La Rari Nantes Bogliasco, il presidente Gavazzi, la societa’ tutta, esprimono dolore per la perdita di Alfredo Provenzali, giornalista, voce di cronaca e di sport, uomo di grande valore con grandi valori. Un abbraccio affettuoso a Marisa e Paola.

Ufficio Stampa Rari Nantes Bogliasco

IL MIO RICORDO PERSONALE

Pero’ Alfred, cos¡ lo chiamavo, lo vorrei raccontare per come e’ sempre stato, anche pochi giorni fa. E mi rivolgo a lui.

Per salutarti non ci sono stata ma sono felice perche’ una settimana fa ci siamo incontrati.

Sono venuta in clinica, a parlarti di un progetto editoriale ovviamente sulla pallanuoto, ma soprattutto a guardarti negli occhi. Erano i tuoi, quelli di sempre.

Ho raccontato dei Mondiali Master di Riccione, del titolo di vice campionesse, e che sarei partita per i Paesi Baschi per giocare al Torneo di Mutriku, tu hai cominciato a scuotere il capo e ad accennare quel movimento con le braccia di nuotata a paperella.

Lo hai cominciato a fare, tu e l’inseparabile Enrico Valente, nell’agosto del 1983 agli Europei di Roma. Foro Italico, piena canicola, partita “dimostrativa” tra due selezioni Nazionali, prima uscita ufficiale della pallanuoto femminile italiana. Eravate sugli spalti, da quel momento il gesto si e’ codificato.

Poi l’attivita’ con l’Unci, Unione Cronisti Italiani, con il Gruppo Cronisti Liguri, il volume Cronaca di Un Anno di Cronaca, l’Agenda del Cronista, il rapporto costante con il territorio, con i colleghi, presente e attento. E’ stato un onore condividere questa esperienza umana e professionale.

Grazie per i tuoi racconti, di vita, di sport, di cronaca. C’e’ tantissimo ma la Voce di Tutto il Calcio, e’ tra i ricordi piu’ belli, come le foto in bianco e nero.

Appassionato, innamorato, la pallanuoto tra le preferite, raccontata, osservata, migliorata.

E ti ricordi quel giorno tornando da Imperia, qualificazioni femminili, il parcheggiatore ti ha complimentato, affezionato alla tua voce, alla domenica alla radio, insomma “ma e’ lei, il mio mito, Ameri..”. E tu sorridi e te ne vai. Uscita autostrada il casellante ti riconosce e di nuovo grandi complimenti “lei e’ il migliore, il piu’ grande, grande Ciotti”..Il tuo commento fu accendere l’ennesima sigaretta.

Per salutarti non ci sono stata ma ti giuro che ogni volta che giochero’ a pallanuoto ed ho intenzione di farlo ancora per un bel po’ di tempo, mi aspetto lampo negli occhi, sorriso ironico e la bracciata a paperella.

Marisa e Paola, vi voglio bene.

Giovanna Rosi