«Un evento straordinario – ha detto il vicesindaco Stefania Saccardiche mette insieme lo sport e le politiche sociali. Una grande manifestazione con la bici per andare in aiuto ad una delle strutture più importanti del territorio, la Dynamo che dà una mano straordinaria nel campo della disabilità. Sono strutture come questa quelle che possono contribuire a completare i servizi rendendoli migliori. In un mondo normale, tutti devono sentirsi parte di una società che non abbandona nessuno e che metta in tutti in grado di avere le stesse possibilità. Grazie alla Dynamo rendiamo più bella e solidale la nostra Regione».

«Lo sforzo della nostra amministrazione – ha detto il consigliere speciale per la bici Giampiero Maria Galloè quello di incrementare il più possibile l’uso della bici. Quest’iniziativa unisce l’aspetto ludico e di sensibilizzazione all’uso della bici a quello dell’impegno e questo è quanto di meglio si possa chiedere. Da prendere d’esempio anche il sistema di fundraising declinato alla maniera anglosassone; un sistema che funziona e che serve a mettere in moto persone ed energie».

«Dynamo Camp è finanziato in modo quasi interamente privato e nel progetto come nella raccolta fondi è centrale il ruolo degli individui. Essi in particolare possono contribuire alla missione del Camp assumendo il ruolo di “ambasciatori”, impegnandosi a promuoverne la causa presso altre persone – ha dichiarato Maria Serena Porcari, Vice Presidente Operativo di Associazione Dynamo Camp – Dynamo Bike Challenge in particolare propone un modello culturale innovativo che coniuga la raccolta fondi a un evento sportivo e si basa proprio sulla forza dell’aggregazione: iscrivendosi, il ciclista si impegna in un obiettivo di raccolta fondi che può raggiungere con il supporto di conoscenti, colleghi, amici. L’impegno degli iscritti ad oggi, che hanno raccolto oltre 30.000 euro, sta dimostrando che è possibile mettersi insieme per una causa sociale»

«La Federazione non può che essere al fianco delle iniziative promosse dall’Associazione Dynamo Camp Onlus – spiega il Presidente FCI Renato di Rocco che sta facendo un magnifico lavoro. Sono iniziative che condividiamo e sosteniamo con grande convinzione. Del resto il ciclismo è inclusivo e solidale per natura e Dynamo Bike Challenge si conferma un ulteriore esempio straordinario di come lo sport, e in particolare il ciclismo, riesca ad abbattere tutte le barriere. Ci tengo sempre a ricordare infatti che la FCI è stata la prima a chiedere al comitato paralimpico l’integrazione degli atleti diversamente abili alla nostra grande famiglia delle due ruote».

IL FUNDRAISING – Iscrivendosi, il cicloamatore diventa sostenitore di Dynamo Camp e può scegliere l’obiettivo di raccolta a lui più consono. L’obiettivo di 20 euro regala a un bambino un’ora di attività (equitazione, piccola attività di circo, terapia ricreativa con animali, Art Factory, attività radiofoniche) a Dynamo Camp; l’obiettivo di 200 euro, regala a un bambino una giornata di vacanza al Camp con vitto, alloggio e attività; l’obiettivo di 2.000 euro rende possibile una campership, una settimana di vacanza di un bambino, incluso il viaggio da e per casa. Dynamo Bike Challenge fa leva sulla capacità di organizzazione e sul commitment degli individui, coniugando la sfida della raccolta per una buona causa a un evento sportivo con uno scopo sociale. Inoltre, dal momento dell’iscrizione, i partecipanti avranno a disposizione fino al momento della partenza della corsa per raccogliere a loro volta contributi da amici, colleghi, conoscenti e in generale dal pubblico, che sponsorizzino la loro corsa, sostenendo anch’essi la mission e l’obiettivo: Dynamo Camp. Sul sito dynamobikechallenge.org è possibile iscriversi ed è visibile in ogni momento la raccolta fondi collegata a ciascun ciclista iscritto e la raccolta fondi totale.

Ufficio Stampa

Veronica Voto