L’olandese Mathieu Van Der Poel conquista in solitaria il Mondiale Junior

Ancora un arrivo in solitaria sul traguardo iridato di Firenze: dopo l’impresa di Mohoric fra gli Under 23, stamattina è toccato all’olandese Mathieu Van Der Poel, già Campione del Mondo in carica di ciclocross, nonché figlio e nipote d’arte (il padre Adrie ha vinto, fra le altre, Fiandre e Liegi  negli anni ’80, il nonno è il popolare campione francese degli anni ’60 e ‘70 Raymond Poulidor, una Vuelta, una Milano-Sanremo e sette tappe al Tour nel suo palmares). Van Der Poel ha staccato tutti gli avversari con due scatti all’ultimo giro (il primo sulla salita di Fiesole, il secondo su quella di via Salviati), precedendo il gruppetto inseguitore per una manciata di secondi. Medaglia d’argento al danese Mads Pedersen, bronzo all’albanese Iltjan Nika, che porta al suo Paese la prima medaglia di un mondiale di ciclismo. La fuga principale di giornata nasce poco dopo la partenza, avvenuta alle 8,30 da Montecatini Terme, quando prendono il largo il norvegese Sylta, il bielorusso Zhyhunou, l’argentino Crisafulli e il ceco Schlegel, sui quali poi si portano lo sloveno Kumar, il francese Riviere, il danese Jeppesen, il belga Allegaert, l’olandese De Jong, lo statunitense Mostov, gli italiani Andreoletti e Lizde, il tedesco Konig, il colombiano Martinez e l’australiano Fitter. Toccano un vantaggio massimo di 5’05”, poi vengono ripresi: gli ultimi a cedere sono Lidze e Martinez. Il colombiano stacca l’italiano al penultimo passaggio in via Salviati, quando su di lui si porta il francese Bonnamour, Campione Europeo in carica. I due iniziano l’ultimo giro con 14” sul gruppo dei migliori. Bonnamour stacca Martinez verso Fiesole, proprio mentre dal gruppo scatta Van Der Poel che lo riaggancia per poi staccarlo inesorabilmente in via Salviati: negli ultimi cinque chilometri mantiene un margine sufficiente ad arrivare in Viale Paoli sventolando la bandiera olandese; mentre alle sue spalle veniva lanciata la volata, vinta da Pedersen (che quest’anno si è imposto nella Parigi-Roubaix Junior) su Nika (che vive a Prato e corre per la squadra toscana Cipriani & Gestri). Quinta piazza per Lorenzo Rota, primo degli italiani. A premiare i medaglisti sono stati Peder Pedersen, Membro del Comitati Uci e Claudio Rossi, Direttore Generale dei Mondiali di Ciclismo Toscana2013.

Le dichiarazioni:

Mathieu Van Der Poel: “L’attacco non era preparato a tavolino, ma ho capito che era il momento giusto per andare quando ho visto che Bonnamour stava prendendo un buon vantaggio. La discesa tecnica mi ha dato una mano. Il giorno della crono avevo mal di schiena, oggi sentivo dolore ad una gamba, ma evidentemente non era così importante. I consigli di mio padre? Mi ha detto di aspettare perché la corsa sarebbe stata dura, così ho fatto. E’ il mio terzo titolo iridato, ma il primo su strada, per cui molto speciale”.

Mads Pedersen: “Nessun rimpianto, oggi Van Der Poel era troppo forte. Per di più, all’ultimo giro, avevo i crampi ad entrambe le gambe in salita. E’ stata una giornata dura, nel finale eravamo in tre della Danimarca e abbiamo fatto il massimo”

Iltjan Nika: “Sono orgoglioso di aver portato all’Albania la prima medaglia nella storia dei Mondiali di Ciclismo. Io vivo da queste parti, in pratica correvo in casa. Ho fatto soprattutto una corsa di testa, sfruttando il lavoro delle Nazionali più forti”.

In allegato la foto del vincitore sulla linea del traguardo e del podio iridato – credit BettiniPhoto

Press Office Toscana2013