Non accennano a diminuire attesa ed entusiasmo per la Pallacanestro Trapani, come dimostra la presenza di più di 200 tifosi alla presentazione di Giancarlo Ferrero, svoltasi ieri al Lido Paradiso di Trapani. Il nuovo giocatore granata ha subito vinto la visibile emozione per l’accoglienza ricevuta, rispondendo alle domande dei giornalisti e argomentando le sue idee. Ecco una sintesi dei contenuti principali delle sue dichiarazioni. L’ARRIVO A TRAPANI
“Sapevo che avrei trovato un clima così caloroso ma non immaginavo proprio così. Non posso che ringraziare tutti per come sono stato accolto, è davvero una cosa splendida. Cercherò di ripagare quest’affetto. Penso di essere molto più abile sul parquet che non con le parole”.
L’AVVENTURA PERSONALE
“Fin qui, ho trascorso la maggior parte della carriera a cento chilometri da casa. L’avventura di Trapani è molto stimolante, per me è una prova importante: mi attendo di dare tanto e ricevere altrettanto, dal punto di vista personale e professionale”.
L’ALLENATORE
“Il coach Lino Lardo è stato per me finora solo un avversario e tutti sappiamo quale sia il suo valore. Ma mi hanno colpito e convinto subito il suo entusiasmo nel comunicarmi come a Trapani ci sia la possibilità di lavorare e di fare le cose per bene. La società è solida e il programma della Pallacanestro Trapani è accattivante. Anche le parole del coach sono state determinanti nella mia scelta”.
IL CAMPIONATO
“Sarà una Legadue Gold difficile e spettacolare. Equilibrata come sempre, capace di regalare emozioni. Non credo a chi dice che ci saranno squadre poco competitive, non allestite al meglio. Troveremo avversarie dure da battere, sempre e dovunque”.
GLI AMERICANI
“Personalmente, condivido la scelta di avere playmaker e guardia americani. Questo è un assetto tattico che consente di fare bene, che spesso ha dato buoni frutti. Certo, non è una legge universale ma le squadre così composte solitamente fanno bene in questo campionato”.
LA SQUADRA
“Noi saremo pronti, dovremo capire quale sarà il nostro ruolo in questa stagione ma ci sono i presupposti ideali per fare bene. Bisogna essere squadra, questo deve diventare il nostro principale obiettivo. Il fattore campo deve essere un nostro punto di forza”.