Marco ‘Birillo’ Bussoli premiato
In ‘Omegna Premia lo Sport’
Intervento telefonico di Matteo Bertolazzi

Una serata davvero bella per i colori rossoverdi, bella è infatti l’aggettivo più semplice e pertinente per definire quanto successo nel contesto de ‘Omegna Premia lo Sport’, momento promosso dal Comune di Omegna e dalla Consulta comunale per lo sport nel quale sono stati premiati i vari atleti o dirigenti meritevoli delle società sportive omegnesi. Per quanto riguarda i colori rossoverdi il premio è andato a Marco ‘Birillo’ Bussoli, da sempre vicino al basket fulgorino dapprima come giocatore sul finire degli anni 90 e successivamente allenatore ed infine dirigente. Bussoli è una delle anime del settore giovanile rossoverde, come coordinatore, come tecnico ed anche come formatore per conto della Federazione quale docente di corsi tecnici. Quello a ‘Birillo’ è un premio meritatissimo per un ragazzo che ha spostato in tutto e per tutto la causa rossoverde. Tutta la Paffoni Fulgor Basket si congratula con affetto. La serata è stata toccante anche per un altro motivo.  Poco dopo l’ inizio della serata è infatti intervenuto telefonicamente Matteo Bertolazzi, playmaker rossoverde che non ha potuto scendere in campo nella stagione appena conclusa per un serio problema di salute, è stata la prima occasione in cui il campione emiliano si è sentito in pubblico dopo il problema che lo ha colpito. “Lo sport è fatto di sfide, sfide sportive… poi c’è stato un ragazzo che è stato affrontato da un avversario subdolo, che si è perpetrato in lui e gli ha detto ‘guarda che vinco io’ . . lui però è uno che lotta e lo ha guardato negli occhi dicendogli ‘con cavolo che vinci te’ … ed ora la sua sfida nel confronti di questo avversario continua…ma oggi, per la prima volta in pubblico dopo i problemi che lo hanno colpito c’è al telefono con noi Matteo Bertolazzi”. Dopo queste parole dello speaker rossoverde Gianluca Trentini che ha gestito la telefonata gli applausi sono stati scroscianti. “Sto meglio e vi ringrazio tutti per questi applausi – ha detto ascoltando via telefono l’ovazione che lo ha accolto – ho effettuato il trapianto midollare da circa due settimane ed oggi sono uscito dall’ospedale”. Visi commossi in sala, rotta dall’emozione la voce del presentatore: “No non è finita la mia battaglia – dice con voce decisamente su di morale – non ho mai pensato a come potesse finire ma solo a lottare ed adesso, seppure sempre in battaglia posso guardare al futuro con maggior ottimismo”. Infine un saluto a tutto il mondo del basket che lo ha sostenuto : “Ringrazio tutti, di cuore ed in particolare la comunità di Omegna che sarà per sempre amica. Avrei voluto essere in campo con loro ma purtroppo c’è stato questo problema, Abbraccio tutti, vi ringrazio”. Solo una telefonata, ma risentire la voce di Gnegno che continua la sua lotta sostenuto da tutto il mondo del basket ha emozionato davvero.

Paffoni Fulgor basket
Ufficio Stampa