San Martino di Lupari (PD), 10 gennaio 2013 – Davide Putano ed Alex Merlim torneranno oggi a San Martino di Lupari dopo la positiva esperienza che li ha visti protagonisti in maglia azzurra. Nelle amichevoli di martedì e mercoledì i due Lupi agli ordini del Ct Menichelli hanno contribuito al doppio successo dell’Italia sulla Repubblica Ceca. Ieri a Kladno un 3-2 agguantato nel finale (doppietta negli ultimi secondi siglata dal capitano Gabriel Lima) dove Davide Putano ha fatto il suo esordio tra i pali partendo in quintetto dal 1’. Martedì sera invece l’Italia ha sconfitto a Chrudim i cechi col risultato di 4-2.

Proprio per Davide Putano, estremo difensore del’Alter Ego Luparense, l’emozione è stata molta: ecco le dichiarazioni raccolte dall’Ufficio Stampa della Divisione calcio a 5 dopo il suo esordio in azzurro. “E’ stata una sensazione indescrivibile, bellissima: un conto è partecipare ai raduni, un conto indossare la maglia azzurra in campo. Ho saputo che avrei dovuto giocare dall’inizio poco prima di andare al palazzetto, nel corso della riunione tecnica”.


Sul match. “Credo che la stanchezza si sia fatta un po’ sentire, tra viaggi, trasferimenti e la prima amichevole non era facile mantenere sempre lo stesso livello di gioco. Credo che l’Italia abbia accusato un po’ lo sforzo”.
Il giudizio sulla sua prestazione personale. “Indubbiamente sul secondo gol c’è stata un’indecisione tra me e Merlim, so che è curioso visto che giochiamo insieme nel club ma anche in gara 4 della finale scudetto della scorsa stagione mi fece un’autorete. Questo fa parte dello sport, non sono come carattere un giocatore che si lascia prendere dalla tensione ma probabilmente vestire la maglia azzurra non mi ha lasciato indifferente. Comunque al di là dell’errore sul gol il bilancio è positivo, io penso di aver fatto una buona prestazione. Di questa nazionale oltre che il gruppo ho apprezzato le persone che lo compongono, che sanno vivere questo sport e soprattutto aiutare gli altri”.

IL GRAFFIO – Quarto posto attuale niente affatto disprezzabile e magari migliorabile nel gioco degli scontri diretti. Oggi l’incastro degli accoppiamenti di Coppa Italia proporrebbe il Pescara che in una finale in carnet a Pescara è obiettivamente proibitivo. Personalmente credo che battere Verona sabato al Pala Bruel, passo meno comodo di quanto si possa pensare, oltre a garantire la quarta piazza, apre una finestra sul podio nell’intreccio degli scontri incrociati, preferendo magari affrontare ai quarti Città Sant’Angelo.

Ad ogni modo con la Coppa a fine febbraio potranno cambiare tanti scenari, l’importante è che i Lupi arrivino in palla a quell’appuntamento perchè nella logica delle gare secche, chi becca una settimana di condizione e brillantezza fa bingo e stappa una magnum di spumante. Diversi hanno apprezzato il graffio di un paio di settimane fa e qualcuno naturalmente ha manifestato un suo logico dissenso accusandomi di fare il piangina. Allora, fermo restando che questa rubrica si palesa volutamente sopra le righe cercando talvolta consapevolmente la provocazione, rimango sostanzialmente delle mie idee. Ovvero, è evidente che il lotto delle avversarie si è alzato anche di livello e che l’Alter Ego probabilmente possiede al momento meno qualità diffusa e specifica rispetto a un anno fa e quindi il rendimento complessivo, peraltro minato da mille infortuni, non ha toccato i picchi di dodici mesi fa.

Tuttavia è un dato acclarato che in certi episodi le chiamate arbitrali siano state tanto dispari (troppo dispari) e che indubbiamente i media nazionali non sbavino per Luparense e Marca, preferendo un exploit delle realtà del centro-sud o di Asti in grande ascesa per questioni squisitamente geopolitica. Per carità, ci sta, è sempre accaduto qui e altrove in altre discipline (ricordo quando si pensava che il boom di basket e volley in Italia dovesse passare necessariamente dagli scudetti di Milano e Roma e invece hanno vinto in tanti senza precludere lo sviluppo e l’affermazione di queste specialità). Solo che questo sbilanciamento sul fronte della comunicazione, è addirittura smaccato. Perciò nessuna congiura, ma certamente fastidio e disagio che non posso fare a meno di notare, avvisando i naviganti con largo anticipo. Un’impressione così simile a certezza che non mi toglie nessuno.

Quanto a Colini, che è uomo di sport e trainer di undici cotte per quanto è navigato, queste sensazioni le ha colte da un pezzo, ma non per questo rinuncia a battagliare e a combattere lancia in resta come ha sempre fatto. Però se ne è accorto e ha subodorato da un bel po’ questo clima. Tutto qui. Proprio perchè il futsal è coinvolgente e spesso travolgente non si avverte il bisogno di stonature e discrepanze di sorta. Non si tratta di bieco vittimismo o provincialismo, ma semplici constatazioni sotto gli occhi di tutti. Rimarcato ciò, avanti tutta perchè ci siamo divertiti tantissimo sinora tra scudi e Coppe, ma prafrasando il Liga, il meglio deve ancora venire.

Forza Lupi
Vincenzo Pittureri

Foto Alex Merlim in azione nel corso dell’amichevole di Kladno, dietro di lui Davide Putano (foto Divisione calcio a 5).

Ufficio Stampa Alter Ego Luparense
Davide Ferracin