Negli otto anni di militanza in serie A1, il quarto posto alla fine del girone d’andata è il miglior piazzamento di sempre per la Tonno Callipo Vibo Valentia che, al giro di boa del massimo Campionato Italiano, saluta una tornata vissuta nelle zone medio-alte della classifica fin dalla prima giornata coincisa la vittoria in casa dei campioni del Mondo di Trento. Un cammino fino ad oggi contrassegnato da 7 vittorie e 4 sconfitte, di cui l’ultima rimediata al PalaFontescodella di Macerata. Notevole il cammino casalingo dei giallorossi con 5 vittorie da 3 punti su 5 partite (4 per 3-0 su Modena, Ravenna, Verona e Perugia, e una per 3-1 su San Giustino). Meno brillante ma comunque di rilievo anche il ruolino di marcia ottenuto lontano dalle mura amiche che registra 2 vittorie: a Trento (1-3) e a Piacenza (2-3) e quattro sconfitte di cui 2 per 3-0 (contro Castellana Grotte e Latina) e altrettante per 3-1 a Cuneo e a Macerata.

20 punti in tutto a questo punto della stagione, come nei primi due anni di A1 quando la squadra calabrese al termine del girone d’andata (con 2 partite in più nel Campionato a 14 squadre) chiudeva però all’8° posto nel 2004/05 e al 7° nel 2005/06. Un punto in meno che nel campionato 2010/11 quando, sempre alla 13a giornata di andata, chiudeva al 6° posto. Nei rimanenti Campionati, la Tonno Callipo ha chiuso il girone d’andata oscillando tra il 7° posto della passata stagione (con 17 punti) e il 13° posto (peggior piazzamento di sempre) conseguito al giro di boa della Regular season 2006/07, terminata con la retrocessione in A2, quando i punti in saccoccia per i giallorossi furono appena 6.

Tutt’altra storia, dunque, nell’attuale stagione in cui il quarto posto vale uno storico approccio da posizione privilegiata alla Final Eight di Coppa Italia con la possibilità di disputare in casa il quarto di finale. Contro l’avversario del 26 dicembre, la Bre Banca Lannutti di Cuneo, si registra un solo precedente in Coppa Italia nel 2005/06 nel primo turno disputato a Cuneo dove i padroni di casa ebbero la meglio in tre set. In quell’anno proprio i piemontesi conquistarono in seguito la coccarda tricolore. Per Vibo si tratta della sesta partecipazione in Coppa Italia di A1 in cui è da registrare soprattutto la storica finale, raggiunta da matricola nel 2004/05 e persa contro la Sisley Treviso. Nelle altre stagioni Vibo non è mai andata oltre i quarti, eliminata da Trento (2011/12); Macerata (2010/11 e 2008/09) e, come detto, da Cuneo nel 2005/06. Nessun precedente di Coppa Italia A1 al PalaValentia che si appresta quindi ad ospitare il 26 dicembre un appuntamento storico anche per la città di Vibo Valentia.

Tornando al presente e analizzando le statistiche di squadra, la Tonno Callipo si è finora espressa a buoni livelli in tutti i fondamentali, o quasi. Sesto posto per punti totali a quota 632 con 16,21 punti realizzati in media a set. Secondo posto per numero di attacchi vincenti con 502, con una media di 12,87 punti/set. Ottava posizione nei servizi vincenti con 44 ace e una media set di 1,13 a set. Quinto posto per numero di ricezioni perfette (227; 5,82 a set). Un po’ in difficoltà nel fondamentale del muro con 90 muri vincenti in 39 set, per un rapporto muri/set pari a 2,31.

Nelle classifiche di rendimento individuali spicca Niels Klapwijk (terzo nella classifica dei top scorer con 202 punti e una media di 5,18 punti/set. Klapwijk è secondo anche per numero di attacchi vincenti con 176 attacchi con esito positivo e una media di 4,51 punti a set. In posizione interessante anche Urnaut (13°) con 134 punti e 3,44 punti/set; 113 attacchi vincenti e 2,90 attacchi vincenti/set. Nella classifica dei migliori battitori ancora Klapwijk perde qualche posizione: è 6° con 15 ace in 39 set e una media di 0.38 ace a set. Nei fondamentali di seconda linea, per quanto riguarda le ricezioni perfette, tra i primi 15 si segnalano le bande Kaliberda e Urnaut, rispettivamente con 80 e 71 ricezioni perfette. Nella classifica dei migliori “muratori” Simone Buti guadagna la sesta posizione con 24 muri in 39 set. Alto il suo rendimento anche nella speciale classifica che analizza il ruolo “centrale” comparando i dati di attacco, battuta e muro: l’indice del centrale toscano è pari a 6,85 (quarta posizione tra gli interpreti del ruolo). Entra nella stessa classifica, al 20° posto, anche Rocco Barone con un indice di 4,46. Per il ruolo “schiacciatore” Kaliberda è leggermente superiore ad Urnaut nella comparazione dei diversi fondamentali, con un indice pari a 4,40 contro il 4,39 dello sloveno.

Ufficio Stampa: Stefano Mandarano