GOLF – BMW INTERNATIONAL OPEN: TITOLO A ERNIE ELS, 22° MATTEO MANASSERO

Il grande campione Ernie Els ha vinto con 270 colpi (63 69 69 69, -18) il BMW International Open, primo sudafricano a imporsi in questa gara, una delle più attese dell’European Tour che si è disputata sul percorso del Golfclub München Eichenried (par 72) a Monaco di Baviera in Germania, dove Matteo Manassero si è classificato 22° con 277 (68 69 71 69, -11). Sono terminati in bassa graduatoria Lorenzo Gagli, 62° con 285 (69 71 74 71, -3), e Marco Crespi, 72° con 287 (69 72 72 74, -1).

Els, 44enne di Johannesburg, ha ottenuto il 24° titolo nel circuito che arricchisce un prestigioso palmares nobilitato da quattro major e in cui figurano anche 15 successi nel PGA Tour statunitense ed altri 24 ottenuti in giro per il mondo. Il sudafricano ha condotto il giro finale in 69 colpi (-3) superando dopo un continuo variare di situazioni il danese Thomas Bjorn, secondo con 271 (-17), il brillante francese Alexander Levy, terzo con 272 (-16), l’austriaco Bernd Wiesberger, lo svedese Alexander Noren, che era leader insieme a Els e a Levy dopo 54 buche, e il tedesco Martin Kaymer quarti con 273 (-15).

Lo spagnolo Sergio Garcia, risalito dalle retrovie nel terzo turno, ha guadagnato altre cinque posizioni terminando settimo con 274 (-14) alla pari con il sudafricano Darren Fichardt e con il cinese Wen-yi Huang. Al decimo posto con 275 (-13) lo svedese Henrik Stenson, al 18° con 276 (-12) lo statunitense Dustin Johnson, al 26° con 278 (-10) l’iberico Miguel Angel Jimenez e al 41° con 281 (-7) il thailandese Tongchai Jaidee.

Sulle prime nove buche Els e Levy hanno tenuto lo stesso ritmo (tre birdie per entrambi) e si è mantenuto a un colpo Bjorn (tre birdie anche per lui), mentre si è defilato Noren (due bogey). Il 23enne Levy, vera sorpresa del torneo, ha iniziato a cedere nel rientro (71, -1 finale con cinque birdie e quattro bogey) lasciando la scena ai suoi avversari. La decisione alla buca 14 quando Bjorn ha segnato un doppio bogey che ha permesso a Els di proseguire in tranquillità, infilando una serie di par per poi chiudere con un birdie per il parziale, come detto di 69, (in totale quattro birdie contro un bogey). Anche per il danese stesso score con sei birdie, un bogey e un doppio bogey. Il vincitore è stato gratificato con 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro.

Manassero ha mantenuto per tutto il torneo un’andatura altalenante e lo ha fatto anche nell’ultimo giro in cui per arrivare a un punteggio di 69 ha segnato un eagle, sei birdie, tre bogey e un doppio bogey. E’ andato molto forte in uscita con un parziale di 32 (-4) e poi ha rallentato vistosamente nel ritorno (37, +1). Gagli ha realizzato un 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey, Crespi un 74 (+2) con due birdie e quattro bogey. Non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 92° con 143 (72 71, -1), e Matteo Delpodio, 102° con 144 (68 76, par).

ALPS TOUR: IN FRANCIA ALESSIO BRUSCHI QUARTO, A SORPRESA VINCE STEVEN BROWN – Alessio Bruschi ha concluso al quarto posto con 280 colpi (64 74 66 76, -4), alla pari con l’inglese Ben Evans, l’Open International de la Mirabelle d’Or, torneo dell’Alps Tour svoltosi sul tracciato del Golf de La Grange aux Ormes (par 71), a Marly in Francia. Ha vinto a sorpresa l’inglese Steven Brown che ha bruciato la concorrenza con un gran parziale di 65 (-6) e lo score di 277 (70 70 72 65, -7) rimontando dall’undicesima posizione. Al secondo posto con 278 (-6) l’austriaco Uli Weinhandl e il francese Pierrick Peracino e al sesto con 281 (-3) lo scozzese Kris Nicol e i transalpini François Delamontagne e Julien Gressier. E’ risalito dal 30° al 16° posto con 286 (72 73 72 69, +2) Leonardo Motta e sono andati a premio anche Nunzio Lombardi, 21° con 288 (74 70 70 74, +4), Joon Kim, 41° con 294 (68 75 78 73, +10), e Aron Zemmer, 44° con 301 (72 73 81 75, +17).

Bruschi, leader dopo un giro, si è riportato in vetta al termine del terzo con due colpi di vantaggio su Peracino. Ha iniziato con un birdie, ma successivamente sono arrivati un bogey e un doppio bogey per un passaggio in 37 (+2) al giro di boa. E’ rimasto lo stesso al comando, perché neanche i suoi avversari tenevano un ritmo troppo alto. All’improvviso, però, è sbucato dalle retrovie Brown che con quattro birdie nelle ultime cinque buche (sei i birdie totali senza bogey) è entrato da leader in club house fissando l’asticella a “meno 7”. Bruschi, a cinque buche dalla fine, era alla pari con l’inglese, ma nelle ultime quattro è incappato in tre bogey e ha perso anche la seconda posizione, mentre Weinhandl e Peracino hanno cercato invano il birdie che li avrebbe portati al playoff. Finale a parte, resta comunque l’ottima prova complessiva di Bruschi.

Sono usciti al taglio: Giacomo Tonelli, Nino Bertasio e Andrea Bolognesi, 47.i con 146 (+4); Alfredo Pazzeschi, Alessandro Grammatica, Alberto Campanile e Andrea Romano, 57.i con 147 (+5); Francesco Gatti, 74° con 149 (+7); Luca Fenoglio, 86° con 151 (+9); Lorenzo Guanti e Luca Galliano, 90.i con 152 (+10); Cristiano Terragni, 95° con 153 (+11); Mattia Miloro, 100° con 154 (+12); Lorenzo Scotto, 103° con 155 (+13); Luca D’Andreamatteo, 108° con 157 (+15); Umberto Cuomo, 115° con 162 (+20). A Brown sono andati 6.525 euro sui 45.000 in palio.

23 giugno 2013