SERIE A2 GIRONE A – 7^ GIORNATA

COMELT TONIOLO – GRUPPO FASSINA: 4-3 (PT. 1-2)

Marcatori: PT: 1’36” Rocha (G); 2’37” Battaia (T); 3’36” Beregula (G). ST: 7’08” Rocha (G); 16’39” Arcuri (T); 19’04” Battaia (T); 19’49” Peverini (T).

COMELT TONIOLO: Carfì, Arcuri, Vincenti, Intini, Spampinato (Cap.), Cuomo, Zaninetti, Peverini, Battaia, Nunes, Ghezzi, Bosetti. All. Daniele Sau

GRUPPO FASSINA: Mesa, Rocha, Andreon, Bellaver, Imamovic, Bottega, Beregula, Sviercoski (Cap.), Orsi, Cattelan, Antoniol. All. Alessandro De Martin Del Zotto

Note:

Ammoniti: Battaia, Intini, Peverini, Carfì, Ghezzi (T).

Arbitri:

1° Alessandro Maggiore (sez. Bologna)

2° Fabrizio Burattoni (sez. Lugo)

Cron.: Suellen Salvatore (sez. Gallarate)

A 11 secondi dalla fine giunge il definitivo 4 a 3 rimontando il 3 a 1 del Gruppo Fassina. Merito dell’adrenalina e delle mosse vincenti di Mister Sau
Al fischio della sirene il Fossati è esploso come rare volte è capitato di vedere in tutte queste stagioni. Il 4 a 3 del Comelt Toniolo ai veneti del Gruppo Fassina è stato costruito con tanta determinazione, compattezza di gruppo, un po’ di fortuna (la dea bendata è ancora in debito) e soprattutto il cuore di una maglia che è difficile staccarsi di dosso. Così i blaugrana raggiungono due obiettivi con una gara sola: il primo è tornare alla vittoria su proprio campo dopo il mezzo passo falso della settimana prima, sempre in via Cambini, con il pareggio beffa con il PesaroFano; e seconda cosa, ancor più importante, aver superato di un punto (11 contro 10), proprio il Gruppo Fass ina nella classifica del girone A di serie A2 dopo 7 giornate disputate. La gioia che si è respirata al palazzetto milanese è stata forte e piena di emozioni soprattutto quando Mister Daniele Sau ha deciso che, negli ultimi cinque minuti di gioco, il quinto uomo di movimento avrebbe decretato le sorti della giornata. O vincere in rimonta o perdere a valanga è il pensiero che non solo il tecnico ma anche ai suoi ragazzi è balenato nella mente. Alla fin fine ne è venuta fuori una vittoria insperata anche perché sembrava che il 3 a 3 e quindi un punto a ciascuna squadra potesse bastare al Comelt Toniolo. Invece un guizzo di Luca Peverini ha portato in cascina tre punti fondamentali in chiave salvezza. Ma andiamo alla cronaca della partita. Partono bene i padroni di casa colpendo due pali in meno di un minuto con Zaninetti e Peverini, ma su un ribaltamento di fronte ecco il Gruppo Fassina di Mister Alessandro De Martin colpire con Rocha, al 1’36”, che batte Carfì con un potente e preciso tiro. La reazione dei blaugrana è quasi immediata e, al 2’37”, ecco il bomber Cristian Battaia che accende la miccia con un piattone perfetto che va ad insaccarsi sul secondo palo grazie all’assist di Zaninetti in fase di contropiede. Ma è ancora la squadra veneta a colpire, al 3’36”, con Beregula approfittando di una indecisione nel controllo palla di Battaia. A questo punto il Comelt Toniolo non riesce a reagire seppur avendo uno sterile possesso palla che però non lo vede lucido in fase di conclusione. Anzi viene “colpito” dal duo arbitrale emiliano Maggiore-Burattoni che scodellano cartellini gialli a Battaia, Intini e Peverini in certi casi in maniera troppo fiscale. E’ invece più pragmatico il Gruppo Fassina che con Beregula da pivot riesce a far salire i compagni per poi mandarli al tiro. Ma si può dire che, fino alla fine del primo tempo, i due estremi difensori hanno provveduto ad un lavoro di routine senza tanta fatica. La partita vera, se possiamo dirla così, inizia nella ripresa. Con un Comelt Toniolo più aggressivo, il Gruppo Fassina non riesce a far girare bene la sfera come nella prima parte. Per questo motivo Peverini prima e Spampinato poi costruiscono azioni molto pericolose ma con esito negativo. Solo al 7’08” si fanno rivedere gli ospiti veneti con Rocha che, al 7’08”, porta sul 3 a 1 la gara a conclusione di un perfetto schema su calcio d’angolo. Per i blaugrana è una mazzata, ma nei quasi 13 minuti finali di gara la fiducia dei giocatori di Mister Sau sale anche se, per dire il vero, in una occasione il portiere Carfì avrebbe potuto avere peggiore sorte, con un cartellino rosso scolorato a giallo, su una uscita con le mani fuori dalla propria area a tu per tu con un avversario. L’esito finale della partita si decide negli ultimi cinque minuti quando Mister Sau decide di mettere in campo un giocatore di movimento, Arcuri al posto di Carfì, per risalire la china. Opzione che, nel calcio a 5, la maggior parte delle volte taglierebbe le gambe alla squadra che l’adotta. Invece al 16’39” giunge proprio la rete di Arcuri per il 2 a 3 e al 19’04” il pareggio con Battaia che al volo insacca sulla splendida imbucata di Nunes. Sul 3 a 3 il Comelt Toniolo ritorna al normale assetto anche se l’adrenalina è ormai salita nei giocatori milanesi. Così a un minuto e 13 secondi il palo di Spampinato dice no al possibile vantaggio che si concretizza a 11 secondi dalla sirena (19’49”) su un ribaltamento d’azione in cui i padroni di casa vanno per due volte consecutive alla conclusione con l’ultima che rimpalla e si dirige verso il fondo, ma Peverini oggi ha an cora birra in corpo e con un ultimo sforzo tiene la palla “viva” e insacca quasi dalla linea per il 4 a 3 finale e l’esplosione di gioia della panchina e del pubblico assiepato al Fossati. E’ stata una vittoria, come detto, che è arrivata al cuore. Di quelle partite difficili da scordarsi anche se si è trattato di un normale turno di campionato. Ma solo da queste imprese che un gruppo, solido, equilibrato e con elementi di alto livello tecnico può capacitarsi delle sue reali possibilità nel proseguo della stagione. Grande ragazzi! Ora, con lo stesso spirito pronti alla difficile trasferta di Gorizia.

