I SEAMEN RIPRENDONO LA CORSA

5 maggio 2013 – No, allora. Tanto per capire: prima vittoria esterna dei Giants Bolzano, e seconda consecutiva. Prima sconfitta dei Warriors Bologna, che è anche la prima caduta in casa dal 17 aprile 2010, per chi si diletta in queste cosine statistico-cabalistiche alla fine poco significative. E ancora: attacco dei Rhinos Milano, nei numeri il migliore del campionato, che si fa intercettare cinque volte sul campo degli Hogs Reggio Emilia, che riportano in end zone uno di quei palloni e segnano poi su corse di 50 e 81 yard; e a Milano un confronto vivace tra Seamen e Dolphins Ancona, con 19 punti di scarto a favore dei Marinai, 14 dei quali venuti però negli ultimi 4’. Una parola sola, per chi vuole ascoltarla (o leggerla): equilibrio.

Ovvero, dopo 4 o 5 partite, a seconda dei casi, TUTTE le squadre, comprese le ultime (Rhinos e Marines), possono ancora andare ai playoff e addirittura puntare alla vittoria del girone, anche se in alcuni casi dopo combinazioni di risultati talmente intricate da non avere senso, ora, analizzarle. E nel prossimo weekend si riparte da capo: quattro partite, e tutte, una per una, importanti per entrambe le squadre. Nella NFL la chiamano parity, che è poi semplicemente “equilibrio competitivo”, noi siamo più piccoli ma con qualche modifica alle regole, come quelle entrate in vigore quest’anno, ci stiamo avvicinando. Lo si intuisce anche dai resoconti delle partite, a cui ora vi lasciamo.

SEAMEN MILANO-ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA 31-12 (0-0, 10-6, 7-6, 14-0) – Sì, avevamo previsto spettacolo. Non che fosse una previsione difficile da fare: belle squadre, ambizioni di vittoria, numerosi talenti, la voglia che nasceva in un caso dalle due settimane passate a riflettere sulla prima sconfitta (Seamen) e a progettare il salto sopra il 50% di vittorie, dopo le due consecutive in casa (Dolphins). Alla fine, al Vigorelli è andata in scena una gara più equilibrata di quanto non dica il punteggio finale, anche se conclusa dai Seamen in grande tranquillità, con le seconde linee in campo. 840 le yard complessive conquistate, divise quasi equamente tra le due squadre (410 Seamen e 430 Dolphins al conteggio non ufficiale), e un andamento in equilibrio per tre quarti e mezzo, dopo un primo periodo chiuso senza punti. Nel 2° vantaggio dei marchigiani con una ricezione di 35 yard di Mitch McGrath su un 4° tentativo e 12, ma la trasformazione viene bloccata (0-6). Passano pochi minuti e Shawn Abuhoff riceve per 22 yard in touchdown, con la trasformazione di Stefano Di Tunisi (7-6), che poco dopo, a seguito di un punt ospite bloccato e un drive milanese senza altri sbocchi, calcia anche un field goal di 27 yard (10-6), il primo messo a segno dai Seamen dal loro ritorno nella massima serie del football italiano. Nel 3° quarto di nuovo in vantaggio i Dolphins con un lancio di Rocky Pentello per Michele Marchini per 14 yard (10-12, senza successo la trasformazione da due punti), ma la situazione si ribalta subito, con Abuhoff che fa il bis personale di touchdown ricevendo per 54 yard da Jordan La Secla (con calcio di Di Tunisi, 17-12). Nell’ultimo quarto scambio di punt fino a 3’56” dalla fine, quando ancora La Secla trova Lorenzo Vezzoli per 20 yard e il touchdown che con l’addizionale di Di Tunisi porta il punteggio sul 24-12 per i Marinai. Nella necessità di segnare almeno due volte, i Dolphins si giocano un 4° tentativo dalle proprie 25 ma non chiudono il down, e a 1’46” dalla fine è Flavio Piccinni a entrare in end zone con una corsa di 20 yard che pone virtualmente fine alla partita.

