E’ la prima gara del girone di ritorno, ma soprattutto la ‘madre di tutte le partite’. La sfida casalinga della Fulgida Etruschi Livorno in programma domenica 20 novembre alle 14,30, sul campo ‘Tamberi’ (ingresso gratuito per gli sportivi sugli spalti dell’impianto di via Russo) con il Convitto Nazionale Arezzo riveste un’importanza vitale nell’economia del campionato. Le due squadre sono impelagate nella lotta per non retrocedere e stanno faticando a raccogliere punti contro le formazioni della prima fascia della classificia. Gli scontri diretti fra le tre pericolanti (oltre a labronici ed aretini coinvolta nelle sabbie mobili anche il Pistoia) saranno pressochè decisive per indicare le due squadre condannate alla discesa in C2.

Attualmente, dopo il girone d’andata, Arezzo è terz’ultimo a quota 8, la Fulgida è penultima a quota 5 e Pistoia (che sconta 4 punti di penalizzazione) ultima a quota 4. La Fulgida ha il vantaggio di poter sfidare le altre due pericolanti, in questo girone discendente, sul terreno amico. Il fattore campo deve diventare un alleato prezioso per conservare la C1, conquistata con la promozione dello scorso anno. Per la Fulgida – che in settimana si è allenata anche sul sintetico del ‘Maneo’ – si preannuncia una sfida dura, senza sconti né concessioni. All’andata ai labronici non bastò un chiaro predominio territoriale per evitare la sconfitta. Gli aretini si imposero 8-6. In un torneo così corto, anche i minimi particolari possono diventare decisivi. E dunque per i ragazzi di Riccardo Fabbrini sarebbe importante non solo vincere, ma anche impedire agli antagonisti di raccogliere punti. Considerati i problemi nel realizzare mete (solo 4 quelle siglate dai verdeamaranto nelle 7 gare del girone d’andata) ed il campo allentato per la pioggia di questi giorni, l’obiettivo del bonus aggiuntivo appare difficile da cogliere. Si preannuncia una sfida dal punteggio basso, con la Fulgida (che ancora non ha raccolto punti di fronte al pubblico di casa) chiamata ad un impegnativo lavoro con la mischia. Il Convitto Nazionale ha nel pacchetto il suo punto di forza. Facile immaginare un’autentica battaglia sportiva sul fango, in un match per uomini veri. La Fulgida può contare sul rientro di capitan Buonaccorsi e del valido Cristian Incrocci. La gara di domenica scorsa con la capolista Amatori Prato ha lasciato in eredità scorie antipatiche per gli avanti Spagnolo e Mazzoni, che per problemi muscolari difficilmente andranno a referto nella sfida salvezza con Arezzo. Out anche Mauro Incrocci, alle prese con un lungo infortunio al braccio. Da valutare le condizioni di altri elementi, che negli ultimi giorni hanno accusato acciacchi vari. Servirà l’apporto del pubblico: tutto l’ambiente è consapevole che la serie C1 va difesa con le unghie e con i denti.

Ufficio Stampa
Fabio GIORGI