Ford fu in grado di abbassare il prezzo della Model T da 850 a 300 dollari. Per la prima  volta  nella  storia,  auto  di  qualità  erano  alla  portata  delle  masse.  Ford  arrivò a ultimare una Model T ogni 24 secondi, vendendone 15 milioni di esemplari fino al 1927, la metà di tutte le auto vendute in quegli anni.

“La nuova filosofia  fu rapidamente adottata in tutto il mondo e in tutti i settori: non solo auto,  ma  anche  elettrodomestici,  fonografi  e  altri  beni  di  consumo”,  ha  spiegato  Bob Casey, esperto di storia dell’auto, autore del libro “Cento anni di Model T” e in precedenza curatore  museale  per  la  fondazione  Henry  Ford.  “La  catena  di  montaggio  ha  definito un’epoca e trasformato l’industria americana”. 

Nel  1914  Ford  aumentò,  raddoppiandolo,  il  salario  dei  suoi  dipendenti,  portandolo  a  5 dollari  al  giorno,  permettendo  loro  di  acquistare  le  vetture  che  producevano.  Ciò  creò  di fatto  una  nuova  classe  sociale  e  un  nuovo  concetto  di  trasporto  e  di  libertà  individuale accessibile  alle  masse.  Per  maggiori  informazioni,  immagini  e  video  sulla  storia  della catena di montaggio, visitare il sito http://media.ford.com.

Nuove tecnologie per dar forma al futuro

Ford  ha  già  iniziato  a  studiare  in  tutto  il  mondo  i  vantaggi  della  produzione  ad  alta tecnologia. Per esempio, gli ingegneri Ford hanno sviluppato un nuovo sistema a elevata flessibilità per realizzare componenti in lamiera destinati alle produzioni a basso volume.
La tecnologia, chiamata Ford Freeform Fabrication Technology, o F3T, è in grado di ridurre i  costi  di  produzione  e  incrementare  la  velocità  di  realizzazione  di  prototipi  e  stampi, passando dai precedenti 2-6 mesi a soli 3 giorni.

Ford  sta  inoltre  sperimentando  la  stampa  3D  per  la  creazione  di  elementi  in  plastica destinati  alle  concept  car  e  ai  prototipi.  Grazie  alla  stampa  3D,  Ford  può  creare  diverse versioni  dello  stesso  elemento,  permettendo  agli  ingegneri  di  effettuare  i  test  in  giorni
anziché mesi. 

Ford  sta  investendo  in  robot  di  nuova  generazione  dotati  di  sensori  avanzati,  in  grado,  per  esempio,  di  identificare  tracce  di  polvere  e  imperfezioni  sulle  superfici  verniciate.
Questa tecnologia permette di migliorare la qualità delle verniciature e ridurre l’intervento umano per le analisi delle superfici. 

Ford  si  avvale  inoltre  di  tecniche  di  realtà  virtuale  per  creare  e  analizzare  modelli  3D dell’intero veicolo e della relativa produzione. Queste simulazioni permettono di verificare perfino i movimenti fisici che i dipendenti devono effettuare mentre lavorano su un’auto, assicurando che le condizioni di lavoro rispondano ai rigorosi standard Ford.

“Tecnologie  come  la  stampa  3D,  la  robotica  avanzata  e  le  simulazioni  in  realtà  virtuale apportano  innegabili  vantaggi  che  vanno  al  di  là  della  semplice  sperimentazione,  e  che avranno  un  ruolo  importante  nei  sistemi  di  produzione  di  domani”,  ha  dichiarato  Paul Mascarenas,  Chief  Technical  Officer  e  Vice  Presidente  Ricerca  e  Innovazione,  di  Ford. 
“Lo spirito di  Henry Ford  è per noi un punto  di  riferimento che teniamo sempre  presente quando studiamo il futuro dei processi produttivi”.

Ufficio Stampa Ford Italia