E’ la quarta Finale Scudetto consecutiva ma per la Jomi è come se fosse la “prima” tanto e tale è l’entusiasmo, l’agitazione, la determinazione, l’emozione che si respira all’interno del club. Fin qui il percorso della Jomi è stato tutto lineare e tutti gli obiettivi sono stati raggiunti: Supercoppa a Teramo, Coppa Italia a Salerno, primo posto in classifica nella I° e nella II° fase del campionato. Manca solo il sugello, il titolo più ambito e desiderato, quello scudetto sfumato sul filo di lana nella passata stagione ed ancora oggi oggetto di rimpianti e polemiche. “La storia di questa stagione – argomenta il diesse Loria – ci dice che quel titolo è stato macchiato da gravi inadempienze amministrative da parte del Teramo che da una parte evitava accuratamente di pagare le tasse federali e dall’altra rinforzava l’organico. Anche quest’anno le cose non sono andate proprio in maniera lineare con le vicende che sono sotto gli occhi di tutti, la speranza è che si possa concludere la stagione in maniera regolare e ottimale. Per quanto ci riguarda il desiderio, l’obiettivo è quello di vincere e confermarci ad altissimo livello”. Nonostante il gruppo abbia subito importanti cambiamenti e la fortuna non abbia sempre girato dalla parte giusta, vedi il gravissimo infortunio occorso a Pina Napoletano, la PDO ha saputo confermarsi al vertice proponendo alle attenzioni generali un modello vincente e di grande prospettiva. Giovani ma non solo. Tra le “veterane” del gruppo c’è Rafika Ettaqi, giovanissima ma già alla sua quarta finale scudetto. “Ogni finale – dice Ettaqi – è sempre una storia a parte, caratterizzata da tanta emozione che spero si sciolga e trasformi in energia positiva al momento del fischio d’inizio. Non ci si abitua mai a queste gare ed è il bello dello sport, anche la forza del gruppo mai sazio di vittorie”. Il Sassari è avversario noto, storico per molti versi. Basta dare uno sguardo alla storia degli ultimi dieci anni della pallamano italiana per comprenderne la forza! “Quando abbiamo incontrato l’ultima volta il Sassari – continua Ettaqi – non avevano ancora Arishina nel loro organico e con l’inserimento della russa sappiamo che è cambiato il loro modo di giocare. Noi dobbiamo restare concentrate sull’obiettivo e non farci condizionare da nulla”. Come la Jomi anche Salerno si prepara all’atteso evento; da tradizione sarà arduo trovare posti liberi sugli spalti della Palumbo, tantissimi i tifosi, gli sportivi che gremiranno l’impianto del torrione. Prevista anche una maxi coreografia che precederà l’ingresso in campo delle due squadre; fischio d’inizio alle 18,30. “Il pubblico ci sostiene – conclude Ettaqi- e a noi serve tanto il loro contributo, la loro passione. Noi faremo di tuto per ricompensarli con una prestazione super”. La Finale Uno tra Jomi Salerno e Sassari sarà visibile anche in streaming attraverso i siti tvoggisalerno.it e pdosalerno.it