Cus Jonico Bk Taranto – A.S.D. PALLACANESTRO GAMMAUTO CHEVROLET MOLFETTA 72 – 88

Parziali: 20-28, 47-48, 60-59, 72-88.

Gammauto Chevrolet Molfetta: Corvino 32, Sallustio 2, Grimaldi 6, Di Lauro 5, Teofilo 12, Azzollini 2, Lombardo 19, De Falco 4, Murolo, Candido 6. Coach: Gesmundo.

Taranto: Greco, Leoncavallo 19, Fanelli 18, Moliterni 10, Giuffrè, Valentini 4, Stola ne, Appeso ne, Salerno 7, Sarli 14. Coach: N.Leale.

Note: Fallo Antisportivo a Candido(6’), Fallo Tecnico a Corvino (8’), Fallo Tecnico alla Panchina del Molfetta(17’), Fallo Tecnico a Candido(20’), Fallo Antisportivo a Moliterni(31’), Fallo Tecnico a Sarli(34’).

Cronaca del match

Una prova di forza, vera e propria. In pochi si sarebbero aspettati una partita semplice per la Gammauto al PalaMazzola di Taranto, contro una squadra in crisi di risultati e alla ricerca di un punto di svolta per il proprio campionato, ma imporsi, sebbene soffrendo a tratti, su un campo difficile, dove anche le inseguitrici più accanite sono cadute, dimostrando carattere, intesa di squadra e tanto, tanto cuore, è davvero un segnale importante per questo campionato.

Alla palla a due nell’anticipo del Sabato coach Gesmundo si presenta con il quintetto composto da Corvino, Di Lauro, Teofilo (sebbene acciaccato e con una vistosa fasciatura al polpaccio), De Falco e Candido, scegliendo di tenere in caldo dalla panchina “Peppone” Lombardo, scelta che si rivelerà azzeccata per l’indubbia svolta data dall’ala-pivot romana al match. Coach Leale risponde con Greco, Giuffrè, Fanelli, Moliterni e Leoncavallo. L’avvio Gammauto è di quelli da macchina da Formula 1: pronti-via e dopo 2’ il tabellone elettronico del PalaMazzola segna 0-9, con 5 punti di fila di Teofilo e una serie di splendide giocate della coppia di lunghi Candido – De Falco, con quest’ultimo che mostra un’invidiabile visione di gioco, degna del miglior play di questo campionato. Taranto è colpita a freddo, e in attacco fatica persino a prender tiri, imbrigliata da una difesa al limite della perfezione, fisica e tecnica al punto giusto. E dopo il time-out d’emergenza chiamato da coach Leale, entra in partita anche Valerio Corvino, con un paio di triple da distanza siderale, fino al massimo vantaggio di 13-28 al 9’. La svolta per i cussini è l’ingresso dalla panchina dell’esperto Arcangelo Sarli, tanti campionati vinti nelle fila di squadre brindisine, che con 5 punti sul finire del quarto aiuta i suoi a ridurre il gap al termine del parziale: 20-28 al 10’.

L’ingresso di Sarli è solo il preludio a una fase di buio offensivo per la Gammauto: la coppia arbitrale ci mette del suo, chiamando fallo su ogni azione, sia da una parte che dall’altra, innervosendo non poco entrambe le squadre e caricando i falli i biancoazzurri, a discapito della bellezza del basket giocato. Non solo colpa dell’arbitraggio ovviamente, ma anche di una Gammauto che dopo l’avvio veemente si rilassa e cala di intensità, e merito soprattutto di un Taranto che in attacco inizia a trovare continuità, guidata da Moliterni e Fanelli. Taranto arriva al pareggio al 18’, dopo un tecnico alla panchina molfettese, a termine di un parziale di 12-1 che porta al 39-39. Una svolta a livello caratteriale al match viene data da Lombardo, tenuto in caldo in panchina da Gesmundo in avvio, che nonostante abbia un impatto poco felice sul match risponde a se stesso con una tripla fondamentale a livello emotivo, che dalla parità riporta avanti la Gammauto, e sblocca offensivamente l’ala-pivot romana. Il secondo quarto si chiude con la Gammauto ancora avanti ma solo di un punto, sul 47-48, con tutto il lavoro completamente da rifare.

