Continental conferma pienamente la sua guidance per l’anno in corso, dopo un difficile ma previsto avvio

Come anticipato il primo trimestre mostra difficoltà
Si prevede stabile la produzione globale di autovetture
Consolidate le vendite per oltre 8 MLD di Euro dopo i primi tre mesi
L’EBIT rettificato a circa 800 milioni di Euro con margine del 10%
Gli investimenti, soprattutto nei mercati emergenti, crescono a circa 430 milioni di Euro

Milano/Hannover, 6 maggio 2013 – Nonostante la difficoltà dello sviluppo del mercato in Europa, Continental, fornitore internazionale dell’automotive, ha tenuto nel primo trimestre del 2013 e conferma complessivamente la sua guidance per il 2013. “Come anticipato, i primi tre mesi dell’anno sono stati difficili. Ciò nonostante, il nostro business ha già ripreso slancio. Siamo sicuri che la produzione globale di autovetture continuerà consolidarsi. Ci aspettiamo anche che i mercati europei del rimpiazzo dei pneumatici si riprendano con la fine dell’insolito lungo periodo di clima freddo” ha commentato Elmar Degenhart CEO di Continental in occasione della pubblicazione dei dati trimestrali ad Hannover. “Nell’anno in corso quindi prevediamo ancora una crescita nelle vendite di circa il 5% a oltre 34 miliardi di Euro e un margine EBIT rettificato superiore al 10%, tanto più avendo già ottenuto questi risultati nel primo trimestre nonostante tutte le circostanze avverse”. Nei primi tre mesi, le vendite del Gruppo Continental sono state del valore di 8 miliardi di Euro, inferiori del 3,4% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno che aveva fatto registrare il record delle vendite nella storia della multinazionale. A causa dell’anno bisestile nel 2012 e le anticipate festività di Pasqua nel 2013, il primo trimestre ha avuto tre giorni lavorativi in meno, rispetto all’anno passato. In molti paesi, ciò ha avuto un impatto negativo sull’andamento della produzione di autovetture e sui volumi di vendita degli pneumatici. Inoltre, l’insolito lungo periodo di fredde temperature che ha investito gran parte del Nord Europa ha comportato il ritardo nel passaggio dagli pneumatici invernali a quelli estivi per gli automobilisti europei.
Nel primo trimestre, il risultato operativo (EBIT) è calato su base annua di appena 40 milioni di Euro, o 5%, arrivando a 747 milioni di Euro. Ciò è dipeso in parte dalle continue spese di ricerca e sviluppo, che hanno raggiunto l’8,7% delle vendite del Gruppo. Il margine EBIT è rimasto sostanzialmente stabile al 9,3%, rispetto al 9,5% dello scorso anno.
Il risultato operativo consolidato rettificato (l’EBIT rettificato) ammonta a 796 milioni di Euro, con un calo di circa 93 milioni di Euro pari al 10,4%, rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. Al 10%, il margine rettificato EBIT è stato ancora a due cifre, dopo il 10,7% nel primissimo periodo dell’anno. I risultati sia dello scorso che del presente anno tengono conto dell’introduzione dei principi contabili internazionali IAS 19 (edizione 2011).
Il risultato netto attribuibile agli azionisti della società madre è diminuito dell’8,6% a 441 milioni di Euro nel primo trimestre. Gli utili per azione ammontano a 2,21 Euro rispetto al 2,41 dell’anno scorso.
Dopo i primi tre mesi, Continental ha ridotto il suo indebitamento netto di oltre 1,2 miliardi, rispetto al periodo dell’anno precedente, a 5,6 miliardi. “Rispetto alla fine dell’anno passato, registriamo il consueto leggero incremento stagione di 293 milioni” ha spiegato Wolfgang Schäfer CFO di Continental CFO. Il rapporto di indebitamento rimane al 64,2%.
Schäfer ha indicato che la spesa netta degli interessi si è deteriorata, come annunciato, a meno 123 milioni: “Abbiamo dovuto rettificare il fair value dei nostri strumenti derivati, soprattutto i rispettivi valori contabili per le facoltà di rimborso anticipato dei prestiti obbligazionari, nel primo trimestre del 2012, che hanno prodotto un risultato positivo. Ciò non ha più avuto alcun effetto, tuttavia, nei primi tre mesi di quest’anno, comportando un impatto negativo su base annuale. Ciò non è stato pienamente compensato dalla ulteriore riduzione delle spese per interessi. Queste ultime sono scese di 33 milioni, o più di un quinto, a 112 milioni, grazie ad una significativa riduzione dell’indebitamento netto rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Stiamo proseguendo nello sforzo di riduzione delle spese per interessi preparandoci a riscattare uno o più eurobond outstanding prima della fine dell’anno in corso”.
Nei primi tre mesi dell’anno, Continental ha investito 431 milioni. Ciò corrisponde ad un incremento annuale di oltre 40 milioni ed un rapporto spesa in conto capitale del 5,4%, rispetto al 4,7% dell’anno precedente. 60% della spesa in conto capitale è riferito al Gruppo Rubber (Pneumatici), in particolare l’ampliamento della capacità di produzione nel Nord e Sud America e in Asia.
Alla fine del primo trimestre il Gruppo Continental aveva poco meno di 173,000 dipendenti, il che significa che sono stati prodotti più di 3.200 nuovi posti di lavoro dalla fine del 2012.
Il Gruppo Automotive ha registrato vendite pari a 4,9 miliardi dopo tre mesi, con un margine rettificato del 7,2%, rispetto all’8,1% nello stesso periodo dello scorso anno. “Considerato il decremento in Europa della produzione di autovetture ed il persistere dei costi per ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti, questo rappresenta un buon risultato,” ha commentato Degenhart.
Il Gruppo Rubber (Pneumatici) ha generato vendite per 3,1 miliardi nel primo trimestre. Il margine rettificato si è incrementato del 15,4%, rispetto al 15,2% dell’anno precedente. “Nel Rubber Group, la stabilità del price/mix nel settore delle vendite ci ha aiutato a mantenere il buon livello di margine rispetto alle vendite dello scorso anno e a compensare in tal modo gli effetti del calo dei volumi di vendita sui guadagni. Prevediamo sviluppi positivi nella seconda parte dell’anno. Il ritardo nella sostituzione dei pneumatici dagli invernali agli estivi, dovuto all’insolito perdurare dell’inverno dovrebbe oltremodo riflettersi positivamente nel secondo trimestre” ha dichiarato Degenhart.

Continental Italia SpA
Ufficio Stampa