(Migliarino) – Da tempo vive negli Usa a Detroit dove ormai ha tanti amici, quasi la sua seconda famiglia. Ha girato il mondo allenandosi e gareggiando negli stadi del ghiaccio più importanti, è la campionessa italiana in carica e nei suoi geni la fisicità del padre Marco olimpionico di maratona a Mosca ‘80 e Los Angeles ‘84 ed oggi direttore della rivista specializzata Runner’s World.

Valentina Marchei, oggi 27enne, non ha mai amato troppo la corsa, amava cantare e ballare. Davanti allo specchio le prove e poi le feste di famiglia il primo palcoscenico. Finché a 7 anni quando era in vacanza nelle Marche prova il pattinaggio a rotelle, si diverte e capisce che su quei pattini può sfogare quel talento di ballerina che c’è in lei. Piste da pattinaggio a rotelle vicino a casa a Milano non ce ne sono, così prova il pattinaggio su ghiaccio: una folgorazione…e la favola ha inizio.

La sua giornata è serrata, cinque ore di allenamento al giorno di cui tre sul ghiaccio e quando arriva a casa gli studi per laurearsi in scienze motorie. Valentina Marchei si impegna sempre al massimo per ottenere ciò che vuole.

Pattinaggio su ghiaccio, più sacrifici o più divertimento?
“Ho la grande fortuna di fare un “lavoro” che mi piace molto. I sacrifici sono all’ordine del giorno e la fatica fa parte di ogni atleta di successo. Se non c’è la buona volontà, anche le persone con un grande talento non avranno successo. Adoro tanto il mio sport  fin da quando ero piccola che sacrifici e rinunce non mi sono mai pesati quando in palio c’era un brillante risultato in gara.  La mia famiglia mi ha sempre protetta, supportata e ha camminato al mio fianco nonostante l’oceano ci separi da quando ho deciso di trasferirmi negli Stati Uniti. L’amore per quello che faccio è troppo grande per  fermarmi di fronte a serate in discoteca mancate o a vacanze che da anni non faccio, ma sono felice e questo credo sia la cosa che mi spinge verso i miei sogni”…..

Quali calzature usi in allenamento?
“La scarpa che uso di più in allenamento è la Ghost. La tipologia di allenamento a terra per il pattinaggio è fatta di salti e rotazioni e per questo io sento il bisogno di una scarpa relativamente flessibile, reattiva il giusto, che dia un po’ di supporto per proteggere le caviglie soprattutto quando l’elevazione è discreta e quindi l’atterraggio dev’essere minimamente assistito. Questo tipo di lavoro è alternato ad esercizi di elasticità e equilibrio che affronto con le Launch, che ritengo ancora più adatta della Ghost per lavori di reattività e propriocettivi”.

Quale altro tipo di allenamento svolgi?

“La danza a terra è un’altro tipo di attività importante per noi pattinatori. Io non amo particolarmente usare le scarpette da danza o surrogare con i calzini e invece mi trovo perfettamente con le Pure Drift: è come se lavorassi a piedi nudi, ma protetta!”

…anche se una star del ghiaccio, anche nel momento del riposo è come se si allenasse…
“Esatto, infatti per tutti gli altri momenti dell a mia attività (e della mia giornata) calzo le Adrenaline, che, oltre a essere molto comode, mi fanno sentire supportata e mi aiutano a non affaticare troppo le gambe e, soprattutto, la schiena quando sto molto in piedi o ho lunghi spostamenti”.

Che tipo di fisicità deve avere una pattinatrice su ghiaccio?

“Il fisico di una pattinatrice deve essere forte, elastico  e resistente, io alleno sia sul ghiaccio che in palestra  queste qualità. Le mie “ripetute” in palestra consistono in serie di intervallati sulla cyclette che ci permettono di costruire una resistenza di base che perfezioniamo sul ghiaccio ripetendo la “routine” di gara più volte”.

Quanto, come e dove corre Valentina Marchei?
“Corro tutti i giorni, soprattutto durante la preparazione estiva, ma sul tapis-roulant in palestra. Noi pattinatrici abbiamo le caviglie sempre chiuse nel pattino, che è un grande supporto, ma allo stesso tempo non ci permette di avere quella stabilità e sensibilità di adattamento ai diversi tipi di terreno che incontriamo durante la corsa all’aria aperta”.

Cosa significa per te far parte della famiglia Brooks?
E’ prima di tutto un onore far parte della famiglia Brooks, sono stata coccolata e supportata fin dal primo giorno, e poter rappresentare un marchio così importante in giro per il mondo mi inorgoglisce e mi dà carica.

RUN HAPPY, o meglio SKATE HAPPY per quanto mi riguarda, è sempre stato il mio motto nella mia carriera sportiva. Ho superato molte delusioni,  gravi infortuni, ma quello che mi ha sempre spinta ad inseguire i miei sogni e ad andare avanti senza mollare è stata la mia grande passione per questo sport. Quel vento sul viso, la felicità che mi dà allacciare i pattini ogni giorno, e la consapevolezza che essere serena mi porterà a muovere montagne, è tutto quello che conta. Quindi credo questo motto sia proprio quello che mi lega a Brooks. Sport come stile di vita felice”.

Essendo Brooks statunitense sarà molto diffusa dove vivi ora…
“Da quando sono sponsorizzata Brooks sto molto più attenta a quello che indossano le persone che vedo in giro o anche solo i miei compagni di allenamento. Mi sono resa conto in America è molto diffuso.  Le ragazzine alla pista, dopo avermi visto con scarpe Brooks ai piedi si sono presentate pochi giorni dopo con lo stesso modello, dello stesso colore.  E’ bello poter avere un impatto positivo sui più giovani, essere un esempio non vuol dire solo esserlo di comportamento, ma anche di immagine”.

Quale il tuo outfit Brooks perfetto per allenarti?
“Sul ghiaccio amo usare i pantaloni “Utopia thermal tight”, comodi e caldi abbinati a “Utopia Thermal Hybrid 1/2 zip jacket” sotto alla quale indosso una maglietta a maniche lunghe della linea “Equilibrium”. Quando fa più caldo e c’è molta umidità in pista, uso “Infiniti Hybrid Wind Shirt” con una maglietta a maniche corte”.

Quale altro t po di abbigliamento Brooks utilizzi?
“Brooks ha arricchito il mio guardaroba, amo la moda, ma sempre con un mio personalissimo tocco. La mia giornata si svolge al centro di allenamento, ma quando non sono sul ghiaccio per l’allenamento bensì in palestra uso magliette e pantaloncini da running e cambio i diversi tipi di calzatura a seconda di che allenamento devo affrontare…cercando di abbinare comunque sempre i colori!”

Quale il tuo percorso verso Sochi 2014?
“Sarà una stagione lunga. In agosto sono stata in Tournée con Star On Ice per poi rientrare in questi giorni ancora a Detroit per allenarmi. Sarò ancora a Milano dal 12 settembre per una gara che si svolgerà il 21 e 22, dopodiché ancora Detroit per allenamenti e la prima tappa del Gran Prix del 20 ottobre. In successione le ulteriori tappe del Gran Prix a Tokyo e Fukuoka. Ancora Italia a Merano dal 19 al 21 dicembre per i Campionati Italiani, a gennaio Budapest per gli Europei e poi finalmente in febbraio le Olimpiadi. Ma la stagione non finirà certo lì…a marzo ci saranno gli altrettanto importanti mondiali di Giappone”

Skate Happy…Valentina!

Cesare Monetti
Ufficio Stampa Brooks Running