Attenti e posati di fronte alla retina, pronti a scambiarsi le palline in religioso silenzio. Al Palatennistavolo di Mulinu Becciu la selezione italiana allievi si addestra mattina e sera col massimo della concentrazione. Solo dopo che si esce dalla doccia c’è tempo per ridere, scherzare e dormire. Il tecnico della nazionale azzurra Valentino Piacentini, responsabile dei Cadetti maschili osserva con attenzione i suoi quattro prescelti per questo stage di preparazione fisica e tecnica che li coinvolgerà fino alla mattina di venerdì. Due di loro sono di casa, vantano già un curriculum niente male ed è per questo che da Roma li monitorano con attenzione. Sono i campioni d’Italia giovanissimi a squadre in carica Carlo Rossi e Jhonny Oyebode che nei momenti di tempo libero fanno da ciceroni ai loro compagni di “ritiro” Elia Bonetti dell’Asd TT Ossola 2000 Domodossola e Nicholas Frigiolini dell’Asd Gruppo Giovanile San Michele. Mattina e sera si esercitano con intorno i professionisti della serie A1 della Marcozzi e della A1 femminile del Tennistavolo Norbello. Dal Sarrabus viaggiano tutti i giorni anche due giovani speranze della Muraverese, Andrea Giorgi e Michele Buccoli che tante buone cose stanno facendo vedere sia in campionato, sia nelle loro frequenti apparizioni ai tornei nazionali. Il catanzarese marcozziano Luigi Rocca è impegnato a fare lo sparring, mentre fa sempre un certo effetto vedere insieme Massimiliano Mondello e Valentino Piacentini, ora in versione tecnici, ma in passato grandi protagonisti del pongismo italiano. “L’idea dello stage – dice Valentino – nasce semplicemente dal fatto che quella di Cagliari è una delle poche strutture in Italia che ha le carte in regola per ospitare raduni di questo tipo. E poi, aspetto non secondario, attorno Palatennistavolo gravita un gruppo di persone che si allena quotidianamente, dedicandosi a questo sport in maniera totale. Ho pensato che venire qua sarebbe stata una buona idea e lo confermo perché effettivamente ho trovato tutte le basi per provare un certo tipo di lavoro.

Non è stata una scelta a caso..

Direi di no, visto che qui ci sono dei giocatori che iniziano ora a capire la realtà quotidiana del sacrificio, della disciplina, del lavoro. Tra l’altro la Marcozzi porta avanti da tempo questa filosofia.

E i tuoi superiori ti hanno dato carta bianca

Ho prima chiesto un parere al direttore tecnico dello staff azzurro Patrizio Deniso, ma cosa più importante, ho avuto il placet dalla Marcozzi che mi è sembrata entusiasta anche perché portare dei ragazzi della nazionale è sempre una bella vetrina per la società e per l’intero movimento.

Ci descrivi la giornata tipo?

Le giornate sono molto monotone. Prima della colazione facciamo un a corsa, si va in palestra per due ore e mezza (10 – 12,30). Segue il pranzo, un po’ di riposo e di pomeriggio si ricomincia dalle 16,00 fino alle 18,30.

Come stai impostando il lavoro?

Cerco di parlare molto con i ragazzi. Facciamo molte riunioni, perché oltre all’aspetto prettamente pongistico, secondo me il gruppo si crea anche al di fuori della palestra. Per questo motivo si mangia insieme, si sta insieme nelle or di relax e si discute insieme. Credo che questo aspetto della condivisione solo in pochi abbiano il privilegio di viverlo ed io farò in modo di estenderlo ad un numero maggiore di talenti.

Anche se è un po’ difficile raggiungere certe realtà periferiche..

Si, è vero. Penso a chi non ha a disposizione tutti i giorni una palestra dove allenarsi, questa è una cosa molto importante. Sfortunatamente ci sono dei limiti territoriali, c’è gente che abita fuori e che quindi non ha queste possibilità. Stiamo cercando di creare un gruppo di persone. Fortunatamente in Italia ci sono anche altre società simili alla Marcozzi, però non sono tante quelli che hanno questa possibilità.

