Terzo turno di interdivisionale, e non si tratta di una bizzarria aritmetica, come potrebbe pensare chi ricordasse – correttamente – che ogni squadra gioca DUE partite contro avversarie dell’altro girone. Semplicemente, per esigenze di calendario e di impianti si è deciso di stirare le due giornate in tre turni, e quello di domenica, ottavo fine settimana di gare e dunque ‘Week 8’ per… esterofilia onomastica, è l’ultimo. Nel weekend successivo torneranno le gare omogenee, e tra l’altro ne avremo alcune davvero interessanti. O meglio, lo saranno anche in base ai risultati del fine settimana in arrivo, importante per cinque delle sei squadre in gioco, dal momento che la sesta, i MisterSex Lazio Marines, ha già ricevuto la convocazione per l’ultimo posto nel Girone B, da cui nemmeno due vittorie consecutive potrebbero schiodarla. I romani possono però, nell’incontro con i Seamen, determinare il destino degli stessi milanesi e dei Panthers Parma, che si contendono il primo posto nel Girone A, con il vantaggio dei Panthers che avendo vinto il confronto diretto per 35-6 terminerebbero davanti ai milanesi nel caso di arrivo alla pari, tuttora possibile. Sempre nel Girone A importante appuntamento per i Sampla Belting Rhinos Milano, che in settimana hanno deciso la separazione consensuale dall’head coach Sergio Angona: con 2 partite da giocare, i Rinoceronti hanno una vittoria in meno dei Giants, cui però resta solo una gara, proprio quella a Pero (nuovo campo dei milanesi) all’ultima giornata, e dunque tra le varie ipotesi da considerare c’è anche quella per cui i Rhinos, in caso di vittoria contro i Warriors, potrebbero anche accontentarsi di un improbabile… pareggio nella sfida contro i Giants. Si tratta però di calcoli e incroci così aleatori che non resta che rimandarli a domenica sera, quando si sarà concluso il programma della giornata, e ne sapremo molto di più.

MISTERSEX LAZIO MARINES (1-5)-SEAMEN MILANO (5-1) (sabato 25 maggio ore 15, Stadio Giannattasio via Mar Arabico Ostia) – Si va verso fine stagione, e alcune squadre più di altre, per effetto della sorte, soffrono sul piano degli infortuni. È il caso di Marines, che nella trasferta di Scandiano di sabato 18 hanno perso il quarterback Anthony Gardner, operato poi in settimana per la rottura del tendine d’Achille della gamba destra, avvenuta oltretutto in una situazione di gioco non ortodossa, ovvero una finta di punt al quarto tentativo. L’espressione del compagno di squadra e connazionale Erik Pedersen quando ha chiesto a Gardner cosa fosse accaduto ed ha udito la risposta, ha raccontanto molto della stagione dei romani, anche quest’anno costretti a perdere molti giocatori per guai fisici. Capita a tutte le squadre, è ovvio, ma ad esempio la stagione 2012 dei Marines di fatto nemmeno iniziò, sul piano del rapporto tra organico e possibilità di giocarsela, e vedersi ripetere una situazione del genere non è stato piacevole per lo staff, che in settimana ha preparato la sfida ai quasi-colleghi di nickname con un approccio diverso rispetto a quello che si poteva avere contando su Gardner, sostituito da Kellen Pruitt che ha mostrato a Scandiano, ovviamente, caratteristiche completamente diverse. L’attacco dei Marines è 5° come yard ma ultimo come percentuale di segnature nella red zone, ovvero con palla a 20 o meno yard dal touchdown; anche sabato per ben tre volte i romani si sono affacciati in vista della end zone, per poi però non riuscire a concretizzare. Una caratteristica che tra l’altro li accomuna ai Seamen, penultimi nella medesima classifica, anche a causa della mancata conversione di ben due quarti tentativi a una yard dal touchdown nel derby di sabato 18 contro i Rhinos. I Marines sono tra

