Il tecnico dei blaugrana analizza i 14 punti, che potevano essere di più, nelle 11 gare fin qui disputate

Il Comelt Toniolo termina il girone di Andata con 14 punti conquistati su 33 e all’ottavo posto appaiato al PesaroFano che, per il 7 a 7 al Fossati del 24 novembre scorso, è settimo. Ora inizia il difficile, ovvero un girone di ritorno in cui le carte, e i valori in campo, sono stati scoperti sul tavolo. Cercando di sbagliare il meno possibile, non come è accaduto in certe partite fin qui disputate, la formazione milanese deve raggiungere almen o i 30 punti per considerarsi salva. Il tecnico dei blaugrana, Daniele Sau, è consapevole che la sua rosa è un gruppo valido e ciò è stato dimostrato in tutte le partite. Inferiore a nessuno dal punto di vista della grinta e della voglia di vendere cara la pelle, forse tranne nell’ultima uscita del 2012 a Cagliari terminata con un ko per 6 a 2, le altre quattro sconfitte subite sono state col minimo scarto e, in alcuni casi, nei secondi finali di gara. Anche le 4 vittorie e 2 pareggi sono sta convincenti e non frutto del caso come Mister Sau, da noi intervistato, ci conferma.
Mister Sau 14 punti su 33 nel girone di Andata. Lo valuta come un bilancio positivo oppure no?

“Diciamo che non è un cattivo bottino visto il nostro obiettivo salvezza, però analizzando tutte le partite direi che 3-4 punti in più (e sto basso) erano come minimo alla nostra portata”.

La sua squadra ha dimostrato di potersela giocare contro qualsiasi avversaria del girone. Qual è la forza della sua rosa?

“Tranne la partita con il Cagliari non abbiamo mai perso con più di un gol di scarto, in effetti il girone di andata ha detto che possiamo giocarcela con tutti. La forza della mia rosa è proprio la rosa, il gruppo, la voglia che anima questi ragazzi e lo spirito che li porta a sfidare squadre formate da giocatori che di professione fanno i calcettisti, giocandosela alla pari”.

Secondo Lei cosa manca alla sua formazione. Un giocatore d’esperienza?

“Alla nostra squadra mancano alcune piccole cose, potrebbe essere un giocatore di esperienza ma il giocat ore di esperienza dovrebbe essere molto intelligente nel non far pesare questa cosa. Diciamo che se avessi avuto in rosa 2 ragazzi che ho allenato e conosco come persone sarei stato contento. I nomi? Un ultimo cattivo, concreto e di personalità come Alejandro Artymowitz e un giocatore dalle buone doti di palleggio e movimento come Rudy Mendes. Anche se il rapporto non è finito bene, anche Rodrigo Da Silva è un giocatore che dal punto di vista tecnico è molto apprezzabile”.

Chi, tra i suoi ragazzi, l’ha sorpresa di più in queste 11 gare disputate?

“Non mi ha sorpreso nessuno in verità, diciamo che Peverini si è confermato giocatore in crescita e a cui ha fatto gran bene lo scorso anno di A2, per quanto riguarda gli altri mi aspetto qualcosa in più da tutti. Carfì è partito bene poi qualche problema fisico lo sta limitando, Spampinato può stare in questa categoria ma deve togliersi dalla testa i fantasmi di un recente passato, Ghezzi deve dare molto molto più di quanto dato nel girone di andata e Battaia deve essere più continuo. Zaninetti ha fatto buone cose, ma da lui ci si aspetta sempre di più, certo l’anno di C1 non gli ha fatto certo bene, da tutti i punti di vista, ma sta lavorando per migliorare alcuni aspetti. Sono molto contento del ritorno di Arcuri che in poco tempo si è messo al pari degli altri, dimostrando la solita voglia, disponibilità e anche una buona vena realizzativa. Gli altri pur utilizzati meno, hanno dato il loro contributo, anche se vale per loro lo stesso concetto di miglioramento da fare”.

Quanti punti dovranno essere realizzati, a suo parere, per raggiungere il traguardo della salvezza?

“Domanda difficile, dic iamo che a 30 si dovrebbe essere sicuri”.

Per concludere ha un particolare ringraziamento da fare?

“Oltre a chi fa parte della società, al prezioso contributo degli sponsor ed allo staff tecnico, io credo che il maggior ringraziamento debba andare al pubblico del Fossati che ci segue e ci supporta con tanto entusiasmo e passione. Tutte le nostre avversarie, infatti, riconoscono che i nostri supporters sono l’uomo in più in campo che ogni squadra avrebbe bisogno. Questo significa tanto per noi e cercheremo di contraccambiare la loro fiducia e affetto regalandogli, anche per questa stagione, la soddisfazione di disputare ancora la serie A2 nel 2013/2014. Grazie di cuore a tutti e continuiamo così. Forza Toniolo!”

Comelt Toniolo C5 (serie A2/A)
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