TOBIA CAVALLINI SUBITO A PODIO CON LA FIESTA WRC
Dopo sette mesi di pausa il pilota di Cerreto Guidi  ha concluso al terzo posto il Rally della Marca, secondo atto stagionale del Trofeo Rally Asfalto.

 

Tobia Cavallini ha chiuso al terzo posto assoluto la sua gara “del rientro”, il 30. Rally della Marca  seconda prova del Trofeo Rally Asfalto  a bordo della Ford Fiesta WRC del Team A-Style gommata Pirelli. Fermo da sette mesi,  il pilota di Cerreto Guidi affiancato da Sauro Farnocchia, dall’impegno con la vettura fornita dall’A-Style Team ha tratto il massimo, essendo stato con essa al debutto.
Cavallini e Farnocchia, portacolori della scuderia Mediatica, hanno corso al meglio delle loro possibilità con una vettura con la quale avevano avuto un approccio qualche giorno prima in un test e man mano che la gara diluiva il proprio chilometraggio ne hanno potute “sentire” sensazioni decisamente positive, riuscendo ad avere quindi indicazioni importanti per il prosieguo stagionale.
“Abbiamo ottenuto il risultato che speravamo – commenta Cavallini e sapevamo a priori che il mio lungo periodo di inattività avrebbe influito sul risultato. Infatti tornare ad un ritmo gara elevato non è stato facile ma ora riparto fiducioso per i prossimi appuntamenti stagionali. Abbiamo sempre cercato di stare dalla parte della ragione, nel senso che pur andando forte, non ci siamo  presi troppi rischi visto che il nostro obiettivo era quello di fare strada per capire al meglio la Fiesta WRC, ma devo assolutamente fare i complimenti ai vincitori perché sono stati veramente fortissimi. Adesso dobbiamo lavorare molto per ottimizzare la performance, in quanto la vettura è fantastica, ma molto professionale ed è importante fare chilometri per trovare il giusto feeling  e sfruttarla al meglio per essere competitivi contro le più potenti WRC 2000. Voglio ringraziare il team A-Style, per come ci ha supportato in gara, davvero una squadra al top e la Pirelli per l’ottimo materiale fornito, oltre ovviamente tutti i nostri partner e  sostenitori.”

Foto Massimo Bettiol
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