HOGS REGGIO EMILIA-SAMPLA BELTING RHINOS MILANO 21-14 (0-0, 7-0, 0-14, 14-0) – Una bella partita. Anzi no, dicono alcuni di quelli che l’hanno vista, e da vicino. Beh, non siamo d’accordo. Ci saranno stati tanti errori (ben 5 intercetti subiti da Chris Forcier, quarterback dei Rhinos, che sono poi però altrettanti intercetti della difesa degli Hogs e dunque qualcosa di cui i reggiani devono essere orgogliosi), ma quando il risultato è incerto fino all’ultimo possesso di palla della squadra in svantaggio è evidente che parliamo di quel tipo di football – o di sport in generale – in cui il pathos vale più della pulizia di gioco e della tecnica. Certo, lo 0-0 del 1° quarto può averne generata poca, di suspense, ma è meglio non dirlo a Jamail Berry, il safety degli Hogs autore dell’intercetto numero 1 su Forcier. Nel 2° quarto azione identica ma… diversa di Damiano Ligabue, il defensive end reggiano che stoppa il lancio di Forcier, recupera la palla e la porta in end zone per il 7-0 (calcio di Nicolò Iotti). Dopo un altro intercetto, questa volta di Giovanni Caccialupi, non concretizzato dall’attacco degli Hogs sul possesso successivo, il primo tempo si chiude senza altre segnature, ma a inizio terzo quarto i Rhinos sembrano finalmente poter entrare in end zone: Forcier, nel tentativo di farlo, perde però il pallone a mezz’aria, e il recupero da parte dei reggiani permette loro di ripartire con l’attacco dalle 20. I Rinoceronti pareggiano però pochi minuti dopo, con lancio di Forcier per Kadarron Anderson (12 yard più calcio di Alessandro Delaria), e passano avanti 14-7 prima ancora della fine del periodo, con Forcier che valica la goal line con una brillante corsa personale. L’ultimo quarto inizia con il pareggio (14-14) degli Hogs, grazie a una corsa di 50 yard di Sha-ron Edwards: sul drive successivo dei Rhinos la difesa di casa intercetta ancora Forcier sulle proprie 19 con De Jesus, e subito Edwards si mangia le rimanenti 81 yard con una corsa in touchdown che viene poi trasformata da Iotti per il 21-14 finale. Nei 5’ restanti i Rhinos hanno a disposizione ben tre drive per pareggiare, mentre Reggio sbaglia un field goal dalle 29 con Iotti, e sull’ultimo di questi drive è Demetri Huffman, schierato quasi solo come safety (quarterback è stato ancora Marco Lazzaretti per gran parte della gara), a intercettare in end zone. Ora per gli Hogs una interessante trasferta ad Ancona, mentre i Rhinos prenderanno ancora l’autostrada verso il mare, fermandosi 45 minuti prima, a Parma: in entrambi i casi rivincita delle sfide della prima giornata, vinte dagli Hogs e dai Panthers.

WARRIORS BOLOGNA-GIANTS BOLZANO 12-34 (7-0, 0-19, 0-3, 7-12) – Erano tre anni e diciotto giorni, da quel 17 aprile 2010 in cui i Rhinos Milano vinsero 42-27, che i Warriors non perdevano in casa. Tredici partite in tutto, comprese due di playoff, una serie che ha anche contribuito a portare i bolognesi a un Super Bowl e a una semifinale, e che si è interrotto sabato sera per mano di una squadra apparsa in grande forma: lucida, concentrata, eccellente nello sfruttare tutte le situazioni favorevoli, anche dopo una brutta partenza comprendente un touchdown concesso su ritorno di kickoff del Guerriero Mattia Parlangeli alla prima azione (83 yard) e un field goal di 31 yard sbagliato. Un calcolo ufficioso parla di oltre 29’ di tempo di possesso dei bolzanini, che una volta passati in vantaggio – ma in realtà anche prima, mostrando dunque grande calma – hanno messo in atto la loro tattica preferita, quella appunto di montare lunghi drive mangia-minuti, con l’effetto di mantenere il margine, e far stancare la difesa avversaria. Dopo il 7-0 dei Warriors infatti il tabellino per due quarti mostra un dominio degli ospiti, nelle fasi di gioco e nei punti. A 7’13” dalla fine del 2° quarto infatti il qb Chris Owens lancia spettacolarmente in touchdown Niccolò Gallina (18 yard, calcio di Rafael Jurissek bloccato da Max Cipolla, 7-6); subito dopo il qb di casa Jacob Caron, acciaccato e a fine partita visto uscire dagli spogliatoi con il braccio sinistro (quella di lancio) in una sorta di protezione, deve restare fuori per un’azione e il suo sostituto, il veterano Luca “Panino” Danielli, fa a malapena in tempo a ricevere lo snap che un blitz di Alex Erioldi gli toglie la palla, recuperata da Denis Bilcari. Alla prima azione Henry Harris segna con una corsa di 18 yard e si va sul 7-12 a 5’18” dalla fine del 2° quarto; passano 5’10” e un punt dei Warriors e i

Giants segnano ancora, bis di Gallina su lancio di Owens, questa volta da 8 yard (dopo una penalità contro i Warriors) e con la trasformazione di Jurissek per il 7-19 dell’intervallo. Il 3° quarto si apre con un lunghissimo drive ospite, quasi 6’, chiuso dal field goal di Jurissek da 30 yard per il 7-22. Nel 4° quarto in touchdown i Warriors con Mario Panzani, 6 yard di ricezione e calcio di Matteo Guerra per il 14-22 a 10’15” dalla fine, ma Mario Cristiano ritorna il kickoff per 61 yard e alla prima azione Harris danza per 28 yard fino alla 1 dei Warriors, entrando poi in end zone poco dopo, per il 14-28 (trasformazione da 2 punti, su finta di calcio, non riuscita) a 7’55” dalla fine. Subito dopo Marco Bonacci intercetta Caron su un lancio lungo e i Giants macinano altri 7’17” con un drive chiuso dalla corsa di 31 yard di Jermaine Strong, il safety che in settimana, vincendo il suo stesso scetticismo, era stato fatto allenare nel ruolo dal coach Argeo Tisma.

