Roma, 10 settembre. Non lasciamoli soli: promessa mantenuta dallo sportpertutti e da quello di vertice. La Nazionale azzurra “torna” a Modena dopo la positiva esperienza dei maxischermi allestiti nelle tendopoli per seguire gli Europei di calcio, grazie alla spinta dell’Uisp e all’investimento della Rai. Erano i giorni immediatamente successivi al terremoto, l’iniziativa servì ad alleviare le paure e si scoprì in tutta Italia quanto fosse importante lo sport per questa comunità, come occasione di incontro e di “normalità”.

Oggi che i calciatori di Prandelli tornano a Modena in carne ed ossa per la partita con Malta, qual è la situazione degli impianti sportivi di base?

“Nel dopo terremoto non c’è stato giorno in cui abbiamo smesso di dedicarci con tutte le nostre forze alla ricostruzione e ristrutturazione degli impianti sportivi di base – dice Andrea Covi, presidente Uisp Modena – sono stati mesi difficili ma di grande impegno nei quali dirigenti e volontari dell’Uisp, delle associazioni e delle società sportive del territorio hanno lavorato alacremente per consentire allo sport sociale di riprendere la sua funzione a pieno ritmo. Il tutto contornato da una rete di solidarietà che ha coinvolto l’intera penisola: tante squadre del calcio Uisp hanno sottoscritto la cauzione di inizio campionato a favore delle formazioni della Bassa modenese colpite dal sisma, consentendo loro di iscriversi ai campionati giovanili e adulti. Siamo riusciti a riaprire le piscine di San Felice e, a breve, quella di Bomporto. Grazie alle pressioni dell’associazionismo sportivo sulle istituzioni verrà creata a Medolla una tensostruttura per riprendere le attività anche al coperto”.

Per quanto riguarda la raccolta fondi, sul territorio di Modena sono stati raccolti 26.323 euro cui vanno ad aggiungersi i 150.000 di contributo della Uisp nazionale. Nella raccolta fondi si sono mobilitati i Comitati Uisp con iniziative e manifestazioni organizzate direttamente dalla dirigenza modenese e le società e associazioni sportive del territorio. Lo sguardo è però rivolto al futuro prossimo, pieno di incognite ma anche di speranze: “Dobbiamo continuare con questo spirito – conclude Covi – La Uisp a livello nazionale, regionale e provinciale, sta cercando di aiutare nella maniera migliore possibile le società del territorio a riprendere le attività di base: lo sport da queste parti ha una valenza sociale decisiva. Continueremo su questa strada, la ricostruzione passa anche dallo sport”.

-Uff. stampa nazionale Uisp, Ivano Maiorella