La tre giorni di Continental Cup, nonostante un primo match da dimenticare, restituisce al campionato un Bolzano ancor più consapevole delle proprie forze. Le due prestazioni maiuscole offerte nei due match più difficili, ovvero quelli contro i padroni di casa del Donbass Donetsk e i bielorussi del Metallurg Zhlobin, hanno infatti dato la giusta carica ai campioni d’Italia in carica.

I Foxes hanno chiuso la loro avventura sul ghiaccio ucraino portando sino ai rigori il Metallurg Zhlobin, a seguito di un match che avrebbe potuto anche sorridere ad Egger e compagni. “Se ieri ero orgoglioso di aver salvato la faccia – commenta Christian Borgatello – oggi lo sono perché abbiamo confermato di poter competere ad alti livelli anche con solo quattro stranieri in squadra. Oggi, poi, potevamo anche vincere, quindi le sensazioni a fine gara sono contrastanti: un po’ dispiace non aver superato i nostri avversari, dall’altra siamo contenti di non aver chiuso con zero punti in classifica. La statistica finale di 40 tiri a 8 in favore dei nostri avversari non racconta in maniera veritiera l’incontro: eravamo lì, forse bisogna capire che a questi livelli bisogna cercare maggiormente la conclusione invece che costruire troppo”.

Decisamente soddisfatto della reazione dei suoi coach Brian McCutcheon, il quale ha visto una metamorfosi in positivo della squadra nel corso di questi giorni. “Sono davvero contento – spiega l’allenatore – per quello che hanno fatto i ragazzi, tutti hanno lottato e hanno dato il loro. Abbiamo fatto vedere grandi cose contro grandi squadre: oggi, poi, Tomas Duba è stato il nostro uomo in più. Sicuramente abbiamo speso tanto nel corso di questa trasferta, ma d’altra parte abbiamo guadagnato in esperienza ed il fatto di giocare sopra ritmo ci potrà servire per il proseguo della stagione”.

I medesimi concetti sono espressi anche da Enrico Dorigatti: “Torniamo a casa con maggiori certezze sulla nostra forza. Soprattutto i giocatori più giovani hanno fatto grandi cose, perché potevano soffrire di inesperienza: così non è stato e questo ci fa guardare al futuro con fiducia”.