WEEK 5 REVIEW

Let’s call it Sensational Saturday, and hyperbole be damned. All IFL matches this weekend were played on the Sabbath, and all of them were close until the last drive or the last couple of minutes. The Seamen Milano started off by outlasting the Dolphins Ancona 31-12: the visitors took a 6-0 lead through Mitch McGrath, who hauled in a 35-yard TD pass from Rocky Pentello on a 4th down and 12 (the Dolphins, you see, don’t do punts unless they’re really backed up), but the Seamen soon replied through Shawn Abuhoff, on a 22 yard pass from Jordan La Secla. Double-duty WR Stefano Di Tunisi kicked both the extra point and a 27-yard field goal minutes later, giving the home side a 10-6 halftime lead. The Dolphins aired their way back in the third quarter when Pentello hit Michele Marchini with 14-yard touchdown pass (10-12), but the Seamen shrugged their collective shoulders and soon Abuhoff was holding the ball aloft in the end zone following a 54-yard bomb from La Secla (17-12). After the teams exchanged punts (see? The Dolphins DO punt the football) the Seamen scored on a 20-yard pass to Lorenzo Vezzoli (24-12) with 3’56” to go, and after getting the ball back on downs on the Dolphins 25, they punched it in again with Flavio Piccinni for the final score. Meanwhile in Scandiano, the lovely hillside town which the Hogs Reggio Emilia call home (hey, don’t the Jets and Giants call themselves NEW YORK but play in another state, after all?), the Rhinos Milano and their potent offense sputtered against an opportunistic Hog defense that recorded five interceptions – one of them returned for a TD by defensive end Damiano Ligabue, who batted, caught and run in a pass from Chris Forcier – and four sacks. The Milano D held well against the Hogs offense, but was pierced by a couple of long (50, 81 yard) TD runs by Sha-ron Edwards, and on the last drive Demetri Huffman, the American safety who sometimes doubles as a quarterback, intercepted a pass in the end zone to seal a 21-14 win for the home side. Last but not least – you expected this, don’t you? – the Warriors Bologna lost their 13-game, 3plus-year home winning streak by falling, 34-14, to the Giants Bolzano. In typical style, the Giants hogged possession, keeping the ball for an unofficial 29 out of 48 minutes, and once they recovered from a 7-0 deficit (Mattia Parlangeli running the opening kickoff back 83 yards) and got their noses ahead (Niccolò Gallina with 18 and 8 yard TD receptions, Henry Harris with a 18-yard run) for a 19-7 halftime lead, their style always seemed likely to carry them to the finish line. Opening the third quarter with a 6-minute drive that had the effect of both eating up time and providing three more points on a Rafael Jurissek 30-yard field goal, the Giants were then pierced by a 6-yard TD pass from ailing Jacob Caron to Mario Panzani, but recovered soon: Mario Cristiano ran the subsequent kickoff 61 yards to the Warriors 29 yard line, and three plays later Harris plunged into the end zone for a 28-14 lead, which increased to 34-14 when safety Jermaine Strong, playing as a running back for the first time, powered it in from 31 yards out.

CLASSIFICA/STANDINGS

GIRONE A

Panthers Parma e Seamen Milano 3-1; Giants Bolzano 2-3; Sampla Belting Rhinos Milano 1-3.

GIRONE B

Warriors Bologna 3-1; Hogs Reggio Emilia 2-2; Dolphins Ancona, 2-3; MisterSex Lazio Marines 1-3.

IFL MAGAZINE

Prodotto da QuadraCompany, è la trasmissione settimanale, della durata di mezz’ora, che va in onda su Raisport al giovedì sera con la sintesi di una partita, curiosità da bordo campo e il ritratto dettagliato di una squadra. Prossima puntata giovedì 16 maggio.

PROSSIMO TURNO/NEXT WEEK

Sabato 11 maggio ore 18 Seamen Milano-Giants Bolzano

Sabato 11 maggio ore 20 Energy Building Dolphins Ancona-Hogs Reggio Emilia

Domenica 12 maggio ore 15 Panthers Parma-Sampla Belting Rhinos Milano

Domenica 12 maggio ore 16.30 MisterSex Lazio Marines-Warriors Bologna