Tornerete ancora?

Penso di si, anche perché ci sono dei ragazzi di interesse nazionale qua a Cagliari.

E allora parliamone

Sia Carlo Rossi, sia Jhonny Oyebode li sto vedendo bene, anche se devono crescere e lavorare tanto. Da parte loro spero che continui ad attecchire quella alta motivazione e quella grande voglia di arrivare ad essere giocatori di grande livello internazionale. Credo che ci siano le giuste premesse perché ciò possa accadere. Dipende tanto da loro, sono ancora piccoli. Chi li circonda in qualche modo va a condizionare anche le loro scelte e la loro crescita. È importante che l’ambiente che sta intorno a loro sia sano e che dia un grande supporto a questi ragazzi.

Come proseguirà nei mesi il tuo lavoro?

Con i ragazzi ci siamo già incontrati in precedenza. Ho iniziato un certo tipo di lavoro, sarà un percorso lungo dove toccheremo tanti aspetti. Oltre a quello tecnico c’è un aspetto di filosofia di gioco e di mentalità. Sarà un po’ difficile da creare, i risultati non saranno immediati. Ho dei riscontri positivi e su queste cose dobbiamo lavorare tanto. Diventano importanti quando giochi per diventare un atleta di grande livello. La tecnica è fondamentale ma non basta.

Nel complesso come ti stai trovando con la nazionale?

Cerco di fare quello in cui credo, sto cercando di portare avanti le mie idee frutto delle mie esperienze precedenti da giocatore che ha comunque vissuto in anni e anni di attività internazionale, a volte anche di altissimo livello. Cerco di trasferire quello che ho appreso anche dai vari allenatori che ho avuto, Patrizio Deniso in primis, ma ci sono anche altre esperienze fruttuose come quella in Bundesliga nei primi anni duemila. Cerco di prender tutto quello che ho vissuto. Vado avanti per la mia strada.

I prossimi appuntamenti importanti che ti attendono?

L’Open di Lignano è un circuito mondiale prima fascia, ci sono tante nazioni iscritte, il livello é ottimo, sarà un banco di prova anche per capire e vedere la nostra realtà perché poi è sull’attività internazionale che ti devi confrontare. In quell’occasione si vedranno le reali possibilità e dove e come si dovrà lavorare.

IL PUNTO DELLA SERIE A

Nulla da fare per la Marcozzi che perde 4 a 0 con la mattatrice Apuania Carrara e che sabato sarà di scena a Perugia per un immediato riscatto. Pareggiano in A2 maschile Marcozzi e Tennistavolo Norbello nel match più importante del campionato. La classifica rimane invariata con la formazione del Guilcier che conserva un punto di vantaggio sul Cral Roma bloccato in casa dal Pontinia. Terza la Marcozzi staccata di un altro punto.

Il Tennistavolo Norbello di A1 femminile raggiunge in vetta la Sandonatese, in attesa del big match di venerdì in terra lombarda dove la squadra allenata da Mauro Locci vuole vincere a tutti i costi per avere una griglia play – off più semplice. Lo Zeus Quartu chiama finalmente a rapporto la cinese Liu Ting e si assicura al 90% l’accesso ai play – off scudetto battendo la conterranea Quattro Mori Cagliari che ora dovrà badare a non farsi risucchiare dal Cervino Genova, ancora a zero punti.

B2: SASSARI SOGNA CON LE PRODEZZE DI ALBERTO TICCA

Immutata la situazione ai vertici con l’Eureka a punteggio pieno, seguita dalla Libertas Sassari vittoriosa con il Trionfale Roma grazie alla tripletta di Alberto Ticca e la solita ottima performance di Roberto Vai.

“È stata una bella vittoria – chiosa il giovane turritano – pur non essendo tutti in buone condizioni, contro una buona squadra, composta da giocatori di medio livello. Sono entusiasta della mia prestazione positiva e molto importante, sia per la squadra che per il mio morale. È stata la mia giornata migliore di questa stagione, spero di continuare così in modo da avere altre soddisfazioni in questo campionato”.

