Pall. Trapani-Iris Costruzioni Gaeta 69-51 (11-10; 30-25; 49-39)

Pallacanestro Trapani: Virgilio 13 (3/4, 2/4), Svoboda 20 (6/12, 2/9), Costantino 3 (1/4 da tre), Tredici, Rizzitiello 13 (1/5, 3/8), Ianes 8 (2/3), Tardito 10 (5/11, 0/4), Morgillo 2 (1/1), Gentile, Degregori ne. All. Priulla.

Gaeta: De Fabritiis 5 (1/2 da tre), Addessi, Pietrosanto 8 (1/5, 1/6), Mirone, Macaro, Lilliu 15 (4/10, 1/6), Siniscalco 2 (1/2, 0/1), Marrocco 9 (0/2, 3/8),  Ferraiuolo 12 (5/5), Rosati ne. All. Nardone.

Arbitri: Emanuele Giummarra e Vincenzo Venga, entrambi di Ragusa.

Note: spettatori 2 mila circa. Tiri liberi Trapani 9/16, Gaeta 11/14. Tiri da due punti Trapani 18/36, Gaeta 11/24. Tiri da tre punti Trapani 8/29, Gaeta 6/23. Fallo tecnico alla panchina di Gaeta (16’).

TRAPANI. Davanti ad una grande cornice di pubblico (2 mila spettatori), l’inizio nervoso, con Trapani che non trova le misure giuste contro la difesa schierata laziale. Al 4’ è 4-6, con un paio di conclusioni vincenti di Ferraiuolo. Svoboda scardina per la prima volta la zona avversaria da tre, regalando ai granata il primo vantaggio (7-6 al 5’). Ma la sensazione è che Trapani giochi con il freno a mano inserito: Lilliu obbliga spesso la difesa di casa a cambi sistematici che lo portano a gestire l’inerzia della gara. La sequela di errori offensivi di Trapani non si spezza. Gaeta addirittura sembra poter scappare ma non capitalizza il suo momento positivo. Trapani alla prima sirena raccoglie la miseria di 11 punti ma finisce con il naso avanti con una magia del suo capitano Davide Virgilio.

Senza la pazienza di passare da Luca Ianes (20 rimbalzi per lui!), necessaria per aprire la difesa, è difficile trovare equilibri efficaci: e così Gaeta si tiene attaccata al match pur tirando a percentuali basse (13 pari al 14’). E’ bravo Morgillo ad entrare subito in partita e riportare i granata avanti. Si segna sempre con il contagocce ma Trapani inizia a correre, trovando verve e punti con due tiri consecutivi di Rizzitiello e un altro canestro pesante di Svoboda. All’intervallo più lungo, i granata sono “più 5” solo perché Lilliu inventa un canestro da dieci metri sulla sirena.

Il break è nell’aria e infatti i granata ripartono decisi e si costruiscono ancora un vantaggio in doppia cifra immediatamente (35-25 al 21’). I laziali, però, non muoiono mai e si riavvicinano

con due conclusioni di Ferraiuolo (il migliore dei suoi) e Pietrosanto (35-30 al 24’). Trapani continua ad utilizzare troppo il tiro da oltre 6.75 e l’alternanza fra la difesa “a zona” e “individuale” di Gaeta impedisce una lettura corretta delle soluzioni offensive per Trapani. I laziali sciupano il possesso del sorpasso e sono puniti da un contropiede finalizzato da Tardito e da una bomba di Rizzitiello che conduce il quintetto di Priulla sul 44-38 (29’). La terza sirena suona sul canestro da tre di Davide Virgilio (Mvp della gara), che riporta Trapani sul “più 10”.

Margine che Trapani custodisce fino al 34’ (51-41), di una partita che i granata non chiudono mai del tutto, portandosi dietro avversari che hanno molti meriti ma mostrando anche molti margini di miglioramento. La schiacciata finale di Tardito suggella un successo sudato e cercato, che ha fatto capire come questa stagione avrà poco a che fare con quella passata: ci sarà sempre da lottare.