l’altro anche penultimi in difesa, quanto a percentuale in red zone, e alcuni risultati dunque si spiegano meglio. I Seamen, anche loro con tanti infortunati o in via di recupero, arriveranno a Ostia con meno giocatori del solito, 36, e privi di uno dei tre americani, Jeff Souder: mentre i romani, decimati come sono, sarebbero ben contenti di poter dire “siamo solo 36”, e la partita si giocherà dunque sull’equilibrio tra rotazione dell’organico, scelte tattiche e quel pizzico di alea presente in molte gare, quando un fumble che rimbalza a destra e non a sinistra cambia l’equilibrio in campo.

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SAMPLA BELTING RHINOS MILANO (1-5)-WARRIORS BOLOGNA (4-2) (sabato 25 maggio ore 18, Stadio Brera via Giovanni XXIII Pero, Milano) – Tosta, questa. Per entrambe. I Rhinos si giocano in parte i playoff, come avete letto, mentre i Warriors sentono l’esigenza di vincere per scongiurare il pericolo di cadere dal primo posto nel girone, che detengono fin dalla giornata iniziale: ai Guerrieri, in caso di vittoria, resterebbe comunque da attendere il risultato di Panthers-Hogs del giorno successivo, in quanto un successo reggiano, con Warriors-Hogs prevista poi per l’ultima giornata, aprirebbe scenari ancora più complicati, con la possibile irruzione sulla scena degli Energy Building Dolphins Ancona (4-3) a formare un pentolone bollente di combinazioni e possibilità. Il fronte è comunque più movimentato in casa Rhinos, per tanti motivi. Il primo è il debutto allo Stadio Gianni Brera di Pero, campo di casa per le ultime due partite e forse anche per il futuro, con soddisfazione certamente dei giocatori, che non gradivano il terreno di gioco (sintetico) ormai consunto del Vigorelli, portatore di numerosi problemi fisici; c’è poi la novità del cambio di guida tecnica, di cui abbiamo già parlato, e in conseguenza della quale l’attacco sarà affidato ad Alex Trabattoni, con la difesa sempre saldamente in mano alla competenza e alla carica di Davide Donnini, che mantiene il suo ruolo di defensive coordinator. Torna Chris Forcier, il qb infortunatosi a Parma due settimane fa, con conseguente assenza nel derby, e questo porterà ulteriori armi a un attacco che resta nelle prime posizioni di quasi tutte le statistiche positive (visibili su http://gestione.fidaf.org/public/campionati/statistiche/generali/A13.htm), tra cui yard totali (353.3, 1° posto), yard su corsa (171.1, 1° posto), primi down (18.3, 1° posto), chiusure al 3° down (36.4%, 1° posto), punti segnati (20.0, 2° posto), ma che al pari dei Marines già segnalati non concretizza molto, come dimostra il 6° posto nella red zone, con 10 touchdown in 17 ingressi nella zona rossa, per non parlare dei turnover o palle perse, ben 17 per un saldo di -12. Ribaltando i toni, quando è in campo la difesa dei Rhinos è facile che dalla sideline opposta parta, al 3° down, il grido di “pronto il punt!”: i milanesi infatti sono primi nella percentuale di conversione al 3° down degli attacchi avversari, che solo 9 volte su 57 (!) hanno avuto successo. Nei Warriors, invece, statistiche offensive buone ma non eccezionali: terzi nei punti segnati (19.2), settimi nelle yard totali (209.7) e in quelle su lancio, aspetto sul quale sta lavorando sodo il nuovo (ormai però alla terza partita) qb Rob Curley, di cui ci parla, grazie all’ufficio stampa bolognese, il coach Vinny Argondizzo: «Curley cha già giocato due partite ma ha ancora tanto bisogno di timing con i suoi ricevitori. Sarà la terza trasferta di fila per noi, e per niente facile. Speriamo di recuperare qualche giocatore dalla nostra infermeria tra cui qualcuno per la linea di difesa (Cipolla e Righi? ndr). Vorrei tanto garantirmi il primo posto con una giornata di anticipo».

