“LA PROPRIETÀ NON È PIÙ UN FURTO” VINCE VENEZIA CLASSICI:
LA GIURIA PREMIA IL RESTAURO DEL FILM DI ELIO PETRI

La proprietà non è più un furto vince il Premio VENEZIA CLASSICI per il miglior film restaurato nell’ambito della 70ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Una scelta, quella decretata dalla giuria composta da 28 laureandi in Storia del Cinema provenienti da diverse università italiane, che ha premiato il film realizzato nel 1973 da Elio Petri e interpretato da Ugo Tognazzi, ricco e volgare macellaio contro il quale porta avanti la sua personale battaglia Total (interpretato da Flavio Bucci), impiegato di banca che odia il denaro e la “religione della proprietà”. La forza trasgressiva de La proprietà non è più un furto passa anche attraverso la fotografia cruda di Luigi Kuveiller, il ritmo di montaggio aggressivo di Ruggero Mastroianni ed è amplificata dalle musiche composte dal Maestro Ennio Morricone. Proprio grazie al restauro è ora possibile apprezzare appieno un’opera così importante del nostro cinema.

Le opere realizzate da Petri negli anni ‘60 e ‘70 costituiscono un lucido affresco della società italiana e in particolare La proprietà non è più un furto aggiunge un’amara e disincantata riflessione sul mondo del denaro. La scelta della giuria conferma come l’impegno culturale, sociale e politico di Petri sia quanto mai attuale, così come sottolineato nelle loro motivazioni, che indicano come siano “presenti molti elementi simbolici che fanno riferimento alla società italiana, al consumismo e al desiderio di possesso e appunto di proprietà che domina per tutto il film”. Le opere di Petri, a lungo “dimenticate”, sono state negli ultimi cinque anni oggetto di importanti interventi di restauro, come lo straordinario I giorni contati (1962) con Salvo Randone e  La classe operaia va in paradiso (1971) interpretato da Gian Maria Volonté .
Il restauro de La proprietà non è più un furto, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e da Titanus, è stato realizzato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna e presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia alla presenza della moglie di Elio Petri, Paola Pegoraro.
Proprio Paola Pegoraro Petri ha dato un forte stimolo al recupero delle opere di Elio Petri, uno dei più grandi testimoni e indagatori della realtà politica e sociale italiana del ‘900, grazie alla donazione (avvenuta nel 2007) dell’archivio privato del regista al Museo Nazionale del Cinema.

In allegato un fotogramma del film e la foto dei premiati con Alberto Barbera, Gianluca Farinelli e Davide Pozzi.

VERONICA GERACI
Resp. Ufficio Stampa  Museo Nazionale del Cinema di Torino