uisp varese al mondo del calcio: “dimostriamolo insieme”

Dopo lo sfogo di Boateng e l’abbandono del Milan allo Speroni a causa di cori razzisti, Uisp propone un triangolare antirazzista aperto al Milan. Perché il calcio, anche sul nostro territorio, non è solo razzismo.

Dopo la sospensione di Pro Patria – Milan per cori razzisti, Uisp Varese propone al calcio locale e ai suoi veri tifosi uno scatto d’orgoglio, per dimostrare con i fatti, pallone ai piedi, che i valori dello sport sono ancora vivi sul nostro territorio: un triangolare di calcio, guidato dai valori dell’inclusione e dell’antirazzismo. Un torneo a tre, con una selezione Uisp, una rappresentativa della Pro Patria e una del Varese 1910, che può diventare un quadrangolare, perché aperto anche ai giocatori del Milan, se riuscissero a trovare una giornata da dedicare a questa iniziativa.

Sul territorio da oltre quarant’anni, l’associazione dello “sportpertutti” è consapevole del fatto che il territorio di Busto Arsizio e della provincia di Varese è popolato soprattutto da tifosi amanti dello sport nella sua accezione più bella. Dopo l’episodio di giovedì, con il Milan che lascia lo stadio Speroni a causa dei cori razzisti provenienti da una parte delle persone presenti allo stadio, l’associazione scende letteralmente in campo per dare voce alla parte più sana del calcio varesino e bustocco.

«L’uscita di campo di Kevin Prince Boateng, quella risposta decisa e diretta contro chi lo insultava da oltre mezz’ora solo per il colore della sua pelle, era un gesto che attendevamo da tempo – dice Alessandra Pessina, responsabile dei progetti Uisp sul territorio provinciale – c’è una parte delle tifoserie organizzate che da troppo tempo rovina la bellezza dello sport con il razzismo. Giusto che una società importante come il Milan dicesse finalmente la propria parola fine. Comportamento, questo, che deve diventare buona prassi anche in un campionato di serie A. Lo sport varesino e bustocco, però, ora deve tirare su la testa, e mostrarsi per com’è: competitivo ma leale, aperto al mondo e capace di favorire inclusione sociale».

A livello nazionale, Uisp organizza ormai da molti anni i “Mondiali Antirazzisti”, manifestazione aperta alle culture, alla musica e allo sport del mondo. Ma dove è il calcio, sport amato davvero in ogni angolo del pianeta, ad essere il principale momento di incontro. Uisp Varese, da anni, si distingue proprio per il fair play e lo spirito sportivo dei suoi giocatori. «Vogliamo dimostrare che non è un episodio isolato. Lo spirito dei Mondiali Antirazzisti è effettivamente parte dello sport e del calcio del nostro territorio» dice ancora Pessina.

Ed ecco la proposta Uisp: un triangolare di calcio, aperto anche al Milan, in cui Pro Patria e Varese 1910 si misurino con una rappresentativa Uisp, formata da giocatori provenienti da tutto il mondo. «Perché a Busto, a Varese o in qualsiasi altra parte di Italia, nessuno più si permetta di alzare cori o promuovere comportamenti razzisti. Dimostriamo insieme che lo sport è momento di incontro e scambio positivo, e il calcio un linguaggio universale».

Chiara Frangi

Ufficio Stampa Uisp Varese