Il martello marchigiano, esperto conoscitore del campionato italiano, fa le carte ai Block Devils: “Sento la volontà di fare ogni anno un passo in più come squadra, come società e come ambiente e….

questo ad un atleta fa piacere, crea aspettative ed anche prospettive. Rappresenta insomma la base migliore da cui iniziare. Nello sport promettere risultati è difficile. Io posso promettere il mio massimo investimento psico-fisico dal primo all’ultimo giorno” –

 

PERUGIA – Pur avendo ancora ventinove anni, Dore Della Lunga è certamente uno degli elementi più esperti nella rosa della Sir Safety Banca di Mantignana Perugia.

Le tante stagioni trascorse nella massima serie, in particolare in compagini di rango come Trento e Cuneo, hanno arricchito il bagagliaio di Dore, atleta dalle grandi qualità tecniche, tipiche della scuola marchigiana, e temperamentali.

E con la prima settimana di lavoro che volge al termine (oggi pomeriggio è in programma una seduta tecnica prima di due giorni di riposo), Della Lunga si concede qualche battuta sulla sua nuova squadra:

“Mi sto ancora ambientando alla mia nuova realtà – spiega Dore – ma quello che vedo mi sembra ampiamente positivo. Si respira la voglia di crescere da parte della società come testimonia il mercato in controtendenza con tante altre squadre. Sento la volontà di fare ogni anno un passo in più come squadra, come società e come ambiente e questo ad un atleta fa piacere, crea aspettative ed anche prospettive. Rappresenta insomma la base migliore da cui iniziare. Sulla squadra è molto presto per dire cosa faremo in campionato. Vedo 2-3 squadre superiori. Credo che Macerata, Piacenza e Cuneo possano lottarsi i primi tre posti, dietro ci sono diverse formazioni, tra cui noi, sullo stesso livello dove la differenza la farà la qualità del lavoro in palestra”.

In questa lotta la Sir potrà contare anche sulle doti di Della Lunga:

“Nello sport promettere risultati è difficile. Io posso promettere il mio massimo investimento psico-fisico dal primo all’ultimo giorno. Per me è l’unico modo per sentirmi soddisfatto di quello che faccio. Poi se il campo darà riscontro a questo, come io credo dovrebbe essere sempre, sarò ancora più contento. Penso che l’annata di un atleta si faccia ogni giorno ed è in quei frangenti che ti senti soddisfatto o meno del tuo lavoro. Ovvio poi che avere le soddisfazioni anche in campo è sempre meglio”.

Da giocatore esperto, Dore non affretta giudizi sommari. Anche se…

“Con lo staff e tutto il contorno ci stiamo conoscendo. Come atteggiamento iniziale, vado sempre con i piedi di piombo per conoscere bene le persone con cui lavorerò tutto l’anno. Però sicuramente il primo impatto è molto buono. E penso che migliorerà giorno dopo giorno”.

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY BANCA DI MANTIGNANA PERUGIA