È stata inaugurata sabato 25 maggio con grande successo di pubblico la prima rassegna di scultura a Palazzo Salmatoris: “Noir” di Michelangelo Tallone.

Dopo l’intervento dell’assessore alla cultura Sergio Barbero che ha sottolineato quanto l’importanza dell’arte vista nella sua globalità sia importante per Cherasco, è intervenuta la curatrice Cinzia Tesio.

La storica dell’arte ha posto l’accento su quanto il divario tra pittura e scultura sia sempre stato molto acceso fin dal passato: «Pensiamo per esempio al Rinascimento: il Vasari ci racconta il difficile rapporto che Leonardo da Vinci ebbe con Michelangelo, reo secondo lui di applicare il suo genio ad un’arte – la scultura – per certi aspetti vile, a causa di un brutale rapporto con la materia e con un uso poco nobile delle mani. Come evidente si sbagliava. Leonardo, che non poteva però disconoscere, negare in quell’artista capacità pari alle sue, criticò l’arte scultorea in generale solo come risposta ad una sua incapacità relazionale con il più giovane e irascibile collega. Noi oggi consideriamo però interessante lo spunto di questo rinascimentale dibattito per riprendere il confronto fra la bidimensionalità della pittura e la conquistata terza dimensione della scultura, il realismo, la maggiore capacità fruitiva per un’opera “fisica”, reale, che si impone al tatto, a giochi di luce e prospettive non riprodotte ma vere, nate dalla fatica del suo creatore. La scultura, a mio avviso non finge, non è sottoponibile a troppe osservazioni partigiane o meno. L’opera è di fronte a chi guarda, interamente da vedere, toccare, sempre e comunque oggetto “buono per pensare”».

 

Questa è la strada scelta da Michelangelo Tallone; ceramista professionista a partire dal 1986, inizia ad esporre a partire dal 1994 e da quella data partecipa a numerose personali e collettive. Aderisce anche ad alcuni premi tra cui il noto Premio Saccarello che si aggiudica nel 1999.

La ceramica permette di realizzare opere artistiche con un metodo antichissimo. Quello scelto da Tallone è il bucchero, ovvero una tipica ceramica di origine etrusca che si distingue per il colore nero e brillante delle superfici, che non è dovuto a una vernice, ma al particolare procedimento di realizzazione. Viene infatti cotto in assenza d’aria: l’atmosfera che si crea nel forno permette la “riduzione” degli ossidi di ferro, che si trasformano in magnetite di colore nero provocando la colorazione nera dell’opera conferendogli un aspetto molto simile al metallo.

«Scolpire – continua la curatrice – significa collaborare con la natura o meglio infondere se stessi nella materia che rimarrà modificata per sempre: queste poche parole sintetizzano, a mio avviso, la poetica o meglio la magia di Michelangelo Tallone, la prassi del suo fare scultura non monumentale, e soprattutto l’idea che la governa. Con questo obiettivo e con la sua tecnica antica, rivista in chiave moderna, Tallone crea i suoi pannelli e le sue opere. Nel salone principale è possibile ammirare un’opera dalle grandi dimensioni dal titolo “Genesi” a simbolo della creazione. Il simbolo è una parola chiave per capire l’opera di Tallone: nelle donne esposte nella terza sala del piano nobile, ad esempio l’artista non compone figure, ma simboli in forma di figure oppure nella “Lancia del guerriero” esposta nella Saletta del Silenzio. Non mancano però lavori in cui Tallone sembra dialogare tra la razionalità e il caos. Mi riferisco ad opere quali “Caos” oppure “Filari” in cui l’incontro di materiali diversi, gli “squarci”, “le ferite” che ne derivano sembrano penetrare nell’involucro materiale. Le alte temperature producono sui materiali effetti rugginosi, sgretolamenti e talvolta perfino incisioni; pare esserci un legame con l’arte informale e astratta. In generale le opere di Tallone entrano in comunicazione diretta con chi le osserva, rimandando ad un universo al tempo stesso arcaico e attuale».

“Noir” di Michelangelo Tallone a Palazzo Salmatoris sarà quindi visitabile fino al 16 giugno. Giorni e orari: sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, da mercoledì a venerdì dalle ore 15 alle 19. Ingresso libero.

Cherasco 30 maggio 2013

Nella foto: lo scultore Michelangelo Tallone, l’assessore alla cultura di Cherasco Sergio Barbero, la curatrice della mostra dott.ssa Cinzia Tesio davanti a un’opera in mostra a Palazzo Salmatoris.

Ufficio Stampa