Il giovane opposto bianconero, il più piccolo del gruppo di Kovac, fa un primo bilancio: “Con lo staff tecnico stiamo lavorando benissimo. Osservo Cupkovic, ma i consigli più importanti me li danno Kovac, Fontana e capitan Vujevic. Sono soddisfatto finora, ma devo migliorare in continuità”

 

Nella squadra che lavora ogni giorno tra le mura del Pala Evangelisti (anche oggi per i Block Devils doppia seduta, fisica al mattino e tecnica al pomeriggio), c’è sicuramente un giocatore che in questa fase della stagione sta sbirciando e carpendo i segreti dai suoi compagni più esperti. È il “piccolo” della formazione di Kovac, Giuseppe Della Corte, il Block Devils in questione. Classe ’92, giovanili a Cuneo, di professione opposto, Giuseppe dal 19 agosto è stato la classica “spugna”, assorbendo consigli e indicazioni fondamentali per un giovane che vuole crescere.

E oggi, dopo un mese e mezzo alla Sir Safety Banca di Mantignana Perugia, il talento pugliese fa un suo personale bilancio:

“Mi sto trovando molto bene – spiega Giuseppe – sia con il gruppo che a Perugia, città che ho potuto visitare e conoscere un po’. Con lo staff tecnico stiamo lavorando benissimo. Mi seguono, mi danno tante “dritte” importanti e devo dire che sono estremamente soddisfatto della scelta fatta in estate”.

Della Corte ha l’imbarazzo della scelta quando si tratta di osservare i gesti tecnici dei suoi compagni.

“È vero – sottolinea il ventunenne della provincia di Bari – in questo periodo soprattutto sto cercando di cogliere dai miei compagni molti piccoli dettagli pallavolistici che mi sono molto utili. Cerco di guardare in particolare chi ricopre il mio ruolo in campo, cioè Cupkovic, ma i consigli più importanti me li danno Boban e Carmine (primo e secondo allenatore, ndr), oltre a capitan Vujevic. Goran da vicino è davvero tanta roba! In partita, amichevoli a parte, non ho avuto il piacere di vederlo tante volte, ma già in allenamento si vede subito che stiamo parlando di un grande giocatore”.

A proposito di test amichevoli, Della Corte promuove finora la squadra:

“Dai primi incontri la nostra mi sembra una squadra con un gioco molto lineare, che non sembra un team che gioca per la prima volta insieme. Penso che possiamo solo crescere e migliorare ulteriormente quando avremo maggiore ritmo di gioco”.

Insomma, le cose per il giovane ex Porto Potenza Picena vanno al meglio. Ma Giuseppe non è il tipo che si accontenta, come spiega chiudendo su una considerazione personale:

“Il mio piccolo bilancio personale finora è soddisfacente. Però so che devo trovare più costanza e continuità in palestra, senza alternare giorni in cui mi alleno bene ed altri meno. È anche vero che in preparazione questo aspetto va un po’ messo in preventivo e sono certo che, quando avrò assorbito i carichi di lavoro, le cose andranno certamente ancora meglio”.

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY BANCA DI MANTIGNANA PERUGIA