Schiave della matematica senza aver mai conosciuto l’onta della sconfitta. La finale scudetto non s’ha da fare ma la festa può avere inizio comunque. Una bella serata di sport sconsigliata a chi non ama i finali thrilling e i black – out improvvisi si chiude con una gustosissima fetta di torta preparata con tanto sentimento da Donisetta Carrucciu e le lezioni di sirtaki dispensate da Angelina Papadaki ad uno sparuto ma determinato gruppetto di aitanti ballerini. Figuriamoci cosa sarebbe successo se le gialloblù fossero state appena, appena più fortunate e avessero strappato il biglietto per la finale scudetto. La serata era cominciata nel migliore dei modi con le padrone di casa che si aggiudicavano le prime due sfide supportate da un pubblico da favola che ha organizzato un tifo mai visto in via Azuni e dintorni. Trombe, trombette, ugole d’oro e falangi indemoniate producono un frastuono gradevole e contagioso. Le avversarie raggiungono il pareggio nel corso di una sfida interrotta da un fulmine dispettoso che fa andare in tilt i contatori della palestra. Seguono scrosci impetuoso d’acqua. Prima di rivedere all’opera Angelina Papadaki e Wang Yu ci passa una buona mezzora. Segue il match che deve fare la differenza, con una Marina Conciauro che lotta punto a punto con Giulia Cavalli. E quando la palermitana serve la pallina del match una retina inopportuna rovina i piani di gloria; negli scambi successivi la situazione si ribalterà con le inevitabili scene di gioia da parte delle ospiti che incredule piangono e si abbracciano. Sfuma una grande occasione ma la tristezza dura solo pochi istanti. Queste ragazze sono da incoraggiare e coccolare. Soprattutto la cinese Wei Shuo che ieri ha disputato la sua ultima partita in terra italiana. Angelina e Marina, invece, faranno ancora parte della allegra compagnia. Le buone notizie arrivano da oltre Tirreno. La A2 maschile domina Siena ed è ad un passo dalla massima serie. A Terni la A2 femminile strappa a sorpresa un punto nei due incontri proibitivi. Il bilancio finale come sempre è in attivo, per le vittorie memorabili l’appuntamento è solo rimandato.

Serie A1 Femminile Nazionale “Girone unico”

Semifinale Play off scudetto

Sabato 4 maggio 2013

Tennistavolo Norbello – ASD TT Cortemaggiore 3 -3

SPETTACOLO GARANTITO

Finalmente le aspettative dell’allenatore e delle ragazze si materializzano. Nella griglia degli incontri anche due inediti stagionali tra Conciauro – Cavalli (tanto auspicato dal clan norbellese) e quello tra le ex compagne di stanza Shuo – Dzelinska.

L’ellenica Papadaki, opposta a Cavalli nel match d’esordio, soffre molto meno rispetto all’andata, concedendo un solo set all’avversaria. L’allungo delle padrone di casa lo propizia Wei Shuo nel derby cinese con Wang You: un netto 3 a 1 che fa dimenticare la brutta sconfitta di due settimane fa. Dzelinska rimette in carreggiata il Cortemaggiore superando in tre set Marina Conciauro. La pongista siciliana conduceva 9 a 7 nella prima frazione e poi si è fatta recuperare quattro punti consecutivi. Angelina Papadaki lotta a viso aperto con Wang Yu, ma quando la cinese ha sentito prossimo lo spettro della sua seconda sconfitta personale ha tirato fuori tutti i suoi numeri da atleta navigata e numero due d’Italia, ribaltando una situazione che la vedeva sotto per 2 a 1. Inutile rimuginare sul cosa sarebbe successo se non si fossero spenti improvvisamente i fari. Tra Conciauro e Cavalli é lotta genuina ed entrambe hanno paura di vincere. Perso un match ball, la palermitana non ha più le forze per contrastare l’ascesa della “cognatina”. Inutile l’ultima disputa con Wei Shuo che riesce comunque a farla sua con Dzelinska. Al termine fanno la differenza i tre set che il Cortemaggiore aveva accumulato in gara 1.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

SIMONE CARRUCCIU

(presidente Tennistavolo Norbello)

“Noi festeggiamo anche quando perdiamo”. Cosa c’è di meglio per stemperare gli animi di una bella cenetta in compagnia, con musica e tanto divertimento? Il presidente Simone Carrucciu ha una sua filosofia di vita e la porterà avanti con i fatti prima che con le parole.

Dispiaciuto?

Era un anno propizio per approdare alle finali, non ci siamo riusciti pur essendo imbattuti. Questo dimostra come i risultati non sempre danno ragione a chi fa bene. Però è altrettanto vero che per attribuire gli ultimi scudetti si è dovuto ricorrere alla differenza set. È un segno di grande equilibrio. Siamo comunque entrati in quelle dinamiche di vertice che in precedenza vedevamo quasi come irraggiungibili. Per me è già un onore che il Tennistavolo Norbello sia stato tra le tre squadre papabili per la vittoria finale.

Proprio nulla da recriminare?

No. Le ragazze hanno giocato molto bene. E non abbiamo nessuna intenzione di colpevolizzare Marina per non aver azzeccato un servizio. Anche Roberto Baggio sbagliò un penalty nella finale dei mondiali ma questo non ne offuscò il carisma. Questo è lo sport. L’importante è che in palestra si siano riversati tanti tifosi che hanno fatto un grande tifo sino alla fine. Il bello è che nonostante la sconfitta ci ritroviamo in sede a mangiare, ballare e brindare.

