E’ una gara da vincere. Senza se e senza ma. Una partita nella quale conta unicamente raccogliere il massimo della posta. I Lions Amaranto, in casa contro il Convitto Nazionale Arezzo (formazione ‘erede’ del Vasari Arezzo cadetto) non possono permettersi distrazioni. I labronici devono continuare la striscia di successi (per ora quattro nelle prime quattro giornate), per continuare ad inseguire il traguardo play-off. Come ogni avversario, anche Arezzo merita rispetto e sarà affrontato con la massima umiltà. Però, oggettivamente, sul piano tecnico, i Lions hanno qualcosa in più rispetto al Convitto Nazionale.

 

La partita, valida per la quinta giornata di C1, si giocherà domenica 11 novembre alle 14,30 al ‘Maneo’ di via Settembrini. Ingresso gratuito per gli sportivi, che poi potranno rivedere la telecronaca integrale del match su TC2 Sport (canale 272 del digitale terrestre) lunedì 12 alle 20,30 e alle 24 e in replica martedì 13 alle 13 e alle 18 e nuovamente in replica, in varie fasce orarie, da mercoledì 14 in poi. Arezzo, dopo il soffertissimo successo del primo turno, in casa con la Fulgida Etruschi Livorno, è rimasta a bocca asciutta nelle tre gare successive. Il Convitto Nazionale figura al penultimo posto a quota 4 punti. Solo considerando i punti realmente conquistati sul campo (mettendo da parte le penalizzazioni) sarebbe ultima. Così come con i suoi 18 punti ottenuti sul campo, i Lions sarebbero (senza la pesante penalità di 8 punti) sul gradino più alto della classifica. I tecnici Daniele Conflitto e Luca Isozio (a proposito: Isozio torna anche nel ruolo di giocatore e dunque avrà d’ora in avanti la duplice mansione) sono intenzionati a schierare il miglior quindici possibile, senza ricorrere al turn-over (anche perchè la successiva gara è in agenda il 2 dicembre…). L’infermeria è vuota, ma non tutti sono a disposizione: per motivi di lavoro salterà la partita capitan Pacini, mentre, sempre per impegni professionali, sono incerte le presenze di Rossi e Masè. E’ – ribadiamo – una gara nella quale conta solo il risultato. Non sarebbe male mettere al sicuro successo e bonus entro la prima ora di gioco. Però ogni gara può essere utile per crescere e maturare e magari trovare quella continuità, all’interno degli ottanta minuti, che talvolta è mancata nelle prime (comunque vittoriose) uscite di campionato.

Ufficio Stampa
Fabio GIORGI