Matt Kuchar-Jason Day e Hunter Mahan-Ian Poulter, questi gli incontri di semifinale nel WGC Accenture Match Play Championship, la prima delle quattro gare stagionali del World Golf Championships che si sta disputando sul percorso del Golf Club at Dove Mountain, a Marana in Arizona, torneo nel quale Matteo Manassero (5/4 da Hunter Mahan) e Francesco Molinari (2 up da Gonzalo Fernandez Castaño) sono usciti nel turno iniziale.

Nei quarti Kuchar non ha trovato resistenza contro Robert Garrigus. Già due up alla terza buca. ha allungato fino al 4 up alla decima e poi si è limitato a controllare la reazione dell’avversario per dare la stoccata determinante con un birdie alla 15ª (3/2). Poulter ha tenuto decisamente un altro passo rispetto a Steve Stricker: è volato a 4 up alla 12ª vincendo sei buche con un eagle e cinque birdie, contro due concesse all’americano, e non c’è stata più storia (3/2).

Dopo numerosi errori da ambo le parti e alterne fortune Day ha approfittato di un bogey di Graeme McDowell alla 17ª per acquisire il margine minimo che ha mantenuto con un par alla 18ª (1 up). Anche nella sfida molto equilibrata tra Mahan e Webb Simpson ha deciso un bogey nel finale: a sbagliare è stato il secondo alla 16ª poi Mahan è stato abile nel difendersi con due par (1 up).

In precedenza negli ottavi McDowell ha messo fuori gioco Shane Lowry (3/2) che aveva fatto una prodezza nel primo turno eliminando il numero uno mondiale Rory McIlroy (1 up), stessa sorte toccata anche a Tiger Woods per mano di Charles Howell III (2/1). McDowell, sotto dopo due buche, ha vinto cinque delle sette successive e ha chiuso il conto. Day è partito forte contro Bubba Watson che non ha trovato contromisure (4/3).

Webb Simpson ha avuto la meglio su Gonzalo Fernandez Castaño che è andato subito in difficoltà e si è trovato 4 down alla buca 11. Ha avuto il merito di recuperare fino all’1 down, ma con un bogey alla 18 ha lasciato la contesa (2 up). Mai in partita Martin Kaymer contro Hunter Mahan, già 5 down alla buca 8 e costretto a stringere la mano all’avversario alla 14 (5/4)

Garrigus ha obbligato a un affannoso inseguimento Fredrik Jacobson, poi quando questi lo ha raggiunto alla 13ª ha innestato il turbo e ha chiuso per 3/1.

Kuchar non ha concesso chances a Nicolas Colsaerts e ha liquidato la pratica già con il 4 up alla buca 8 (4/3). Molto incerto l’incontro tra Stricker e Scott Piercy, vinto dal primo (1 up) grazie a due birdie in chiusura. Tim Clark ha tenuto per sei buche contro Poulter che poi ha preso il largo con tre birdie di fila e ne ha segnati successivamente altri due per andare in semifinale (5/3).

Dopo le difficoltà con nevicate e stop che hanno dilungato il primo turno, si è riusciti a recuperare il tempo perduto e il torneo, salvo nuovi imprevisti, si concluderà nei termini stabiliti con la disputa di semifinali e finale nell’ultima giornata. Il montepremi è di 8.750.000 dollari dei quali 1.400.000 andranno al vincitore.

LPGA TOUR: TITOLO ALLA COREANA INBEE PARK, 64ª GIULIA SERGAS – Giulia Sergas si è classificata al 64° posto con 301 colpi (78 70 80 73, +13) nell’Honda LPGA Thailand, torneo a inviti del LPGA Tour riservato a 70 concorrenti che si è svolto all’Old Course (par 72) del Siam Country Club, a Chonburi in Thailandia.

Ha vinto con 276 (67 71 71 67, -12) la 24enne coreana Inbee Park, che ha firmato il quarto titolo nel circuito (suo anche un major) quando non ci pensava più. Infatti a una buca dal termine la 16enne thailandese Ariya Jutanugarn aveva due colpi di vantaggio, dopo aver segnato una “hole in one” alla 12ª (par 3 di 133 yards), tre birdie e due bogey, ma la giovane età e la pressione di fronte alla prospettiva di iniziare praticamente la carriera con un successo nel LPGA Tour hanno fatto un “8” sul par cinque finale e con 277 colpi (69 66 70 72, -11) le è svanita anche la possibilità dal playoff.

E’ volata dal 24° al terzo posto con 278 (-10) dopo un 63 (-9) la taiwanese Yani Tseng, numero uno mondiale, occupato insieme a Stacy Lewis, alla coreana So Yeon Ryu e alla spagnola Beatriz Recari. Al settimo con 279 (-9) la coreana Na Yeon Choi, numero due del Rolex ranking, all’ottavo con 280 (-8) Lizette Salas e la cinese Shanshan Feng, al 14° con 283 (-5) la dilettante neozelandese Lydia Ko, 16 anni ad aprile e già tre successi in gare pro nell’arco di un anno, la coreana Jiyai Shin e la scozzese Catriona Matthew. Ancora un po’ imballate dopo la pausa invernale la giapponese Ai Miyazato e la norvegese Suzann Pettersen, 21.e con 285 (-3), e Paula Creamer, 33ª con 289 (+1), e bassa classifica per Cheyenne Woods, 68ª con 305 (+17), nipote di Tiger Woods.

Inbee Park, che ha iniziato il giro finale al quinto posto con quattro colpi di ritardo dalla Jutanurgan al comando dopo tre turni, ha realizzato sei birdie in undici buche, poi l’unico bogey alla 14ª sembrava averle tolto ogni chance di successo prima del crollo finale dell’avversaria, che ha la ‘carta’ per il Ladies European Tour e che ha partecipato al torneo con un invito degli sponsor. La Sergas ha concluso con un 73 (+1) dovuto a tre birdie, due bogey e un doppio bogey. Alla vincitrice sono andati 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari.

SUNSHINE TOUR: LAPORTA E MOLTENI ESCONO AL TAGLIO – Francesco Laporta, 72° con 218 (73 79 66, +1), e Gregory Molteni, 109° con 222 (68 78 76, +5), sono usciti al taglio dopo il terzo giro della Dimension Data Pro Am, gara a coppie (un pro e un dilettante) del Sunshine Tour in svolgimento sui tre percorsi disegnati da Gary Player a Fancourt, nei pressi di George in Sudafrica: il Links (par 73), il Montagu (par 72) e l’Outeniqua (par 72).

Sono rimasti appaiati al comando con 202 colpi (-15) i sudafricani Jaco Van Zyl (68 64 70) e Hennie Otto (66 66 70) entrambi giocatori dell’European Tour dove il secondo si è imposto in un Open d’Italia (2008). Inizieranno il giro finale, sul tracciato del Montagu, con un colpo di margine sull’inglese Daniel Brooks (203, -14) e due sul sudafricano Trevor Fisher jr (205, -12).

Possono competere per il successo anche gli inglesi Andrew Marshall e Simon Dyson e il sudafricano Jaco Ahlers, quinti con 206 (-11), e l’altro sudafricano Dean Burmester, ottavo con 207 (-10). Il montepremi è di quattro milioni di rand (circa 330.000 euro).

24 febbraio 2013