“Solitamente quando ritorno dai campionati sono sempre felice, quest’anno non andrà proprio così”. Il ferro è ancora caldo quando raggiungiamo via Facebook Silvia Deligia, la pongista universitaria del Quattro Mori Cagliari, squalificata poco prima delle semifinali nel singolo femminile di 4^ categoria, ieri pomeriggio. “A mio parere ho subito una grandissima ingiustizia”, aggiunge la cagliaritana di Mulinu Becciu che mai in vita sua aveva avuto un’occasione ghiotta come questa di acciuffare una medaglia. “Approdata alle semifinali – continua la ragazza – ho consegnato la mia racchetta agli arbitri che hanno ravvisato un’irregolarità nella puntinata lunga. Tutto ciò appare incredibile perché una settimana prima, mentre giocavo il doppio femminile, ho fatto un controllo volontario in quanto avevo un dubbio sulla mia puntinata corta. Infatti me la sono dovuta ricomprare, mentre per ciò che concerneva la puntinata lunga gli arbitri mi hanno detto che era perfetta. Aggiungerei il fatto che ad ogni partita disputata, più arbitri mi hanno controllato la racchetta non riscontrando alcun problema. Al momento del controllo volontario è stato compilato un foglio da parte dell’addetto, ma mi hanno risposto di averlo cestinato. Pertanto con il mio allenatore Salvatore Scotto ci mettiamo alla disperata ricerca del signore che aveva certificato “l’agibilità” della mia racchetta”. Per sua grande sfortuna il “ricercato” se l’era già “squagliata”. “Dopo aver battuto Mescieri Sofia ai quarti, i giudici visionano la mia racchetta dicendomi che lo spessore è di 2,33, a fronte del massimo consentito di 2,01. Mi domando come possa cambiare lo spessore di una gomma in pochi giorni. La vittoria con Mescieri è stata annullata ed io sono stata squalificata dalla manifestazione per esito positivo nel controllo racchetta. Sinceramente sono senza parole perchè gli arbitri hanno dimostrato di non essere in grado di saper ispezionare le parti della racchetta. Credo che sarebbe stato più equo che le gomme venissero controllate prima degli ottavi di finale. Vorrei ringraziare tutto lo staff della palestra Riccione che si è dimostrato molto gentile e rassicurante nei miei confronti”. Purtroppo la medaglia che aveva conquistato tenacemente sul campo non le verrà mai consegnata. Per fortuna ci sono le Cascate delle Marmore che oggi la ritempreranno durante il viaggio di ritorno,ma solo un po’.