Da segnalare il comportamento esemplare dei tifosi molfettesi dei Blue Storm, provocati nell’intervallo da un manipolo di facinorosi completamente estranei all’ambiente cestistico tarantino, palesemente venuti al palazzetto solo per accendere i toni: ma i tifosi molfettesi hanno la passione per il basket e per la propria squadra nel cuore, non cadono nelle provocazioni e vincono senza dubbio la partita sugli spalti, con i “tifosi” tarantini portati via dalle forze dell’ordine. Ancora una volta un segno di civiltà e passione per i propri colori dei tifosi, cui va il plauso di tutto il popolo molfettese, dai dirigenti ai semplici appassionati.

Alla ripresa del match gli attacchi si riscoprono bloccati, più per demeriti propri che per merito delle difese: la Gammauto è carica di falli, con Grimaldi e De Falco a quota 4 e Teofilo che, zoppicante, è costretto a lasciare il parquet. Taranto trova il primo vantaggio del match al 21’, sul 50-49, e la Gammauto in attacco ha difficoltà a costruire, sebbene si tenga attaccata al match con la solita gran difesa. Per fortuna della Gammauto c’è un Corvino in serata, che si carica la squadra sulle spalle, specie sul -3 al 25’ (53-50), e riporta avanti i suoi con 7 punti di fila, che sono ossigeno puro per la squadra di coach Gesmundo. Per Taranto c’è un Fanelli offensivamente devastante, che anche contro le lunghe leve di Fulvio Candido (ancora 5 stoppate per lui, una vera e propria saracinesca) trova canestri tecnicamente di una difficoltà notevole, e riporta ancora avanti i rosso-blu. Il quarto si chiude 60-59 per Taranto, con la Gammauto carica di falli e fuori ritmo, ma mai doma e sempre in partita.

E’ l’ultimo quarto quello chiave per il match. La Gammauto rientra dalla pausa breve carica e convinta, e con una difesa spettacolare, simile a quella che aveva portato all’avvio di fuoco del primo quarto riprende il controllo del match. Il recupero di Corvino su Moliterni e il successivo fallo antisportivo del numero 8 tarantino sono solo l’avvio del parziale decisivo di 13-1, tra il 31’ e il 34’ che spezzano definitivamente in due il match, coronato dal gioco da 4 punti di Donatello Grimaldi, fino ad allora fuori dal match e condizionato dai 4 falli prematuramente commessi. Corvino e Lombardo sono i direttori dell’allungo decisivo, con una serie di giochi a due cui nulla possono i difensori tarantini, nuovamente bloccati dall’energia del quintetto molfettese. Il “Game-Over” lo scrive Stefano Di Lauro, il solito lottatore occulto della Gammauto, con una tripla allo scadere dei 24 secondi al 38’ che spegne definitivamente le velleità dei Tarantini. Nel finale c’è spazio anche per i ragazzi, Azzollini, Sallustio e Murolo, con i primi due a referto con 2 punti e l’ultimo a coronare il sogno del debutto ufficiale in una serie nazionale anche fuori casa. Nota di merito per il leader emotivo di questa squadra, Ciccio Teofilo, in campo nei minuti decisivi nonostante un polpaccio ko e decisivo ancora una volta con la gran difesa sugli esterni Tarantini: esce sulla spalla di Grimaldi, ma il suo cuore e amore per la maglia molfettese è nei cuori di tutti i supporters biancoazzurri. Si chiude 72-88, con un roboante +16 nel complesso forse troppo severo per un Taranto a lungo nel match, ma che è una vera e propria prova d’autorità e di forza e un messaggio a Vasto, vittoriosa di 1 solo punto contro Lanciano.

Sabato sera al Palapoli arriva proprio Lanciano, e bisognerà tenere gli occhi aperti, contro una squadra giovane e che ha raccolto finora molto meno di quanto seminato. Sarà solo il preludio al match chiave di tutto il campionato, ma che sarà assolutamente necessario non sottovalutare.

Ufficio Stampa Gammauto Chevrolet Molfetta