Vincere è difficile, ma la storia dello sport in generale insegna che confermarsi lo è ancora di più. Con la ferma volontà di ripetere l’esperienza entusiasmante e la cavalcata vincente della scorsa stagione…

 

gli uomini di Francesco Damiani (coadiuvato nello staff tecnico da Raffaele Bergamasco, Valerio Nati e Gianfranco Rosi), quelli confermati e quelli nuovi, iniziano la loro stagione sportiva all’interno delle World Series of Boxing contro la franchigia tedesca dei German Eagles.

Tante sono le certezze tecniche e l’esperienza ormai acquisita, ma c’è lo stesso l’emozione di un debutto da squadra titolata che sente sulle spalle la responsabilità dell’essere comunque la formazione da battere. Per questo è normale che gli atleti della squadra tedesca, sebbene giovani e
privi dell’esperienza e del palmares dei nostri moschettieri, metteranno sul ring l’ardore e la voglia di combattere, sapendo quale tipo di visibilità garantisce la manifestazione e l’importanza di una vittoria contro simili avversari.
Alle ore 21 di sabato 17 novembre, nella Sala Gallery del Mediolanum Forum di Assago, oppure sul canale satellitare Sky Sport 3e in replica alle 23.30 su Sky Sport 2 per chi non potrà assistere allo spettacolo della boxe dal vivo, i giudici preposti alla direzione e al giudizio dei cinque incontri in
programma saranno il moldavo Anatoli Kaigorodov, l’irlandese Michael William Gallagher, l’algerina Kheira Sidi Yakoub e il danese Lars Brovil, con supervisione del coreano Jae Kyu Jung.
A salire sul ring per i cinque incontri di cinque round da tre minuti (un punto a vittoria, vince il match la squadra che si aggiudica più vittorie) saranno Vincenzo Picardi, il filippino Charly Suarez, Vincenzo Mangiacapre, l’algerino Abdelhafid Benchabla e il capitano Clemente Russo per i Dolce
& Gabbana Italia Thunder, opposti rispettivamente al moldavo Veaceslav Gojan, al tedesco Robert Haratyunyan, al moldavo Vasilii Belous, e ai tedeschi Serge Michel e Philipp Gruner.

La responsabilità di ben cominciare graverà quindi sulle spalle di Vincenzo Picardi, classe ’83, collezionista di medaglie di bronzo, avendone vinte due europee, una mondiale e una olimpica.
Pugile di sicuro affidamento, per la categoria dei pesi gallo al limite dei 54 chili il ragazzo di Casoria affronta quel Gojan che gli è stato compagno di squadra fino a qualche mese fa, nella cavalcata vincente dei Thunder nella stagione 2011-12. Match che quindi ha tutte le incognite e le
difficoltà del caso.
Grande curiosità ed entusiasmo da parte dei tanti filippini presenti a Milano, popolo che notoriamente ha la boxe come una delle discipline sportive preferite, desta l’esordio di Charly Suarez, categoria pesi leggeri al limite dei 61 chili, opposto al tedesco Haratyunyan. Per Suarez la
necessità di confermare quanto di buono si dice sul suo conto, far intravedere lampi di classe e convincere il Ct Damiani che si potrà decisamente contare su di lui e sul suo entusiasmo di 24enne.

A seguire un altro grandissimo personaggio amato dal pubblico italiano, quel Vincenzo Mangiacapre che ha stupito tutti gli addetti ai lavori ai Giochi londinesi vincendo un bronzo nella categoria dei pesi super leggeri. Pugile che combatte sfrontatamente a guardia abbassata, dalla
precisione e dalla velocità sorprendenti, tutti si aspettano di vederlo protagonista anche in una categoria di peso come quella dei pesi medi al limite dei 73 kg, che non è esattamente la sua, contro Belous che come lui è esordiente nella manifestazione.
Una certezza è invece l’esordio sotto le insegne della franchigia italiana dell’algerino Benchabla, mediomassimo al limite degli 85 chili, pugile espertissimo di questa competizione e già campione individuale della propria categoria nel 2011. Benchabla ha la responsabilità di essere l’asso nella
manica del team di Francesco Damiani per questa stagione e confermare la forza di un’esperienza che a soli 26 anni lo ha già visto partecipare a due edizioni dei Giochi olimpici, e a ben 13 match (con undici vittorie) delle WSB. Avrà quindi un compito decisamente arduo il tedesco Michel che
lo affronterà sul ring.
Ultimo solo in ordine cronologico di salita sul ring per il capitano e leader della squadra italiana: presentare Clemente Russo è esercizio arduo o semplicissimo nel medesimo tempo, citarne il palmares che recita di una vittoria mondiale e di due argenti olimpici nasconde infatti l’importanza
assoluta di un personaggio che trascende la sua figura di pugile di alta classe e professionalità, per sfociare in uno status da star mediatica che può solo far bene e accendere l’attenzione del pubblico verso la boxe italiana.
Al rientro dopo l’avventura londinese, per il fuoriclasse di Marcianise il compito è quello di non soffrire troppo e di portare il punto che potrebbe essere anche decisivo per la vittoria contro il tedesco Gruner nella categoria dei massimi al limite dei 91 chili.