E’ un ragazzo, bello, pulito, buono, ma come tutti i ragazzi, e non dovremmo mai dimenticarlo, sensibile, a volte anche fragile. In particolare, poi, Tommaso Vergano da Bogliasco, ha talento, muscoli, doti tecniche, capacità personali, capisce la pallanuoto, la interpreta, ed ha tanto oro addosso. L’ultimo gioiello, quello più prezioso, l’ha messo al collo una manciata di giorni fa, in Ungheria, la vittoria del Mondiale ’93. Ora è in vacanza, meritatissima, nessuna meta esotica, nessuna trasgressione, con la fidanzata, all’Isola d’Elba, un’isola nostrana, che sa di buono proprio come lui.

 

Tommy un altro grande successo:-“Il terzo su tre, ed è bellissimo perché è stato un percorso netto, perfetto. Sino da quando eravamo piccoli, insicuri, ad ora che siamo più consapevoli. E’ questo che mi rende più felice”

Tre ori:-“I due Europei, Germania e Francia, e questo Mondiale in Ungheria”.

Sempre e solo voi:-“Da quando abbiamo cominciato insieme ci siamo resi disponibili al sacrificio, a metterci da parte per far giocare il compagno, questo ci ha permesso di vincere anche contro squadre che sembravano o magari sono anche più forti di noi”.

Raccontaci il Mondiale:-“Siamo partiti subito forte. Nel girone l’unica difficoltà che abbiamo incontrato contro l’Ungheria, un pareggio che per come è andata la partita è stato perfetto. Siamo riusciti a dominare nonostante gli avversari ed il grande tifo a loro favore. Prima le vittorie contro Colombia e Canada, obiettivo centrato, primi del girone. Poi i quarti, contro gli Stati Uniti, partita abbastanza facile: concentrati da subito, loro annientati. Semifinale contro la Serbia, secondo me la formazione più forte in assoluto, incontrarla in questa fase e batterla è stato un risultato pazzesco. Hanno due giocatori Mandic e Subotic fortissimi, ma noi ci abbiamo messo la volontà, la forza del gruppo, abbiamo giocato una difesa incredibile e abbiamo conquistato la Finale. La Croazia, partita difficile, ovviamente: per un tempo e mezzo siamo stati anche sotto un paio di volte, ma dal terzo in poi abbiamo allungato, loro crollati. Poi solo gioia, una vittoria tutta nostra e festeggiata tra di noi”.

Quando e come si arriva a vincere:-“ Quando si comincia dall’inizio. C’è voluta la mano pesante di Nando, da subito. Lui ha inquadrato gli atleti, lavorando su più livelli. Ci ha spiegato che il percorso sarebbe stato duro, che alle nostre qualità, individuali e di squadra, avremmo dovuto aggiungere il duro lavoro. Lui, il ct e tutto lo staff, straordinari. Abbiamo vissuto anche momenti di crisi, l’incontro-scontro su punti di vista diversi, noi siamo comunque ragazzi”.

Tutto bellissimo, ora parliamo del futuro, di quello della pallanuoto italiana, la delusione di Barcellona ha accelerato il dibattito sul rinnovo del Settebello:-“ Parlo per gli altri, farlo di me non sarebbe bello. Ci sono già quattro o cinque giocatori, faccio i nomi? Di Fulvio, Presciutti, Fondelli, Velotto, è vero che tutto dipende dal percorso personale, ma questi ragazzi hanno già dimostrato di poterci stare”.

Ufficio Stampa Rari Nantes Bogliasco