Prestigiosa corsa internazionale sui 2060 m con i migliori trottatori europei di 4 anni

Domenica 22 settembre 2013 – inizio corse ore 15

sarà festa grande all’ippodromo

Il lungo e periglioso itinere classico delle Leva 2009 trova nel Gran Premio Continentale il suo approdo ideale, con nove rappresentanti dell’elite dei quattro anni indigeni ad accogliere con allarmata curiosità la spedizione dalle piste transalpine di due francesi assai agguerriti e dal palmares ricco di rilevanti esiti ottenuti in selettive prove di gruppo, frequentate sin dai primi scorci di una carriera corsa per gran parte in prima classe. Nel solco tracciato da ben sessantacinque movimentate edizioni, il Continentale targato 2013 è destinato a promuovere il leader di una generazione dalla caratura e dalla vocazione assolutamente internazionale, degna di licenziare un nome che faccia degna compagnia a vincitori ritratti in bianco e nero come Checco Pra, Guiglia, Newstar, o a campioni in technicolor della valenza di Record Ok, dell’inarrivabile Varenne, sino alla velocità del primatista Noras Bean che nel 2009 si ascrisse con 1.12.4 l limite mondiale sulla media distanza e su anello da mezzo miglio, senza dimenticare l’impresa di Orsia, giumenta dal coraggio leonino che lo scorso anno, dopo oneroso percorso esterno, lasciò dietro di sé a lottare per il podio le arcigne figure di Obama Gar e Owen Cr.

Nomi nuovi e solide certezze indigene mixate ai due ospiti d’Oltralpe propongono un Continentale dall’accattivante starting list, con la ritrovata vena di Per Amore Gual ad aprire la suite dei partecipanti in coppia con Enrico Bellei, già due volte a segno nella sfida bolognese e suo partner in occasione della recente vittoria a Montecatini, la prima ottenuta sui duemila metri dalla velocista allenata da Holger Ehlert, che nella primavera dei tre anni rivelò le sue doti spiccando nell’Italia da autentica dominatrice. Il sorteggio è stato davvero benevolo con Very Pleasant, francese atipico dall’inusuale precocità che ha nella velocità la sua dote peculiare e che riporta sotto le Due Torri l’effige della famiglia Dubois, con Jean Philippe a ripercorrere le orme di papà Jean Pierre, il vincitore della prova felsinea in ben quattro edizioni, tre in qualità di driver, la prima con Esquirol ed in una come allevatore e proprietario di Daguet Rapide. Per l’aitante normanno eccellenti chance corroborate da un’invidiabile freschezza atletica e da un’evidente regolarità di servizio con, in più, il fascino della giubba che a gennaio spiccò nel Prix Amerique, indossata da Jean Phiippe e Roxanne Grif. Si torna al tricolore con Pitagora Bi, griffe Gubellini e colori della Scuderia Verner, per un cadetto che non tradisce mai negli appuntamenti di spicco, trovando nel podio del Marangoni, Derby e Europa la consacrazione a campione assoluto del panorama indigeno e che nel frangente farà tesoro del comodo quattro sul sellino per tentare l’assalto al gradino più alto del podio in una prova di Gruppo Uno, successo che ancora manca nel suo palmares.