Si assesta al centro della classifica un Muravera concreto che anche nel girone di ritorno si impone nella stracittadina sulla Muraverese. Il commento di un inarrestabile Riccardo Lisci: “Dopo tre sconfitte consecutive, finalmente è arrivata un’importantissima vittoria. Sapevamo che un’ulteriore sconfitta nel derby avrebbe complicato non poco il cammino verso il nostro obiettivo, ovvero la salvezza. Questi due punti ci collocano in una posizione di classifica per ora molto tranquilla: quarti a quota 8, a -4 dalla terza (Cral Roma), ma soprattutto a +4 dalla zona calda, occupata dal trio Trionfale Roma, Zeus e Muraverese. Son contento per come abbiamo affrontato l’incontro, siamo scesi in campo con la giusta determinazione e vogliosi di fare nostro il risultato. Nel primo match ancora una volta Nico Pisanu ci stupisce dimostrando netta superiorità nei confronti del più esperto e quotato Riccardo Dessì (3 a 1). Il suo punto ha subito dato tranquillità a tutti noi. Anche io finalmente ho ritrovato una discreta forma. Il risultato finale di 5 a 2 (3 punti miei, 1 Nicola su Dessì e 1 Giovanni Cuccu su Gabriele Melis), credo sia giusto e veritiero. Tra gli avversari solamente il mio caro amico Marcello Porcu è stato all’altezza con 2 vittorie. Siamo al giro di boa, e sono ormai in grado di dire che la nostra allenatrice Francesca Saiu sta davvero lavorando bene. Anche Simone Boi è rientrato nel gruppo e si sta allenando seriamente. Avere la tranquillità di una riserva del suo spessore tecnico non è poco”.

Neanche lo Zeus Quartu riesce a bloccare lo strapotere della capolista Eureka. Partita che si sapeva difficile – riflette Mattia Contu – perché Gianfranco Cancedda partiva con dei problemi fisici avuti nella settimana prima, io mi sono fatto male nel corso della prima partita e Gian Carlo Carta rimane acciaccato nel finale. Match facilmente pronosticabili al primo giro dove è mancato il mio punto con Caldarola e Perez che bissa su Gian Carlo dopo una partita ben giocata. Secondo giro che vede l’inaspettato punto di Carta su Delli Carri dove l’ospite ha mal gestito il match, mentre al contrario la conduzione del mio compagno è stata ottima con grandi percentuali in tenuta dello scambio. Segue il mio punto con Perez con il quale evidentemente riesco ad avere la meglio per via del mio gioco più che per meriti di strategie sviluppate in campo; tra l’altro ero pure claudicante. Si aggiunga che poi Cancedda, avanti 2/0 con Caldarola, si fa male durante uno scambio risvegliando il dolore patito in precedenza e che lo costringerà ad arrendersi. Infine con Delli Carri non ho potuto fare nulla per contrastarlo poiché il dolore aveva completamente bloccato il movimento del dritto e giustamente l’avversario insisteva. In conclusione ne é uscito fuori un bel match, simpatico per i suoi pronostici particolari nei singoli eventi ma che infine ha confermato il valore di questa squadra. In condizioni normali avremmo potuto raschiare punti in più, ma difficilmente si sarebbe potuta portare a casa la vittoria”.

Terza sconfitta consecutiva per la Marcozzi che non ha schierato neppure lo scafato Andrea Manis. “Abbiamo affrontato il Cral Roma, seconda in classifica – dice Marco Sarigu – e mi sembra inutile rimarcare come per noi sia stata molto dura, infatti ci hanno massacrato. Purtroppo solo io ho giocato bene riuscendo a vincerne due e sfiorando la tripletta, gli altri miei compagni Alessio Meloni e Mario Bistrussu non sono stati in grado di seguire la scia. Penso che si sarebbe potuto fare di più e che la salvezza si possa ancora raggiungere. Tutto dipende dallo stato di forma di Mario Bistrussu, è lui l’ago della bilancia. Tutte le partite che restano sono alla nostra portata, a parte quella con la corazzata Eureka Roma”.