Una sola vittoria nelle prime quattro giornate e poi, di colpo, una forte accelerata: fra il quinto ed il tredicesimo turno il Livorno Rugby ha ottenuto sette successi e due sole sconfitte (a Pesaro e a Perugia). La salvezza è abbondantemente al sicuro e, in teoria, la zona play-off (accedono alla fase promozione le prime due) non è lontanissima. Il bilancio dei labronici, dopo le prime due fatiche del girone di ritorno della serie B, raggruppamento B (il girone del centro Italia), è davvero roseo.

E dietro l’angolo – dopo la prima pausa imposta dai primi due impegni dell’Italia nel ‘Sei Nazioni ‘ – ci sono tre gare consecutive da giocare sul terreno amico ‘Carlo Montano’, dove finora nessuna formazione è riuscita, contro i baldi giovani allenati da Diego Saccà, a salvare le penne. I biancoverdi giocheranno nell’unico appuntamento del mese di febbraio, domenica 17, con la sinergica Prato/Sesto, poi a marzo (altro mese caratterizzato da tante interruzioni) domenica 3 con il Piacenza ed il 24 con il Firenze Club. Dopo la pausa pasquale, saranno giocate, senza interruzioni, dal 7 aprile al 12 maggio, le ultime sei giornate del torneo: in rapida successione a Cecina, in casa con il Pesaro, a Noceto, in casa con il Reno Bologna, in casa con il Cus Perugia e ad Arezzo. In tutto, nelle rimanenti nove giornate, il Livorno Rugby giocherà sei volte in casa e solo tre in trasferta. Tutte gare da affrontare con il massimo impegno, ma senza tensioni eccessive, senza quell’assillo del risultato da centrare a tutti i costi, che può creare tensioni ed un eccessivo nervosismo. Da questo punto di vista è invidiabile la situazione dei biancoverdi, che dopo gli ultimi cinque anni vissuti in A, sono riusciti, in questa stagione in B, ad aprire un nuovo ciclo. La squadra biancoverde è composta in larga prevalenza da giovani e giovanissimi provenienti dal vivaio. Alle spalle delle ‘chiocce’ (in rigoroso ordine alfabetico) Andrea Brancoli, Sergio Cortesi e Marco Milianti, il gruppo è composto da atleti (tutti sui vent’anni) alle prime armi nel ruvido mondo seniores. Un gruppo che, anche grazie all’opera della società, del tecnico e del direttore sportivo, non si è abbattuto alle prime difficoltà (leggi sconfitta nel derby con i Lions nell’amichevole di fine estate; leggi severissimo ko con l’Union Tirreno nel primo turno del campionato), ma anzi dai problemi è riemerso più forte di prima. Facendo tesoro degli errori commessi, il Livorno Rugby è cresciuto in modo esponenziale. Alzi la mano chi dopo le sconfitte di inizio stagione, immaginava, già a febbraio, una classifica tanto brillante. Ribadiamo: è opportuno continuare su questa strada, senza fasciarsi la testa quando – eventualmente – cadrà l’imbattibilità casalinga o quando il ritardo dalle prime aumenterà. Per questa annata, nessuno chiede l’impossibile. Il compito di gettare le basi per un futuro migliore è stato già pienamente eseguito. Ora, in questa seconda parte del campionato, c’è da continuare l’opera. Con la consapevolezza che, in realtà, l’opera verrà completata nei prossimi anni, quando verrà programmato il ritorno in serie A.

Uffico Stampa
Fabio GIORGI