Recitava lo striscione apparso ieri in Curva Nord prima dell’inizio della semifinale, assieme a una coreografia che riproduceva il tricolore con cartoncini colorati di bianco, rosso e verde. Ebbene la Gherardi Svi ha coronato la prima parte del sogno, quella di raggiungere la finalissima della Del Monte Coppa Italia di A2 in programma domenica prossima al Forum di Assago alle 14,30 contro la Sidigas Atripalda. A fine partita l’emblema della felicità era rappresentato dal presidente Arveno Joan, a braccia alzate fin dal 13-11 del tie break, che aveva addosso la maglietta ricordo della final four del 1991, l’unica raggiunta dai tifernati nelle loro storia. “Il merito di aver sconfitto un avversario così dà ancora di più la misura di quello che abbiamo fatto ieri e dell’ importanza di questa vittoria. Veramente abbiamo dimostrato di essere una squadra completa e un gruppo eccezionale con un pubblico spettacolare”!

Non è stato facile contro l’Exprivia Molfetta, contro una squadra che ha dato tutto in campo, è andata sul 2-0 ma non ha potuto fronteggiare il ritorno della Gherardi Svi che ha giocato gli altri tre set come sa fare, da capolista imbattuta. I dati testimoniano la superiorità dei biancorossi, trascinati da uno strepitoso Van Walle, autore di 30 punti: percentuale di ricezione ed attacco maggiori per i tifernati e 15 muri punto contro i 3 degli ospiti. Onore al merito dell’Exprivia Molfetta che è stata sconfitta esattamente come un anno fa al “Pala Ioan”, quando nel giorno di Santo Stefano i pugliesi furono battuti 3-0 in diretta tv.

L’analisi del giorno dopo di coach Andrea Radici rende merito alla prestazione della squadra:E’ stata una gara intensa e tirata, che abbiamo iniziato con le difficoltà che ci aspettavamo perchè Molfetta è stata ottima in servizio e difesa. Noi abbiamo risposto con una buona qualità in attacco e muro anche nella prima parte. Nel primo set siamo stati un po’ fallosi, mentre nel secondo la differenza è stata fatta dalle motivazioni dell’avversario. Il terzo è stato il set della svolta perché, malgrado loro abbiano giocato bene, siamo stati capaci di gestire al meglio il vantaggio ottenuto. Nel quarto e nel quinto abbiamo cambiato marcia e giocato una pallavolo di livello superiore”. 

Ed ora il pensiero è tutto rivolto alla partita di finale di domenica prossima: da Città di castello partiranno almeno un paio di pullman e molte macchine private per sostenere Rosalba e compagni nell’inseguimento a questo sogno.

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Stefano Signorelli