Sulla direttrice sud Grosbois/Bologna, via Monte Bianco, giunge all’Arcoveggio Varade D’Ermine, atout del grande Jean Michele Bazire, giumenta dall’accattivante modello che si fregia di due vittorie classiche ottenute durante l’annata in corso, ambendo senza mezzi termini alla vittoria nel great event felsineo prima di buttarsi a capofitto nel plurimilionario Meeting d’Hiver a Vincennes. Grande attesa per Probo Op, magnifica realizzazione del talentuoso Edy Moni e panzer dalla proverbiale grinta e dall’ammirevole costanza di rendimento, medaglia d’argento nel Derby, sul podio del Mangelli a tre anni, quest’anno sempre a premio nelle occasioni che contano con trasferte dall’incoraggiante esito in Scandinavia e Francia e squilli a Torino, Treviso e Cesena, tutti elementi che fanno del pupillo della Connie il favorito tecnico della sfida odierna. Chiude la prima fila Pick Kronos, stakanovista cresciuto alla scuola di Lorenzo Baldi che torna alle gare in versione Andreghetti dopo un positivo esordio con i “grandi” in occasione del Campionato Europeo e del quale va apprezzata la professionale continuità di rendimento, spesso offuscata da sorteggi poco fortunati. Si scende in seconda fila per ritrovare un soggetto dalle indiscutibili doti velocistiche come Plutonio, prima star della leva 2009 che giunse imbattuto ai primi cimenti giovanili nei quali però deluse le aspettative dei più, ritrovando verve solo con la maturità dei suoi quattro anni e che a svolgimento favorevole potrebbe conseguire un meritato podio sotto l’egida tecnica di Wolfang Ruth e tattica di Antonio Greppi. La Pradona forma campioni da qualche decennio e la presenza di due pensionari del training center di casa Baldi conferma la bontà del lavoro di Lorenzo che guiderà personalmente la rivelazione stagionale Princess Kronos, mirando a consolidare la nuova dimensione atletica della portacolori di Montemilia Casearia gestendone le mosse in prospettiva marcatore. Autentico globe trotter, Paolo Om giunge a Bologna dopo aver peregrinato tra Francia, Scandinavia, Belgio e le piste del centro sud della penisola, con piazzamenti di prestigio e rare vittorie da esibire ed un confronto diretto con Very Pleasant nelle lontane terre finlandesi che vide questo progetto di primaserie giungere davanti al francese, il tutto per farne un outsider con licenza di stupire, in primis il team diretto dalla famiglia Zavaglia, con Panthea Club a rifiutare l’ingaggio in rosa e tentare la sorte nella prova open, impegnativa e corsa dalla seconda fila, ma con il buon viatico dell’ottimismo di Christian Rizzo e della fiducia di Flavio Martinelli, partner dall’altalenante carriera ma dall’indubbio talento della cadetta che debutta in prima classe dopo qualche sfortunata digressione francese. Si chiude con Pagliarolo Jet, che arriva in Gruppo 1 senza tappe intermedie ma con alle spalle il lavoro di Vincenzo Tufano ed un 2013 corso in continuo progresso per la giubba Toniatti di cui è palese home made, nascendo dal biondo campione yankee Legendary Lover K e dalla pluripremiata Scozia Jet, trovando in Roberto Vecchione un eccellente compagno d’avventura per classe, sagacia tattica e agonismo.

Dal 2000 le lady di quattro anno trovano nel GP Continentale Filly la vetrina ideale per la consacrazione della loro carriera giovanile, come testimonia un Albo D’Oro a cinque stelle nel quale campeggiano nomi celebri come quelli di Zorilla Jet e Anny Roc, le prime ad ascriversi la sfida, sino a quelli della primatista in 1.13.1 Lolly Kronos, di Nalda Nof, ora in Svezia, e di Oibambam Effe facile alla meta la scorsa stagione. In quest’ottica all’insegna della qualità si pone un Filly 2013 davvero di gran livello, con undici contendenti al via sulla breve distanza ed un autentico parterre de roi ad impreziosire la contesa: tra tutte spicca la Verner Prussia, al rientro dopo un’onerosa trasferta nel nord Europa, preceduta dalle vittoriose performance tricolori a Torino e soprattutto a Follonica, dove in coppia con Pietro Gubellini ottenne lo scalpo del leader Probo Op, senza dimenticare che a Charlottenlund vinse rivelandosi come nome nuovo in un pomeriggio ricco di soddisfazioni per i colori italiani. Molte le alternative alla favorita, da Paso Doble, la cui continuità è davvero proverbiale e che unita al numero uno sul sellino ed al feeling con Davide Di Stefano potrebbe regalare grandi soddisfazioni al team siculo diretto da Biagio Lo Verde, senza scordare lo squadrone Casillo, con Parinaz e Bellei prime scelte sulla compagna Petra Inn Ronco e trascurare la forma al top di Pancottina Bar e la lucidità tattica di Andrea Farolfi, con Pulcinella Jet e Persiade Lans ad attendere gli eventi assieme all’appostata Primula D’Esi.