Come sempre mirate a qualcosa di più ampio..

L’aggregazione è molto importante in queste situazioni. E noi ci stiamo riuscendo in pieno. Posso già affermare che dalla prossima stagione aumenterà ancora di più la sinergia tra l’aggregazione sociale e l’agonismo, i diversamente abili e i normodotati. Lavoreremo con più assiduità sul fronte dell’inclusione sociale senza trascurare però l’aspetto agonistico, questo è fuori discussione.

In definitiva?

Noi andiamo avanti togliendoci comunque delle belle soddisfazioni. L’importante è essere corretti con sé stessi, con la società e con il prossimo. Lo scudetto è lo scudetto, tutti vorrebbero vincerlo. Però stiamo per concretizzare una storica promozione in A1 maschile e poi ci sono gli atleti paralimpici che ci stanno regalando tante belle emozioni soprattutto sul piano umano. Sono appena, appena dispiaciuto perché abbiamo sfiorato con un dito la possibilità di andare in finale.

MAURO LOCCI

(allenatore Tennistavolo Norbello)

“C’è stata un po’ di sfortuna, con un pizzico di tensione in meno e con un briciolo di lucidità in più avremmo potuto trovarci sul 3 a 2 per noi e dilagare” Il tecnico Mauro Locci analizza con un bicchiere di aranciata in mano e il sound di Zucchero in sottofondo in una serata piacevole dov’è mancata solo la ciliegina sulla torta..

Tutto si è deciso nel derby italianissimo tra Marina e Giulia

Purtroppo ai vantaggi del quinto set ha girato per loro e quindi ci siamo ritrovati ad inseguire nuovamente un pareggio che questa volta non ci premiava. Benché le nostre avversarie non siano arrivate al quarto punto, hanno beneficiato dei set in più che sono riuscite a conquistare nella differenza tra andata e ritorno. Questo a conferma del fatto che ogni punto, ogni set, in questa formula e in questo sport siano fondamentali.

Questa volta i sorteggi sembravano a voi favorevoli

Non ho nulla da recriminare sulla formazione che abbiamo deciso di mandare in campo. Gli accoppiamenti sono quelli che desideravo da quando, per la prima volta, ci confrontammo con Cortemaggiore. Siamo riusciti finalmente ad azzeccare le formazioni. Non ci resta che analizzare ciò che ci è mancato e ripartire da quello. Per non farci sfuggire un’altra occasione simile.

Come primo anno da allenatore che bilancio vuoi stilare?

Sono comunque molto soddisfatto perché ho avuto la dimostrazione che con il coraggio, la fiducia e i giusti attributi da esibire sul tavolo si può ambire ad un risultato prestigioso. Poi si sa, la pallina è tonda. Però mettendoci il cuore una partita si porta a casa; pur avendocelo messo, non ha girato per noi, nonostante l’apporto caloroso dei tifosi che per questo ringrazio. E poi un sentito ringraziamento va alla società e alle giocatrici che hanno dato il massimo.

C’è una grande consolazione chiamata A2 maschile

Sono contento per il primato, che manteniamo ad una giornata dal termine. Abbiamo messo una bella ipoteca sul passaggio in serie A1 che è un risultato importantissimo e di spessore. Penso che Max, Roberto e Vilbo meritino un grande plauso.

La vita continua..

Da domani si riparte con il lavoro. La stagione terminerà con gli italiani assoluti. Cercheremo di raccogliere più medaglie possibili e faremo tutto con l’impegno e la costanza che ci ha sempre caratterizzato.

WEI SHUO

C’è già tanta nostalgia. Non vederla più allenarsi assiduamente in palestra, da sola e in compagnia crea un vuoto tremendo. E poi mancherà la sua solarità. Ieri ha voluto raccolto scatti fotografici a volontà con tutti i presenti: anche a lei mancherà questo piccolo borgo del centro Sardegna.

Rimpianti?

Avevamo molte chance di vittoria. Tutte e tre abbiamo giocato molto bene, però mi preme sottolineare per l’ennesima volta come questo sport non sia per niente facile. Una probabile vittoria può trasformarsi velocemente in una cocente sconfitta.

Perché avete pareggiato?

È difficile individuare le cause. Prima di entrare in campo puoi pensare a mille cose, ma solo quando inizi a giocare capisci che tipo di impronta potrebbe prendere la partita. Finché non termina il match tutto è possibile.

Ora è tutto finito

Stento ancora a realizzarlo perché la mia mente era proiettata verso le due partite finali. Non mi sento sconfitta perché il campo ha detto che il Cortemaggiore é passato per migliore differenza set, e nessuna squadra quest’anno è riuscita a batterci.

Parti subito?

Per adesso rimango ancora un po’ in Sardegna e poi vediamo.

Com’è stata la permanenza nell’isola?

Sono molto contenta dei tre anni trascorsi a Norbello. Se non fossi stata contenta di sicuro avrei cambiato squadra. Ho trovato delle persone splendide che non mi hanno mai fatto mancare nulla, per un cinese è importante vivere bene perché poi ne risente in positivo anche il rendimento.

In Cina continuerai a giocare?

Non con gli stessi ritmi affrontati qui in Italia, però non abbandonerò il tennistavolo. La cosa più importante per me è trovare un lavoro. A luglio termino con l’università, ho intenzione di continuare con gli studi ma anche di avere un impiego. Cn il rientro a casa per me comincia una nuova vita.

Ti rivedremo un giorno?

La Sardegna è bellissima. Penso che se avrò del tempo libero ci ritornerò volentieri.