PEVERINI: “Una gioia immensa per una immensa squadra”

Il ventiduenne blaugrana è stato il migliore in campo nonché l’ombre del partido contro i carioca del Gruppo Fassina. Ringrazia Mister e compagni

A 11 secondi dalla fine un giocatore di calcio a 5 potrebbe fare le seguenti cose per determinare una partita in maniera positiva per la propria squadra; primo: subire il sesto fallo e mandare la propria squadra dal dischetto dei dieci metri; secondo: confezionare un assist al bacio ad un compagno posto sulla linea della porta avversaria che dovrà solo soffiare per siglare il gol vincente; terzo: incitare i propri compagni a non mollare anche se manca poco alla sirena finale indipendentemente dall’esito della sfida. O in ultimo, cosa migliore di tutti, essere protagonista per fame, voglia, birra in corpo, tecnica e quant’altro, per far vincere il proprio collettivo dopo una splendida rimont a. Ebbene, il nostro Luca Peverini ha fatto quest’ultima cosa davanti al proprio pubblico assiepato al Fossati. Cioè si è reso primo attore nella lieta conclusione di una battaglia che nella seconda parte del secondo tempo si è inasprita ancor di più fino a quando la determinazione e qualche aggiustamento tattico hanno prevalso su tutto. Gli ottimi avversari del Gruppo Fassina hanno dovuto fare i conti con un giocatore che, a vederlo fisicamente, molti dubiterebbero possa cambiare il volto di una gara, ma che nei fatti è uno con delle caratteristiche tecniche e atletiche che una rosa come quella del Comelt Toniolo ha sempre bisogno. L’urlo di Peverini quando ha realizzato il 4 a 3 finale ad 11 secondi dal termine, dopo una rimonta partita dall’1 a 3 e raggiunta a 56 secondi dalla fine dal compagno Battaia, spiega come in questo sport nulla è certo e neppure casuale. Chi ne ha di più vince… e l’urlo del buon Luca, dicevamo, a tratti è assomigliato a quello di Tardelli ai mundial di Spagna vinti dagli azzurri di Bearzot nel lontano 1982, ben otto anni e mezzo prima che lo stesso Luca venisse alla luce. “Sono felicissimo – commenta Peverini all’ingresso degli spogliatoi del Fossati -. Non solo per il risultato ma anche per la squadra e per me stesso perché ci abbiamo creduto sino alla fine senza cadere nel panico o, ancor peggio, in depressione. E’ stata una gara vibrante nelle ultime battute contro una ottima avversaria e questo dà più gusto alla vittoria”. E sulla rete del successo ci spiega: “E’ stata un’azione rocambolesca, con due o tre conclusioni ribattute ed io ero finito a fuori dal campo perché non ero riuscito a frenare la corsa. Poi ho visto la palla terminare verso l’out proprio nella mia direzione, allora ho ripreso a correre e mi sono detto che se no n avessi tenuto in campo la sfera non avremmo potuto avere una ulteriore occasione da gol. Alla fine – conclude sorridendo il match winner della giornata -, con la punta l’ho recuperata sulla linea e l’ho spostata quel tanto per aprire uno spazio e infilarla in rete prima che il portiere avversario recuperasse. Mi è andata bene e la vittoria è il miglior premio. Ringrazio Mister Sau e i miei compagni che sono tutti fantastici”.

Dario Martucci

Addetto stampa ASD Comelt Toniolo Milano C5