Settimana di common training internazionali per la Rariazzurra. Alla Vassallo di Bogliasco un grande movimento di squadre straniere e locali. Germania e Giappone sono le Nazioni che hanno scelto la squadra allenata da Daniele Bettini per il loro tour pallanuotistico. Così oltre a vivere l’affascinante esperienza di confrontarsi con altre realtà anche culturali, può capitare di incontrare anche leggende della pallanuoto mondiale.

E’ il caso di Alexander Tchigir neo allenatore della Osc Potsdam Wasserball ma soprattutto straordinario portiere prima di Unione Sovietica poi di Germania. All’età di 44 anni decide di lasciare club e Nazionale e cominciare una nuova carriera. Arriva a Bogliasco perché tra i suoi atleti c’è Matteo Dufour, atleta della Rari Nantes Bogliasco per quasi dieci anni, cugino di Massimo ed Eugenia, ora in Germania per ragioni di studio e di cuore. Facoltà di Sport Managment e un amore che dura da tre anni e mezzo. E’ lui ambasciatore e traduttore nell’intervista con Tchigir.

 

Mister cominciamo dalla decisione di aver lasciato la pallanuoto giocata:-“E’ il mio primo mese da allenatore, è arrivato il momento di trasmettere la mia pallanuoto e di farlo al meglio. In Italia sto incontrando molte persone che mi riconoscono, mi vedono sul bordo vasca e mi fa molto piacere”.

Non potrebbe essere diversamente per chi ha vinto un bronzo alle Olimpiadi di Barcellona ’92 ed ancora difendeva la porta della Nazionale tedesca lo scorso anno:-“Comincio una seconda vita. Ma non dimentico niente, ad esempio di avere perso la semifinale proprio contro l’Italia di un gol, e non è stata colpa mia”.

Come sta la pallanuoto in Germania:-“Più basso di quello che abbiamo trovato a Bogliasco, sono rimasto colpito nel vedere che in un paese piccolo come questo ieri pomeriggio in piscina si sono allenate cinque differenti squadre. A Berlino ad esempio c’è un’unica squadra che si deve muovere per incontrare altra pallanuoto. Conosco Sandro Campagna ed il suo metodo di lavoro, cominciare da piccoli e spronare perché i ragazzi abbiano come obiettivo il debutto in prima squadra. Una progressione che società come Bogliasco mi sembra di capire abbiano scelto come disciplinare, la ricerca del miglioramento. In Germania pochi team forti si accaparrano i giovani migliori così non si riesce a creare un movimento di base”.

Ufficio Stampa Rari Nantes Bogliasco