Grande appuntamento per iniziare il nuovo ciclo della Nazionale italiana Under 19. I giovani azzurri infatti sabato 13 aprile alle ore 16 presso lo stadio “Primo Nebiolo” di Torino sfideranno la selezione denominata “Stars&Stripes” e ….

composta da 39 giocatori americani provenienti da 17 high school statunitensi (Germantown Academy, Sabino, Cleveland Glenville, Cathedral Prep, Douglas County, Episcopal Academy, St. Edward, Salpointe Catholic, Mercer Island, Cambria Friesland, Empire, Gilmour Winneconne, Eastlake North, Tucson Magnet, Penn Charter, Notre Dame Catholic Latin, Father Judge).

 

BLUE TEAM JUNIOR, NUOVO CORSO

La partita, che sarà presentata in una conferenza stampa che si terrà martedì 9 alle 11 presso la sala Juvarra del Comune di Torino in via Corte d’Appello 16, non è il primo confronto per il Blue Team Junior (come è definita la Nazionale italiana Under 19) con i “maestri” americani. L’ultima occasione è stata lo scorso anno a Roma, con la vittoria del team guidato da Jeff Scurran, coach che conosce bene l’Italia e che anche in questa occasione guiderà il coaching staff della selezione a stelle e strisce. Per la Nazionale Under 19, che a settembre ha mancato per un soffio la qualificazione agli Europei di categoria, è un passo fondamentale per la crescita di tutto il gruppo. Il nuovo head coach Paolo Borchini ha già diretto due raduni per preparare al meglio questa sfida.

CHI SONO GLI AMERICANI

Tanti giocatori di valore calcheranno il prato del “Primo Nebiolo”. Tra i quarterback la squadra americana schiera Adam Strouss, che ha guidato la sua Episcopal Academy a un record di 10 vittorie e 0 sconfitte nel 2012, lanciando per 1064 yard e 17 touchdown e correndo per più di 900 yard, con 18 touchdown. Tra i running back da segnalare Johnny Pena, da Salpointe Catholic, che ha chiuso un 2012 da 1526 yard e 25 touchdown, e Chris Overton, da Cleveland Greenville, che ha appena chiuso un’annata con 40 ricezioni per 501 yard e 6 touchdown. Tra i kicker c’è John Chereson, da Cathedral Prep, tra i migliori della Pennsylvania e con un record di 4 field goal in una partita e 84 extra point in una sola stagione. La squadra americana è al sesto anno di attività e in passato si è già esibita anche in Giappone, Francia e Germania, tornando a casa sempre con la vittoria in tasca.

I ragazzi provengono da 6 stati diversi. Quelli provenienti dall’Arizona si sono già radunati sotto la guida del coach della difesa Doug Holland, che ha dichiarato: «E’ molto bello lavorare con atleti provenienti da diverse scuole, metterli insieme e formare un gruppo. In poche settimane siamo diventati una squadra. In questo periodo c’è la tendenza a rilassarsi un po’, soprattutto da parte dei senior, ma posso assicurare che saremo al massimo della concentrazione».

ANTHONY BAGLIANO, SENZA BRACCIA MA CON TANTO CORAGGIO

Tra i kicker, merita un capitolo a parte Anthony Bagliano. Atleta proveniente da Eastlake North, Ohio, è affetto dalla sindrome di Holt-Oram fin dalla nascita. Anthony infatti non ha sviluppato completamente gli arti superiori e il suo cuore non può sopportare sforzi particolarmente duraturi. Nonostante ciò, si è classificato tra i migliori kicker di tutto l’Ohio e prenderà parte alla partita come ospite per entrambe le squadre.

GLOBAL FOOTBALL

Il progetto “Global Football” si propone dal 1996 di organizzare partite di Football Americano fuori dagli Stati Uniti. Finora l’organizzazione è stata attiva in 19 nazioni differenti e per il 2013 organizzerà eventi, oltre che in Italia, anche in Finlandia, Irlanda, Francia, Grecia, Messico, Svezia e Panama. L’idea è quella di unire lo sport al turismo e alla cultura. I ragazzi americani infatti saranno in Italia già da domani e prima di Torino saranno a Firenze e Roma, dove si alleneranno e visiteranno i monumenti più significativi delle due città. Il presidente Patrick Steenberge dichiara: «L’Italia è sempre stata una delle destinazioni migliori per il Global Football Tour per college e high school. Siamo molto contenti di tornarci e tutti i nostri tecnici si sono impegnati molto per rendere questo viaggio speciale sia a livello sportivo sia a livello culturale».