Non è per cercare sempre aggettivi roboanti, ma quella di ieri è stata davvero una serata fantastica. Non ci nascondiamo dietro un dito: temevamo anche noi che una presentazione della prima squadra senza i due americani inducesse ad un’atmosfera un po’ tiepida. Invece, la presenza di più di 1.500 tifosi a Villa Margherita ha contribuito a rendere indimenticabile il momento del primo vero abbraccio tra la città e la squadra. Certo, merito anche dell’ottima musica di Joe Castellano, della brillante esibizione del cabarettista Enzo Maria Ponte e della spontaneità della bravissima presentatrice Stefania Renda. Il merito, però, va soprattutto attribuito all’iniziativa della serata, giunta dal presidente Pietro Basciano, e alla passione dei nostri magnifici  tifosi, che, come hanno sottolineato i giocatori e il coach Lino Lardo, meritano senza dubbio una squadra che combatta, che non lesini una goccia di energia, che non si tiri mai indietro. “Vogliamo costruire nel tempo un progetto vincente – ha detto sul palco il coach Lino Lardo – ma vogliamo che tutto questo venga accompagnato da un pubblico caloroso e corretto, scandito da un nostro marchio di fabbrica che curi anche i valori umani: nello sport sono concetti che vengono evidenziati sempre meno spesso. Qui a Trapani, si sente, c’è tanta passione ma c’è anche cuore. La nostra squadra farà battere il cuore dei suoi tifosi”. Anche il presidente Pietro Basciano non si è sottratto all’atmosfera, ribadendo: “Questa squadra ha un senso preciso nella crescita culturale della città. E’ per questa ragione che con la questa proprietà tenteremo sempre di far arrivare sempre a Trapani prima uomini di spessore e poi giocatori di valore. Attraverso lo sport, la nostra squadra, devono arrivare dei messaggi culturali chiari e positivi per tutta la città”.

Insomma, il primo abbraccio con la città è con i 1.500 tifosi è stato il viatico più efficace affinché la squadra tornasse questa mattina a lavorare in palestra  con voglia e determinazione ancora maggiori. E adesso, mancano solo gli americani, attesi come completamento di un gruppo che trasuda entusiasmo al pari della sua tifoseria.

Ufficio Stampa