Durante l’intervallo della gara ci sarà un momento importante, con la consegna di targhe ricordo del Super Bowl III, quello di Genova del 9 luglio 1983 che vide i Rhinos imporsi per il terzo scudetto consecutivo battendo proprio i Warriors per 20-14 con meta di Lupo Gerosa quasi allo scadere. Alla partita sarà presente una nutrita schiera di reduci (sia Rhinos sia Warriors) di quella memorabile serata, per rivivere le emozioni di un tempo.

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IFL MAGAZINE GAME OF THE WEEK

PANTHERS PARMA (5-1)-HOGS REGGIO EMILIA (3-3) (domenica 26 maggio ore 15, Stadio XXV Aprile via del Popolo Parma) – Cinque vittorie, una sola sconfitta in una serata molto combattuta ad Ancona (o “in” Ancona come si dice da quelle parti), migliore attacco (27.8) e migliore difesa (14.3) per punti, secondo attacco (263.3) e terza difesa (239.7) per yard, un kicker che ha il 100% nelle trasformazioni da 1 punto e 9/12 nei field goal, eppure i Panthers non sono sicuri del primo posto nel girone, che condividono con i Seamen, loro avversari all’ultima giornata anche se battuti con scioltezza all’andata. Questo impone loro di vincere, in un derby sempre molto sentito, contro una squadra che in teoria potrebbe ancora, addirittura, vincere il proprio, di girone, anche se contando in parte su risultati di altre gare. Nei Panthers qualche acciacco, come è purtroppo normale a questo punto della stagione: fuori il defensive back Federico Rossi, incerta la presenza del defensive end Matteo Malpeli, più probabile quella di Ryan Christian, fermato nel secondo tempo della gara di domenica scorsa contro i Gianta da un colpo alla testa. Organico, tattica ma anche approccio, come dice il presidente, Ivano Francesco Tira:
«A livello di classifica la partita non riveste particolare interesse per noi ma proprio per questo sarà fondamentale vedere l’approccio mentale dei ragazzi. Si tratta di un aspetto su cui dobbiamo ancora migliorare molto, Ancona docet, quindi non voglio nessun tipo di calo di tensione. Se a ciò aggiungiamo che è un derby e che giocheremo in casa, non sono ammesse scusanti». Di fronte, una squadra difficile da interpretare, e che sta ancora digerendo il nuovo assetto offensivo nato dal cambio di offensive coordinator, che ha messo l’attacco nelle mani di Demetri Huffman, Massimiliano Mai e Gianluca Fiorillo. I reggiani sono ultimi nelle categorie di maggiore visibilità: punti (10.4), yard totali (147) e primi down (8.0), ma hanno un bel gioco di corsa che si poggia su Sha-ron Edwards (73.6 yard a partita per lui, 1° in IFL), tra l’altro compagno di università (Illinois State) di Andrew Papoccia, head coach parmigiano. E quel che non quadra in attacco quadra spesso in difesa: 15.6 i punti concessi (4° dato IFL), 215.4 le yard concesse (2°), 2.0 a portata quelle su corsa, in assoluto il miglior numero del campionato al capitolo.

Aggiornamenti via Twitter su @ParmaPanthers e @hogsreggio play-by-play su www.panthers.it

CLASSIFICA/STANDINGS

GIRONE A

Panthers Parma e Seamen Milano .833 (5-1); Giants Bolzano .285 (2-5); Sampla Belting Rhinos Milano .166 (1-5).

GIRONE B

Warriors Bologna .666 (4-2); Dolphins Ancona .571 (4-3); Hogs Reggio Emilia .500 (3-3); MisterSex Lazio Marines .166 (1-5).

Ai playoff passano le prime tre di ogni girone. La prime accedono direttamente alle semifinali, mentre le seconde e le terze si sfidano, a gironi incrociati, in casa delle seconde.